Santena, Arpa e Asl hanno prelevato campioni di acqua dal Banna e pesci morti

Santena – 5 agosto  2012 – Nuovo sopralluogo dei tecnici di Arpa Piemonte e dell’Asl a seguito della moria di pesci nelle acque del torrente Banna.

Oggi pomeriggio, dalle ore 19 alle 20, i tecnici della sede di Nichelino dell’Arpa Piemonte sono tornati  lungo le sponde del torrente Banna. Due tecnici hanno effettuato alcuni prelievi delle acque superficiali del Banna nella zona sita appena dopo il ponte lungo via Cavour.  Dopo i rilievi fotografici di stamattina i tecnici sono tornati a seguito della ricomparsa di chiazze colorate nelle acque del Banna. Nella mattinata le ispezioni dell’Arpa, a monte dell’abitato cittadino, non avevano evidenziato nulla di anomalo, a parte la moria diffusa di pesci. Il temporale di oggi pomeriggio ha provocato un lieve innalzamento del livello del torrente che ha movimentato i numerosi pesci morti nei giorni scorsi. Oggi pomeriggio i tecnici dell’Arpa hanno  segnalato all’Asl la presenza di numerosi pesci morti. Poco prima delle ore 20 sono arrivati i tecnici del servizio veterinario dell’Asl di Chieri, che hanno prelevato alcuni pesci morti.

Rilievi e campionamenti dell’Arpa e dell’Asl sono stati eseguiti alla presenza del sindaco Ugo Baldi, del vicesindaco Roberto Ghio e del presidente del consiglio comunale Lidia Pollone. In attesa degli esami dei campioni di acqua superficiale del Banna e sui pesci per ora non si possono che avanzare delle ipotesi in merito sia alle chiazze sia alla morte dei pesci. Il colore delle acque non era nella norma, però non si percepivano odori particolari.

L’ipotesi più accreditata, considerata la presenza di chiazze colorate sulla superficie delle acque, resta sempre quella dell’inquinamento delle acque avvenuto nei giorni scorsi. I pesci presenti nel torrente sono morti da alcuni giorni. L’esame dell’acqua potrà evidenziare la presenza di eventuali sostanze tossiche che hanno provocato la moria dei pesci. Sostanze tossiche potrebbero provenire sia da impianti siti lungo l’asta del Banna come pure i veleni potrebbero essere stati scaricati da cisterne e, in tal caso, risalire all’impianto che ha inquinato potrebbe essere molto più arduo.

Nell’estate scorsa una moria di pesci era stata causata da un eccessivo proliferare di alghe: l’autopsia dei pesci aveva portato a indicare nelle tossine algali la causa della morte della fauna ittica. Tra le ipotesi da considerare anche quella legata ai temporali che potrebbero avere portato nelle acque del Banna i liquidi presenti nello scolmatore della Smat, presente a Poirino. Tra le ipotesi da considerare anche il surriscaldamento dell’acqua che porta alla morte dei pesci per anossia: ipotesi poco probabile considerata la presenza di chiazze colorate.  Tra le ipotesi c’è anche quella della parassitosi a carico della fauna ittica.

Nei prossimi giorni mentre partiranno le analisi è previsto un incontro con i tecnici dell’Arpa: l’obiettivo è capire se si potrà avviare un monitoraggio delle attività artigianali e industriali site a monte del tratto cittadino. Una indagine non facile e che richiederà tempi non brevi, ma che ha l’obiettivo di censire tutti gli impianti che scaricano  nel torrente. Per cominciare a capirne un po’ di più e uscire dal campo delle mere ipotesi gli amministratori cittadini attendono ora l’esito delle analisi delle acque e dei pesci morti.

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