Santena, fallimento Belconn gomma & cavi, un documento di rsu e segreterie territoriali Filctem Cgil e Femca Cisl

Santena – 20 maggio 2012 – Rsu dello stabilimento Belconn gomma & cavi e le segreterie territoriali di Filctem-Cgil e Femca-Cisl Torino hanno prodotto un documento in cui ripercorrono le tappe della ditta che conta 110 persone e, nei giorni scorsi, è stata dichiarata fallita dal tribunale di Torino. Di seguito, il documento.

“La Belconn Gomma e cavi nasce dalla recente acquisizione di un pezzo della Ages in amministrazione straordinaria: 110 lavoratori su 375 in forza alla procedura. Dall’acquisto di Belconn gomma e cavi, la proprietà-dirigenza stessa non ha mai ottemperato né al pagamento delle rate al Commissario straordinario di Ages, dott. Maurizio Civardi, né all’attuazione del piano industriale presentato al tavolo  – alla presenza delle organizzazioni sindacali e delle  istituzioni –  al momento dell’accordo sindacale.

In particolare nessun lavoro di ristrutturazione è stato avviato mettendo seriamente a rischio la possibilità di un decreto positivo da parte del Ministero per la concessione della seconda annualità di Cigs. Della totalità dei lavoratori oggi in forza – 110 persone – hanno lavorato mediamente 15-20 persone ogni mese. Inoltre non avendo pagato le rate alla procedura Ages, il Commissario straordinario si è visto costretto ad avviare una procedura di escussione dell’immobile, posto sotto ipoteca a garanzia della procedura nel momento dell’accordo di cessione.

Questo ha comportato e comporterà gravi ripercussioni anche per i 200 lavoratori oggi ancora in capo alla procedura Ages; questi, conclusosi il biennio di Cigs il 23 febbraio scorso, sono attualmente in Cigd. La Belconn gomma e cavi di Santena risulta – da visura camerale – di proprietà al 95 per cento di una società – la Huddlerson & Co. Limited –  di Londra e per il rimanente 5 per cento di Gabriele Belforte Stefano, figlio di Belforte Claudio a tutt’oggi in regime di detenzione per coinvolgimento in una maxi frode fiscale.

Nel mese di marzo 2012 la situazione di forte incertezza ha portato le Rsu di stabilimento e le segreterie territoriali a dichiarare uno stato di agitazione protrattosi per due settimane, che ha spinto l’attuale gruppo dirigente a chiarire in modo approssimativo quelli che sono gli assetti societari ed un piano industriale credibile.

A dare una svolta a questa complicata situazione ci ha pensato la Procura della Repubblica, che nell’ambito di un’inchiesta da parte della magistratura su tutte le attività illecite dello stesso Belforte, ha presentato istanza di fallimento presso il tribunale di Torino a carico della società Belconn Gomma e Cavi e della sua controllata Bgc. Nel corso delle due udienze (tenutesi l’8 e il 15 maggio scorso) il giudice ha rimandato in Camera di consiglio, riunita in data 17 maggio 2012, la sentenza di fallimento delle stesse. Il giorno prima (16 maggio) in mattinata la delegazione sindacale formata dalla Rsu e dalle segreterie territoriali di Filctem e Femca ha incontrato in assessorato regionale alle Attività produttive una folta rappresentanza di funzionari regionali, provinciali e dei comuni di Torino, Santena e Villastellone per informare di quanto stava accadendo e per attivare immediatamente tutte le soluzioni di carattere sociale utili a supportare i lavoratori e le lavoratrici coinvolte in questo ennesimo fallimento, ottenendo massima disponibilità dagli stessi.

Nella stessa giornata si è svolta l’assemblea per informare tutte le maestranze. Oltre alla rabbia per l’estenuante vicenda, che segue quella già nota della ex Ages dal quale questi lavoratori provengono, prevale l’amarezza e le preoccupazioni per le scarse possibilità di ricollocazione in un territorio già di per se massacrato dalla crisi.

Per evitare possibili saccheggi in un sito ormai abbandonato a se stesso, le Rsu, insieme ad un gruppo di loro colleghi volontari, hanno deciso di presidiare lo stabilimento durante il giorno e soprattutto la notte, per preservare i beni utili al recupero dei crediti non solo di Belconn gomma & cavi, ma anche di Ages, fino alla nomina del Curatore Fallimentare.

Con questo ultimo atto rischia di sparire definitivamente una importante attività che per anni è stata fiore all’occhiello di quel settore manifatturiero che  ha fatto le fortune di molti ma che rischia di diventare l’ennesimo esempio di dismissione del settore industriale del nostro paese e in particolare di un territorio che paga la mono committenza nei confronti di Fiat e delle sue scelte di decentramento in altri paesi”.

Rsu di stabilimento Gomma & cavi
e segreterie territoriali di Filctem-Cgil e Femca-Cisl Torino

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