Santena, Santino Cascella è fuori dai giochi e ne ha per tutti

Santena – 4 aprile 2012 – Quello che raccogliamo da Santino Cascella è uno sfogo. E’ arrabbiato nero e ne ha per quasi tutti.

Santino Cascella, ex presidente del consiglio comunale in questi anni, come pochi altri, si è distinto nel contrastare l’operato del sindaco Benny Nicotra. Oltre a lottare utilizzando le parole, in consiglio comunale e fuori, contro l’ex sindaco ha perseguito anche la via giudiziaria, riportando qualche soddisfazione. Oggi non è rientrato in nessuna delle liste presentate in città ed è fuori da tutti i giochi.

«Sì, io sono fuori da tutte le liste presentate in vista del rinnovo del consiglio comunale – ammette Santino Cascella –.  Molti amici in queste ore mi chiedono come sia potuto succedere. Qui c’è gente che impazzisce per la mediocrità e i cittadini dovranno andare a votare il meno peggio. Bene, io non sono per niente d’accordo. Io ho sempre puntato in alto. Faccio una ammissione: questa volta mi sa proprio che non andrò a votare».

Santino Cascella sei amareggiato? In questi anni hai contrastato anche a livello giudiziario l’ex sindaco Benny Nicotra e ora che politicamente è stato tolto di mezzo all’incasso passano altri.

«Esatto è proprio così. Quello che più mi spiace è che in tutti questi anni che ho contrastato alcune azioni non corrette messe in atto da parte di Nicotra mi sono sempre trovato solo, o quasi.  Io sono stato eletto nella compagine di centro destra che ha eletto il sindaco Nicotra. Non appena  ho cominciato a denunciare fatti non propriamente edificanti che vedevano protagonista il primo cittadino subito il centro destra mi ha isolato e messo ai margini. Sono state preparate una serie di mozioni di sfiducia nei miei confronti che in consiglio ricoprivo il ruolo di presidente. Oggi alcune persone del centrodestra che, per anni, non hanno avuto alcunché da dire sull’operato del sindaco hanno ritrovato la parola e hanno messo in piedi una “lista a zero interessi” e si propongono in continuità dell’azione amministrativa dell’ex sindaco. Complimenti a loro».

Ma gli strali di Santino Cascella non sono tutti indirizzati al centro destra.

«Un’altra cosa che non ho digerito è stato il percorso di Santena Cambia. Si è partiti dall’unire i tre gruppi di opposizione presenti nel parlamentino cittadino, poi il gruppo è stato allargato ad alcuni consiglieri del centrodestra che avevano firmato le dimissioni causando lo scioglimento del consiglio comunale. Il cammino di Santena Cambia sembrava su una buona via. E invece, due settimane dopo avere deciso anche il nome del candidato a sindaco – Domenico Galizio – e dopo alcune uscite pubbliche due componenti di Santena Cambia – il Pd e l’Udc –,  hanno abbandonato Galizio e sono andate a un accordo con il gruppo Galileo. In tal modo pochi si sono accaparrati un posto sicuro in consiglio comunale e molti individui capaci – loro malgrado – sono stati rottamati. A Santena non si era mai visto che qualcuno buttasse alle ortiche un candidato sindaco, appena pochi giorni dopo averlo lanciato in campagna elettorale. Tra l’altro, mi chiedo perché alcune componenti di partito abbiamo scelto di arrivare a un accordo con un gruppo con chiare origini clericali. A me queste cose non piacciono. Siamo nella città di Cavour e sarebbe stato meglio tenere distinti ruoli e compiti».

Ma Cascella, non è che essendo un po’ arrabbiato non salvi proprio nessuno?

«Sono arrabbiato, certo. E ne ho anche per la Lega Nord. Oggi la Borgarello si presenta come salvatrice della Patria; mi chiedo dove è stata finora. In tutti questi anni ha fatto molte parole, ma di fatti ne ho visti ben pochi. In questi anni, più volte avevamo prenotato il notaio per sciogliere il consiglio comunale, ma lei non si è mai presentata; ci ha sempre bidonato. All’ultimo momento non si è mai presentata e così noi, in più occasioni, non abbiamo mai potuto raggiungere il numero di consiglieri dimissionari sufficiente a sciogliere il consiglio. Solo dopo la sostituzione di Miano con Arnaudo abbiamo potuto sciogliere il consiglio, ma il risultato è stato ottenuto grazie a Giovanni Giacone e non certo per merito della Lega Nord».

Santino è come un treno e prosegue.

«Devo anche dire che non ho capito le ultime mosse di Tommy Elia. Partito come candidato sindaco di Santena Cambia ha lasciato il gruppo nel momento dell’alleanza con il gruppo Galileo. Per qualche ora ha fatto parte della lista Alleanza per Santena e poi anche qui si è tirato indietro per chiudere un accordo con la Lega Nord e dare vita alla lista Noi x Santena. Avrei piacere di poter conoscere i motivi che lo hanno portato a tale accordo. Per alcune ore abbiamo pensato di riuscire a costituire la lista Alleanza per Santena  che vedeva come potenziali candidati Arnaudo o lo stesso Elia; poi sono arrivate una serie di defezioni ed è nata la lista Noi x Santena».

Lo sfogo è quasi al termine e Cascella se ne rende conto.

«Sono arrabbiato vero? – si chiede –. Si vede vero? Così è. Io certamente salto il turno perché non potevo rientrare in nessuna delle liste presentate. Oltre a me sono rimasti fuori dai giochi un buon numero di persone che potevano benissimo essere chiamate a dare il loro contributo per amministrare la città. Considerato il mio operato non avrei mai pensato di non rientrare nella competizione elettorale che porterà a rinnovare il consiglio comunale cittadino. Non immaginavo potesse finire così».

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