Santena, ecco perché Libera ha presidiato i seggi

Santena – 8 maggio 2012 – Maria Josè Fava, referente regionale di Libera e Davide Mattiello, componente l’ufficio nazionale di presidenza di Libera, spiegano le ragioni che hanno visto presenti i giovani di Libera di Santena, Villastellone e di alcune altre città del Piemonte, domenica 6 maggio scorso, davanti ai seggi elettorali, allestiti nella scuola media dedicata a Giovanni Falcone.

Qual è il senso della presenza del presidio di Libera a Santena, davanti ai seggi elettorali, con persone che arrivano da varie parti del Piemonte e sono qui con indosso la maglietta dell’associazione.

«Allora, da una parte, il senso del presidio è quello di esserci a Santena, in una giornata importante, come questa, per fare quello che fa un presidio: presidiare la legalità – afferma Maria José Fava, referente regionale di Libera –. Noi crediamo che sia importante, con molta semplicità, esserci per accompagnare questo momento di passaggio di Santena. Speriamo in un passaggio che porti sempre di più verso la giustizia e la legalità sul territorio. Siamo qui oggi davanti ai cancelli, innanzitutto con i giovani del presidio di Santena e Villastellone, dedicato a Libero Grassi. D’altra parte io credo che sia molto bello che siano arrivate qui persone di Libera da vari territori – Moncalieri, Beinasco, Chieri, Asti, Leinì –, per fare rete e quindi supportarsi a vicenda.  Siamo qui anche per rappresentare il bisogno di stare insieme e testimoniare che la rete può essere un modo per provocare un cambiamento positivo».

Perché in occasione delle elezioni amministrative in provincia di stata scelta la città di Santena per questa iniziativa?

«A Santena abbiamo presentato la nostra Piattaforme con le proposte per il governo della città, così come abbiamo fatto ad Alessandria e in alcuni altri comuni della provincia.  Le nostre piattaforme – L5, L6 e L10 – sono strumenti nate in Piemonte, ma stanno iniziando a essere presentate anche in altri territori. Sono uno strumento che Libera ha scelto per dare il proprio contributo, per fornire l’opportunità ai cittadini che vanno al rinnovo il consiglio comunale di potere avere un’idea più ampia delle scelte che intende compiere chi si candida. In un momento in cui sembra dominare l’antipolitica è importante esserci e dare la possibilità ai candidati di esprimersi sui temi che, per noi, sono importanti. Per tutto questo i giovani di Libera sono qui a Santena. Buon voto a  tutti i santenesi».

A Santena è stata presenta una piattaforma L5, con le proposte per il governo della città. E’ stato l’unico momento che ha visto confrontarsi insieme tutti e cinque i candidati sindaci.  Come sono nate le piattaforme di Libera?

«Il senso delle strumento delle piattaforme – spiega Davide Mattiello, componente l’ufficio nazionale di presidenza di Libera – è riconoscere nella politica e nell’attività politica un bene comune prezioso, almeno quanto lo sono l’acqua e l’aria. Significa avere consapevolezza che il contrasto alle mafie – e quindi alla cultura mafiosa – certo passa dalla diffusione della cultura della legalità, ma passa altrettanto dalla diffusione di una cultura della buona politica. Non ci sarà mai vittoria contro la mafiosità senza capacità di governare la Repubblica meglio, con paradigmi culturali e dunque politici alternativi ai paradigmi culturali e dunque politici dei mafiosi. Questo è quello che ci sta dentro alle piattaforme proposte da Libera».

«Libera, da alcuni anni – aggiunge Davide Mattiello – ha maturato una riflessione su cosa potesse fare nel rapporto con la politica, in maniera specifica nel rapporto con il momento elettorale, per rimanere coerente alla propria missione. Libera non è un partito. Libera certo fa politica, ma nel momento in cui si rapporta con la politica, in quel momento così delicato che è la campagna elettorale deve essere molto puntuale e precisa nell’individuare lo spazio di agibilità. E allora la riflessione, da qualche anno a  questa parte, ha portato Libera  a individuare questo spazio di agibilità nelle piattaforme. In sostanza si tratta di alcune questioni concrete che Libera distilla: sentendo i propri soci queste questioni concrete vengono sottoposte a tutti i candidati che si presentano alle elezioni e non soltanto a qualcuno. Le risposte dei candidati vengono tutte registrate, documentate e rese disponibili attraverso il web, in modo tale che le persone possano quanto meno confrontarle».

Davide, qui a Santena hai avuto diversi incontri negli anni. Che idea ti sei fatto della situazione di questa città?

«Io, da quando sono venuto a  Santena la prima volta, ho avuto la sensazione progressiva che Santena stesse cercando l’opportunità, l’occasione per liberarsi. Per dare voce, per dare ossigeno a situazioni, tensioni e ingiustizia. E credo che, da qualche anno a questa parte, il rapporto con Libera abbia innescato questa occasione. Abbia reso possibile questo. In questo senso Libera, in tutta Italia, è una occasione. Libera in tutta Italia è una maniglia alla quale spesso si appigliano le persone – giovani e adulti – che sul proprio territorio hanno bisogno di strumenti per partecipare, organizzarsi, coordinarsi con altri per  riuscire a rialzare la testa. Perché è vero che l’unione fa la forza e che in certe situazioni locali se non hai la possibilità di collegarsi a una rete superiore – maggiore, che ti da anche la forza, che ti spalleggia, che ti da anche competenze e sostegno – ti perdi e rischi di affogare e rassegnarti e abdicare alla possibilità di cambiamento».

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Domenica 6 maggio 2012, intervistando le persone che uscivano dai seggi elettorali, Federica Di Lascio ha  realizzato anche un breve video:

http://acmos.net/2012/05/liberelezioni-a-santena

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