Santena, da Gianni Baldi un pensiero su “La macchina del fango”

Santena – 8 maggio 2012 – «Sono Gianni Baldi, e vorrei con poche parole esprimere un pensiero sulla macchina del fango messa in atto durante il periodo di campagna elettorale da non precisati cittadini innamorati di questa città che forse per “timidezza” non hanno avuto il coraggio di firmarsi dopo aver scritto un susseguirsi di parole inutili al benessere di Santena». Di seguito il testo del contributo.

Gianni Baldi continua: «Io credo che il non essere d’accordo con un pensiero sia lecito, io credo che l’esprimere un’opinione diversa da qualcun altro sia un diritto, io credo che ascoltare un dissenso sia indice di democrazia, io credo che firmarsi sia un atto di coraggio, io credo che essere innamorati alla luce del sole sia il sentimento più nobile e alto che l’uomo conosca, ma il farlo nascondendosi nel buio dell’intimidazione sia un tradimento per la propria dignità facendola precipitare nel più basso livello della scala animale.

Non scendo nei particolari dei contenuti delle lettere, in quanto i cittadini di Santena, almeno quei 6.053 che sono andati a votare, hanno dimostrato che il consenso e il dissenso si possono esprimere con quello splendido strumento di democrazia che si chiama voto che i nostri padri hanno conquistato per noi e che dobbiamo difendere per i nostri figli.

“La macchina del fango”, questo atteggiamento negativo, più volte citato anche da Roberto Saviano, legittima la presenza del presidio dei ragazzi di Libera di fronte ai seggi elettorali, che con umiltà e in gioioso silenzio affermano: “Siamo qui a vigilare sulla Legalità”, senza nulla togliere al quotidiano e splendido lavoro delle forze dell’ordine a cui essi non si vogliono sostituire, ma con la spontaneità dei ragazzi e con il coraggio dei cittadini normali si firmano mettendoci la faccia.

Grazie ragazzi, mi scuso se non siamo riusciti, in questo momento, ad offrirvi niente di meglio di un angolo di marciapiede dove poter stare, e vi ringrazio per la vostra testimonianza che aiuta a ripulire il mondo spazzando qualche parola senza senso espressa da qualche vigliacco “cittadino innamorato”.

Gianni Baldi, semplicemente un cittadino.

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