Rassegna stampa – La Stampa – Una grande famiglia divisa nell’ottocento “Al raduno in Argentina eravamo trecento”

Santena – 15 marzo 2013 – Anche oggi il quotidiano torinese dedica un pezzo sui parenti santenesi di papa Francesco. Una grande famiglia divisa nell’Ottocento “Al raduno in Argentina eravamo trecento”: questo il titolo dell’articolo pubblicato, nel taglio basso, di pagina 53.

I parenti di Santena

Una grande famiglia divisa nell’Ottocento

“Al raduno in Argentina eravamo trecento”

FEDERICO GENTA

Da meno di quarantotto ore Santena e l’Argentina sono più vicine. Tutta la città ha salutato papa Francesco con un affetto particolare. Perché i Bergoglio che abitano il centro di diecimila anime a una manciata di chilometri da Torino sono tanti.
LaStampa_150313«E’ la storia di una grande famiglia, che si è divisa agli inizi dell’800» racconta Luigi, avvocato cassazionista di 60 anni. «Il bisnonno di Papa Francesco era fratello del mio – spiega orgoglioso – Mio nonno ha lavorato 15 anni in Argentina, poi ha fatto ritorno in Italia. Qui è nato mio padre. E anche lui si chiama Giorgio».
Mercoledì sera, mentre la televisione trasmetteva le immagini di una piazza San Pietro in festa, è subito scattata la caccia a cugini e nipoti del pontefice. Tutti affamati di aneddoti e testimonianze che potessero confermare un qualche grado di parentela. Fabrizio Bergoglio, capo officina classe 1937, mostrava a tutti l’albero genealogico della famiglia. «E’ scritto tutto qui. Ci separano quattro generazioni, ma il ceppo è lo stesso».
Vite diverse e lontane. Di persone che nella realtà, malgrado gli sforzi, non si sono mai incontrate. Nemmeno quella volta che l’avvocato ha preso un aereo ed è volato fino ad Alicia, comunità di tremila abitanti nella provincia di Cordoba. «Era il 2006 – ricorda – Tutti insieme avevamo organizzato la prima riunione dei Bergoglio in Sud America. Saremo stati non meno di trecento. Davvero una grande emozione per tutti».
In mezzo a quella folla, però, il cardinale non c’era. «Ci avevano assicurato la sua presenza, ma erano sopraggiunti impegni imprevisti e all’ultimo momento ha dovuto rimandare il saluto. Un’occasione che spero possa ripresentarsi al più presto. Adesso lui è a Roma. Forse, tra non molto, farà visita a Torino».
Luigi è membro dell’associazione «Le radici, la memoria», che da sempre mantiene vivo il legame tra i residenti e le famiglie salpate verso le Americhe in cerca di fortuna. Perché a vivere separati dall’Atlantico non ci sono solo «I Bergoglio».
Basta tornare a leggere l’albero genealogico del pontefice per veder spuntare fuori altri nomi cari alla cittadina torinese: Gaude, Tesio, Tosco. Per questo la città è al lavoro da tempo per siglare un gemellaggio con l’Argentina.
«Stiamo ancora osservando una fase esplorativa» ammette il sindaco di Santena, Ugo Baldi.
A frenare gli entusiasmi, per ora, ci hanno sempre pensato i costi legati al cerimoniere: i viaggi e le spese per accogliere gli ospiti.
Problemi che oggi, sotto l’onda emotiva del primo papa piemontese, sembrano decisamente superabili. Baldi conferma: «Se la maggior parte dei cittadini si dimostrerà favorevole al gemellaggio, non sarà certo questa amministrazione a ostacolare l’operazione».

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Fonte: La Stampa  – 15 marzo 2013 – pagina 53