Santena, quale destinazione per i terreni della Masseria? Alla Prodit Engineering in arrivo un campus con mille studenti Libici?

Santena – 24 ottobre  2012 – I terreni siti in zona Masseria devono restare a destinazione servizi ospedalieri o tornare agricoli? Nell’area della Prodit Engineering, in via Asti 59, è in arrivo un campus con mille studenti libici? Questi i due argomenti affrontati nella conferenza dei capigruppo riunita oggi pomeriggio.

Come stabilito nell’ultimo consiglio comunale la conferenza dei capigruppo ha affrontato il tema dell’eventuale cambio di destinazione per i terreni della Masseria. Attualmente l’area, come destinazione, ha quella dei servizi ospedalieri; il Movimento 5 Stelle ha chiesto di far tornare a destinazione agricola l’area sita lungo la circonvallazione. Il consiglio comunale ha votato un documento in cui si prevede di decidere in merito nell’ambito della revisione del piano regolatore.

Patrizia Borgarello, capogruppo di Noi X Santena spiega: «Il sindaco Ugo Baldi, facendo riferimento a un colloquio con Paolo Monferino, assessore alla sanità della Regione Piemonte,  ci ha riferito che l’area della Masseria in futuro potrebbe essere individuata come sede di un nuovo ospedale che potrebbe essere realizzato anche a seguito della chiusura delle strutture di Carmagnola e Chieri. I terreni della Masseria, come era già emerso in passato, sono baricentrici rispetto a tutto il territorio dell’Asl To5. Sappiamo però bene che non ci sono certezze rispetto alla costruzione di un nuovo ospedale e che i conti della Sanità in Regione sono disastrati. Noi vorremmo evitare di spendere dei soldi per far ridiventare agricola l’area della Masseria anche perché qualora dovesse capitare che l’area venisse poi scelta per la costruzione del nuovo ospedale dovremmo spendere altri soldi per una nuova variante per farla ritornare a servizi ospedalieri. La posizione di Noi X Santena è quella che avevamo in consiglio comunale: non ha senso cambiare la destinazione dell’area. Tutto il consiglio si è espresso contro l’ipotesi dell’arrivo di cemento alla Masseria e con l’attuale destinazione non vi sono rischi che si possa costruire. Tanto vale lasciare le cose come stanno e sperare che in futuro l’area venga scelta per la costruzione di una nuova struttura ospedaliera baricentrica per tutta la nostra Asl».

Di parere opposto è Alessandro Caparelli, capogruppo del Movimento 5 Stelle Beppegrillo.it: «Le informazioni che questa sera ci ha riferito il sindaco Ugo Baldi in merito al suo colloquio informale avuto con l’assessore Paolo Monferino ci fanno capire quanto quel terreno lì sia ancora ambito. Per questo chiediamo di modificare in fretta la destinazione per farlo ritornare agricolo. Solo così potranno essere evitate le speculazioni su quell’area che, lo ricordo, è in parte sita in zona esondabile. Detto questo vorrei ricordare una cosa che è cronaca di questi giorni: la sanità della Regione ha un buco di 900 milioni. In un simile contesto andare a ipotizzare di chiudere gli attuali ospedali di Carmagnola e Chieri e pensare di realizzarne uno nuovo, a Santena, mi sembra una roba davvero improponibile: questa ipotesi è una assurdità. Per tutto questo noi continuiamo a chiedere che l’area diventi agricola, anche per scongiurare l’arrivo di un ospedale in quella zona. Se tutti sono d’accordo per non far arrivare nuovo cemento alla Masseria davvero non capisco perché poi accettino l’ipotesi di un nuovo ospedale».

Il secondo argomento affrontato in sede di conferenza dei capigruppo non mancherà di sollevare discussioni. Nei giorni scorsi la ditta Prodit Engineering ha chiesto di poter realizzare all’interno dell’attuale sede, sita ai confini con la borgata Marocchi, un campus capace di accogliere mille studenti libici. La ditta intende realizzare strutture residenziali provvisorie per accoglierli per un anno. In ragione delle dimensioni della superficie interessata e del numero di persone che si vorrebbe accogliere per avere il via libera occorrerà predisporre una variante strutturale: un iter che potrebbe anche richiedere tempi non propriamente brevi, come invece vorrebbe la ditta.

Patrizia Borgarello afferma: «In conferenza ho sollevato un problema: mille persone, tutte della medesima provenienza, in questo caso la Libia, potrebbero davvero costituire un problema per la nostra città che conta poco oltre diecimila persone. Si tratta di giovani, futuri dirigenti pubblici, presentati dalla ditta come la nuova classe dirigenti libica che saranno impegnati per un anno a seguire un corso di formazione. La Prodit Engineering ha previsto la costruzione dei fabbricati nel retro del sito aziendale perché in zona non ci sarebbero strutture idonee ad accogliere un così elevato numero di persone. Il sindaco ha spiegato che i tempi sono stretti: a breve l’amminsitrazione deve fornire una risposta alla ditta. Io penso che occorrerà davvero procedere con la massima attenzione perché la vicenda potrebbe poi sfuggirci di mano. Gestire mille persone, alloggiate tutte in una sola zona, presenta una serie di rischi che assolutamente non possono essere sottovalutati. Sarà opportuno che la ditta presenti dettagliatamente il progetto ai consiglieri comunali e non solo. Sarà necessario coinvolgere anche gli uffici regionali per capire quale dovrà essere l’iter urbanistico da seguire. Occorre altresì considerare che la ditta sembra avere gran fretta e si aspetta dall’amminsitrazione decisioni in tempi brevi. Non nascondo che sulla vicenda io ho parecchie perplessità».

Alessandro Caparelli spiega: «Intanto vogliamo capire bene dalla Prodit Engineering come è maturata questa commessa. Di primo acchito non siamo così convinti che sia corretta la soluzione di costruire un campus dove risiedano tutti insieme i libici che svolgono il cammino di formazione. E ci chiediamo anche che fine faranno gli edifici del campus al termine dell’anno di formazione. E poi, riunire mille libici in un territorio come quello di Santena mi sembra una cosa super delicata: una questione da prendere con le molle e che non può essere sottovalutata. A breve chiederemo comunque ai dirigenti della Prodit Engineering di presentarci i dettagli di questo progetto. Durante la riunione da più parti sono comunque emersi parecchi dubbi su questo progetto».

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