Santena, avviate le attività nel centro socio culturale di via Brignole 34

Santena – 1° dicembre  2012 – Nei tre piani del Centro socio culturale, sito accanto al palazzetto dello sport, in via Brignole 34, da qualche settimana sono iniziate le riunioni. Di seguito, una intervista a Paolo Romano, assessore alle Politiche giovanili, culturali, sportive e di innovazione tecnologica.

Nei giorni scorsi la Giunta comunale ha approvato un atto di indirizzo dove si affida la gestione del centro socio culturale situato nel palazzetto dello sport Andrea Pininfarina ad alcune associazioni cittadine. Come si è arrivati a questo atto?

«Il 22 novembre in Giunta comunale approvata una delibera di indirizzo per l’affidamento dei tre piani annessi al palazzetto – spiega Paolo Romano – che ospitano il punto informativo e di accoglienza turistico ricettiva del chierese. Non è stato facile compiere questo passo che, di fatto, ha visto cominciare ad animarsi quei locali, vuoti da troppi anni. Abbiamo preso contatto con tutte le diverse associazioni cittadine per definire un piano di utilizzo e una razionale ripartizione dei locali.  Alla fine hanno manifestato interesse all’utilizzo della struttura il Circolo del bridge, l’associazione Vivere il Club Juventus, il Comitato via Brignole, l’associazione basket e amicizia Arcobaleno e il locale presidio di Libera. Con queste associazioni abbiamo trovato un accordo che ci ha consentito di aprire i battenti dei tre piani. I giovani di Libera hanno manifestato disponibilità, d’intesa con i rappresentanti delle altre associazioni, a svolgere la funzione di coordinamento tra i vari sodalizi interessati all’uso della struttura. Con i gruppi che hanno accettato di fare questo cammino  abbiamo deciso di avviare una prima fase di sperimentazione, che  durerà un anno. L’amministrazione comunale nel primo anno di gestione, assume a proprio carico le spese di energia elettrica, riscaldamento e fornitura di acqua potabile. Alla fine del primo anno valuteremo poi il da farsi».

Il centro socio culturale era nato con l’obiettivo di accogliere i gruppi giovanili cittadini. Dall’avvio del progetto del palazzetto e del centro giovani sino a oggi sono passati davvero molti anni: molti giovani sono diventati adulti. I  gruppi giovani che avevano chiesto all’allora sindaco Benny Nicotra spazi per svolgere le loro attività dove sono finiti?

«Attualmente in città non ci sono gruppi giovanili organizzati – afferma Paolo Romano –. Non è  però detto che con l’affidamento in gestione del centro socio culturale possa far nascere nuovi gruppi giovanili. Vorrei sottolineare che quella avviata non è la soluzione ottimale, ma è, per ora, l’unica soluzione praticabile. L’amministrazione ritiene comunque davvero molto importante poter aprire il centro socio culturale. I tre piani ora sono vivi e popolati. Ci sarà un calendario mensile con gli appuntamenti in programma. Il centro non sarà a uso esclusivo delle associazioni che hanno accettato di avviare questo cammino».

L’amministrazione ha idea di quanto potrà costare la gestione del centro socio culturale?

«Abbiamo concesso in uso per un anno la struttura anche per poter capire quali saranno le spese complessive. La scelta di affidare la gestione degli immobili comunali ad associazioni santenesi si è dimostrata positiva in analoghe e precedenti esperienze, sia per ragioni di economicità e riduzione parziale degli oneri finanziari a carico del bilancio comunale, sia per la conservazione e l’integrità e funzionalità degli impianti. Abbiamo fatto separati i contatori delle diverse utenze da quelli dell’edificio del palazzetto dello sport: questo ci consentirà di poter capire l’entità dei costi di gestione  dei tre piani. Dati alla mano, alla fine del primo anno di sperimentazione potremo riflettere a ragion veduta».

Come sono strutturati i tre piani e quali sono i locali presenti?

«Al piano terra c’è un locale destinato a punto informativo e prima accoglienza, con area mostre. Al primo piano c’è una sala lettura, consultazioni, con collegamenti informatici. Al secondo piano il locale è destinato ad attività collettive, convegni, videoproiezioni e segreteria».

Che fine farà il punto informativo e di accoglienza turistico ricettiva del chierese, previsto in quei locali nell’ambito del progetto della Provincia di Torino Strade di colori e sapori?

«Su questo stiamo ancora lavorando. L’amministrazione comunale, in linea con l’obiettivo di realizzazione e avvio del punto di informazione turistico ha ritenuto opportuno razionalizzare l’utilizzo degli ampi spazi del centro polivalente, autorizzando l’uso ad alcune associazioni cittadine, anche al fine di preservarne la funzionalità, di garantire la custodia e di contenere i costi di gestione».

Un punto fermo almeno c’è: la biblioteca civica Enzo Marioni non sarà spostata nei locali del centro socio culturale, ipotesi che in passato era circolata nella testa di alcuni amministratori.

«Esatto. Confermo. La biblioteca lì non ci andrà. Questo è deciso. Sull’ipotesi di ricollocare la biblioteca civica l’amministrazione sta facendo alcuni ragionamenti alla ricerca di una soluzione ottimale.  Per un po’ di mesi la biblioteca resterà nell’attuale collocazione. Poi si vedrà se le casse comunali ci consentiranno di arrivare a una nuova soluzione. Le ipotesi non mancano».

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