Santena, tempo pochi giorni e si decide sull’unificazione e sul tragitto della linea 45

Santena – 17 marzo 2013 – Tempo pochi giorni e l’Agenzia mobilità metropolitana informerà gli amministratori sulla riorganizzazione della linea 45: è prevista l’unificazione tra 45 e 45 sbarrato. Resta da decidere il tragitto. Per l’Agenzia all’andata e al ritorno i bus dovrebbero percorrere via Torino, mentre l’amministrazione, per il ritorno, propone via Sambuy.

bus santenaMassimiliano Mancuso, consigliere comunale di Essere Santena con incarichi in materia di Trasporti e mobilità, spiega: «Questa settimana abbiamo avuto un incontro con l’Agenzia mobilità metropolitana in merito alla proposta di riorganizzazione della linea 45. Un primo punto fermo è che il 45 e il 45 sbarrato saranno unificati in una sola linea che avrà come capolinea piazza Carducci, alla Trinità. La proposta dell’Agenzia prevede che i bus, sia all’andata sia al ritorno, percorrano via Torino.  Chiaramente come amministrazione abbiamo proposto che al ritorno i mezzi percorrano via Sambuy. In tal modo non si taglierebbe fuori dal servizio del bus pubblico larga parte della città, come invece rischia di avvenire se i mezzi transitassero solo su via Torino. La nostra richiesta è chiara. L’Agenzia mobilità metropolitana ha spiegato che le riorganizzazioni sono attuate per ridurre il numero di chilometri percorsi perché sono state drasticamente ridotte le risorse disponibili. I tecnici dell’Agenzia si sono impegnati a fornirci una risposta entro una decina di giorni».

«Non mi voglio assolutamente sbilanciare  – chiude Massimiliano Mancuso – ma io personalmente la vedo un po’ dura… Noi, comunque, faremo tutto il possibile per arrivare a far sì che il bus del servizio pubblico copra la maggior parte della città. L’Agenzia mobilità metropolitana conta di portare a termine la riorganizzazione a breve: inizialmente si pensava di arrivare a partire con la nuova impostazione a fine marzo o inizio aprile: ora l’unificazione del 45 è prevista per l’inizio di maggio. Le nostre richieste sono chiare: ora attendiamo le decisioni dell’Agenzia mobilità metropolitana».

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