Santena, il consiglio comunale ricorda la figura di Paolo Borsellino

Santena – 20 luglio  2012 – In apertura di seduta del consiglio comunale di ieri, 19 luglio, Alessandro Caparelli, capogruppo del Movimento 5 Stelle, con un breve scritto, ha ricordato la figura di Paolo Borsellino.

Con l’intero consiglio comunale e il pubblico presente tutti in piedi, Alessandro Caparelli ha letto: «Sono passati 20 anni da quel giorno in cui a causa di un tragico e brutale attentato, un’intera nazione piangeva uno dei suoi uomini di Stato più rappresentativi che si è contraddistinto per qualità di uomo, magistrato e servitore instancabile del proprio Paese: Paolo Borsellino. Oggi 19 luglio 2012, in questa seduta di consiglio comunale a Santena, noi del Movimento 5 Stelle vorremmo rimarcare senza alcuna retorica, ma con sentita solidarietà e affetto, le gesta di un uomo che può – per le sua azione continua contro la lotta alla mafia – considerarsi un vero eroe da prendere come esempio da ogni cittadino italiano. Gli sforzi continui e la grande volontà dimostrata nel corso della sua vita nella Magistratura, hanno fatto sì che si raggiungessero obiettivi di notevole rilievo per la giustizia italiana, con le catture e arresti di pericolosi uomini della criminalità siciliana e non. Ricordiamo inoltre, per non dimenticare, coloro che componevano la scorta del giudice Paolo Borsellino al momento dell’attentato: Agostino Catalano, capo scorta; Emanuela Loi, prima donna a far parte di una scorta e a cadere in servizio; Vincenzo Li Muli; Walter Eddie Cosina e Claudio Traina».

Alessandro Caparelli ha proseguito: «Sappiamo che a livello nazionale esistono ancora molti buchi neri per il raggiungimento di una verità sulla strage di Paolo Borsellino, che possa far finalmente almeno attutire il dolore dei familiari delle vittime che ancora oggi non sanno chi sono coloro che vengono denominati “mandanti occulti” e che ormai, da anni, aspettano verità che a volte sembrano quasi essere ostacolate da alcuni pezzi dello Stato. Riconosciamo, soprattutto in questi giorni, il lavoro svolto dalla Magistratura nella ricerca della verità nei confronti di chiunque abbia limitato o cerchi di limitare il lavoro d’indagine, magari avvalendosi di alte cariche dello Stato. Siamo convinti, inoltre che comunque nessun cittadino, qualunque carica esso ricopra, possa sottrarsi a indagini, soprattutto quando vengono trattate vicende di così estrema importanza».

«Noi del Movimento 5 Stelle – ha continuato Alessandro Caparelli – ribadiamo l’importanza di come gli sforzi di una intera collettività siano in grado di far soccombere eventuali presenze di infiltrazioni mafiose e della malavita in genere nel nostro territorio, rendendo partecipe in prima persona ogni cittadino, dando esempi importanti, a partire soprattutto da chi detiene le redini dell’amministrazione nel nostro Paese. È nostro impegno, di tutta l’amministrazione, sostenere tutti gli sforzi che possano contribuire alla garanzia di una maggiore attenzione su questo tema molto delicato, presentato tra l’altro come punto del nostro programma di lavoro ai cittadini santenesi in periodo elettorale. Ribadiamo il dovere di tutti di operare con il massimo degli sforzi per garantire ai cittadini santenesi una vita migliore  e la possibilità di essere tutelati da ogni forma di malavita. Grazie».

Al termine dell’intervento di Caparelli dalla sala è partito un applauso, al termine ha preso la parola il sindaco Ugo Baldi: «Proprio questa sera a Villastellone  il locale presidio dell’associazione Libera ha organizzato una commemorazione della stage di via D’Amelio. Ho mandato uno scritto, a nome del consiglio comunale. Ieri sera ho avuto modo di incontrare l’agente Angelo Corbo, uno dei superstiti della strage di Capaci. Le stragi di Capaci e via D’Amelio sono state il momento in cui è iniziata la discesa della parabola mafiosa e lo Stato ha cominciato a prendere il sopravvento. Credo che il sacrificio di Falcone e Borsellino e degli uomini delle due scorte non sia stato vano, ma abbia portato risultati. Sta anche a noi mantenere questo stato di cose».

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