Santena, Domenico Galizio racconta alcune battaglie vinte in tribunale

Santena – 13 aprile 2012 – Molti in città si augurano che il clima cambi. Qui di seguito Domenico Galizio racconta  l’esito di alcune vicende giudiziarie che segnalano che questa città normale non lo è affatto. Nelle parole dell’ex consigliere c’è la storia di alcune querele che Benny Nicotra gli ha scagliato contro e che hanno visto Galizio uscirne indenne e vincitore. In chiusura Galizio informa in merito a una recente sentenza del Tribunale di Torino, sezione distaccata di Moncalieri, che ha respinto la richiesta di danni presentata da Francesco Cima a seguito di un vivace scambio di lettere avvenuto su questo blog. Per poter cambiare pagina questa città ha bisogno di non prescindere da quanto successo negli ultimi anni.

Ecco quanto scrive Domenico Galizio:

“2007- 2012   Sembra passato un secolo ed invece sono solo cinque anni.

Cinque anni da ricordare per impedire che si ripetano. Cinque anni iniziati male e finiti peggio.

Galizio con il suo migliore amicoLa storia inizia un venerdì nero, il 25 maggio 2007. A notte inoltrata un raid capitanato da Nicotra costringe alcuni sostenitori della lista di Ansaldi a staccare dei manifesti in cui venivano riportate notizie già di dominio pubblico e molto sfavorevoli al buon nome dell’allora candidato sindaco Benny Nicotra. Il 27 e 28 maggio si svolgono le elezioni in un contesto inaccettabile: seggi presidiati per tutta la durata delle votazioni, cittadini scortati in ingresso e in uscita dai seggi. Il 28 sera sappiamo che Nicotra ha vinto e davanti ai seggi come in piazza Martiri della Libertà parecchi suoi sostenitori si esaltano cantando a squarciagola “I Padroni di Santena siamo noi, i Padroni di Santena siamo noi”.

In pochi pensano che tutto questo non è normale. Molti tacciono e continuano a sostenere Nicotra in maniera convinta. Molti tra questi silenziosi di allora ora militano nelle liste, come candidati o sostenitori eccellenti, in competizione per le prossime amministrative; alcuni tra di loro oggi si propongono come compositori di tutta un’altra musica.

Io non taccio e invito la gente perbene a “mettere i sacchi di sabbia alle finestre” e colgo delle affinità tra Santena e la Corleone di tanta letteratura e pratica mafiosa. Tanto basta per guadagnarmi due querele a firma di Nicotra e con la solidarietà di tutta la sua maggioranza. Due giudici diversi le respingono entrambe, giustificando e sostenendo le mie buone ragioni. Nicotra si oppone e le ripropone. E fanno quattro. Altri due giudici le respingono, le archiviano e aggiungono nelle motivazioni argomenti pesanti a carico di Nicotra che io non avevo osato esporre per prudenza. Vinco quattro a zero ma in Consiglio comunale mi viene negato il diritto di leggere le motivazioni delle sentenze perché “quella non era la sede”.

A cinquantacinque anni, per la prima volta nella mia vita, salgo e scendo più volte le scale della Procura della Repubblica, imparo le differenze di ruolo tra i vari magistrati, cosa sono i Gip e cosa i Pm, per la prima volta incontro un avvocato, quello che mi viene assegnato d’ufficio perché non ne conosco altri, ho la fortuna di trovare una splendida persona e diventerà il mio avvocato di fiducia per tutte le successive vertenze, è giovane e vincente: unico aspetto sgradevole sono le parcelle, oneste, ma comunque onerose. In pochi pensano che tutto questo non è normale. Molti tacciono e continuano a sostenere Nicotra in maniera convinta.

Io non taccio e continuo a contrastare l’operato di Nicotra e dei suoi fedelissimi a cominciare dallo stravolgimento dei regolamenti per mettere la mordacchia agli oppositori e dalla negazione dei pochi spazi pubblici concessi solo ai pochi beneamati dal sindaco.

A febbraio 2009 firmo, con il solo Roberto Ansaldi, un dettagliato esposto alla Procura sui fatti dell’Ages e del Centro Lavaggio Terreni che avevano come protagonista Nicotra. Abbiamo condiviso il conto dell’avvocato e la delusione che a tutt’oggi non sia stata fatta giustizia.

Sugli stessi fatti, nel 2010, firmo un’altra denuncia con altri cinque Consiglieri comunali. Tre consiglieri di opposizione non accettano di firmarla e oggi una tra questi si ripropone come compositrice di tutta un’altra musica.

In pochi pensano che tutto questo non è normale. Molti tacciono e continuano a sostenere Nicotra in maniera convinta.

Io non taccio e Nicotra si infastidisce. Fallita la strada delle querele si rivolge direttamente ai Cittadini con una “lettera aperta” dove attacca tutti e tre i capigruppo di opposizione e me in particolare. In mancanza di argomenti su cui aggredirmi direttamente pensa che sia opportuno riesumare la memoria di mio suocero, morto da 16 anni. In vita ha sempre fatto solo l’agricoltore, un onesto e laborioso contadino santenese, ha vangato molta terra ma non ha mai messo un mattone sull’altro. Per Nicotra e qualche suo volenteroso disinformatore diventa il palazzinaro che ha devastato Santena agendo sui Piani regolatori. Gli ricordo che lui è il sindaco e l’assessore  che ha avuto la gestione diretta dell’urbanistica santenese degli ultimi 16 anni. Aggiungo che per quelli precedenti la responsabilità era riferibile a un suo “beneamato e ricompensato predecessore”. Questi si riconosce e firma una risentita lettera per esteso e con il nome “dottorfrancescocima”.

Con questi segue un vivace scambio di lettere pubblicate sul blog rossosantena in cui, da parte mia, gli ricordo la più che trentennale attività politica e l’assoluta inconsistenza dei risultati nonostante sia stato più volte assessore e sindaco. In un paese normale poteva essere un semplice scambio di vedute, ma sappiamo che Santena non è un paese normale e il dottorfrancescocima si arma di avvocato e il 30 ottobre 2009 provvede a citarmi in Tribunale con tanto di richiesta danni di euro 40.000,00 per danni morali, danni alla vita di relazione e danno esistenziale.

E fanno cinque. Con questa poteva essere una tombola da 40.000 euro! Dopo molte udienze, montagne di carta e considerevoli spese legali, finalmente la vicenda si conclude il 28 marzo 2012 con la sentenza che riconosce tutte le mie buone ragioni e respinge la richiesta danni per intero ed anzi “condanna Francesco Cima al pagamento, in favore di Domenico Galizio, delle spese processuali che liquida in complessivi euro 1.850, oltre Iva e Cpa”.

Qual è la morale?

C’è l’aspetto positivo di veder riconosciuta la libertà di espressione e di critica ogniqualvolta la prima sia pertinente e la seconda sia seria e circostanziata. In pochi a Santena si avvalgono di questo diritto, molti preferiscono il silenzio e la connivenza, la resa passiva alla prepotenza. Per quieto vivere, per paura, per convenienza.

Pochi sono consapevoli che la rinuncia a questo diritto equivale alla morte civile, all’inquinamento delle regole democratiche, alla lesione della dignità della persona, alla degenerazione dei giusti equilibri nelle relazioni sociali.

C’è l’aspetto negativo di aver sostenuto tante battaglie alla luce del sole, di essermi assunto in prima persona e più di ogni altro i fastidi derivanti, di aver contribuito con determinazione ad abbattere – disvelandone i difetti – il sistema instaurato da Benny Nicotra e sodali, e infine di vedere, dopo un anno di decantazione, riemergere i protagonisti di sempre, i silenziosi di ieri e i Gattopardi di oggi – di prima, seconda e terza generazione – quelli che tengono in pugno questa nostra sfortunata Città.

2007-2012 ovvero l’età del ferro in attesa dell’età dell’oro che non verrà, guardando con ragionata diffidenza ai brodini riscaldati che ci vengono proposti per la cura di mali cronici che fiaccano la buona salute della nostra Santena”.

Domenico Galizio

Cittadino in Santena, 12 aprile 2012

PS  –  Caro Filippo, visto che il Giudice ha negato al “dottorfrancescocima” la soddisfazione di sfilarmi euro 40.000, ti chiederei di esaudire, almeno per la parte che ti riguarda, la richiesta dello stesso di pubblicazione e diffusione della sentenza “sul blog rossosantena e sui quotidiani a diffusione locale nel territorio di Santena, Moncalieri e Chieri”. Ti allego, quindi, copia della citazione e copia della sentenza.

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Chi lo desidera può scaricare copia della sentenza:

sentenza

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blog rossosantena.it