Santena, il ministero dell’Economia e finanze chiede indietro al Comune il contributo per il ponte sul Banna

Santena – 10 aprile 2013 – Sono ancora nelle casse del comune i 496.786,92 euro che, con un decreto, il ministero dell’Economia e finanze, nel marzo 2005, aveva girato per la realizzazione del terzo ponte sul Banna. In base a un protocollo, siglato il 24 marzo 2009, tra l’allora sindaco di Santena Benny Nicotra, il presidente della Provincia Antonino Saitta e il sindaco di Villastellone Giovanni Pollone, queste risorse dovevano essere trasferite alla Provincia di Torino. Questo però non è mai avvenuto. E, in questi giorni, il ministero dell’Economia e delle finanze ha chiesto al Comune di restituire il contributo statale, qualora la realizzazione del ponte non fosse ancora avviata.
Il sindaco Ugo Baldi, interpellato in merito, riassume così la vicenda: «Stiamo facendo di tutto per vedere se riusciamo a trattenere il contributo statale ancora per qualche mese, sperando che qualcosa cambi in modo da potere utilizzare queste risorse. Dico subito che l’impresa non sarà facile. Se è il caso ci arrampicheremo anche sui vetri per non perdere tali fondi. Vorrei però fare una premessa: anche se oggi avessimo un progetto pronto per il nuovo ponte sul Banna, con tutte le autorizzazioni, compresa quella dell’Aipo, non potremo comunque spendere tutte quelle risorse perché l’attuale patto di stabilità ce lo impedirebbe. Con l’attuale normativa noi, per non sforare il patto di stabilità, quest’anno potremo ancora spendere la bellezza di 29mila euro».

Ugo Baldi Sindaco Santena«Siccome non sappiamo che cosa potrà succedere con un nuovo governo – aggiunge Ugo Baldi – o con un eventuale alleggerimento del patto di stabilità, noi stiamo percorrendo tutte le strade che possano consentirci di trattenere ancora per un po’ i fondi avuti nel lontano marzo 2005. Devo anche dire che i margini che abbiamo sembrano molto, molto stretti. L’ultima lettera del ministero non lascia molte speranze: in assenza di un progetto già avviato questi fondi vanno immediatamente restituiti».

«A fronte di una missiva così perentoria – aggiunge il sindaco Ugo Baldi – ho chiesto agli uffici di ripercorrere tutti i passaggi dell’intera vicenda.  Di mezzo c’è anche il protocollo d’intesa per la circonvallazione di Villastellone. Devo dire che ricostruire la vicenda non è stato facile. Aggiungo che in Provincia del protocollo sembrano essersi perse le tracce. La nostra impressione è che il protocollo sia rimasto lettera morta.  E’ pur anche vero che il protocollo è comunque stato firmato e contiene una serie di impegni. Con gli uffici comunali stiamo cercando di capire se avere una convenzione con la Provincia possa significare l’equivalente di dire che abbiamo cominciato a fare qualcosa in merito al nuovo ponte sul Banna.  L’obiettivo è poter dimostrare al ministero che comunque ci siamo mossi».

Il sindaco aggiunge: «All’articolo 6, del protocollo, quello relativo agli “Impegni del Comune di Santena”, il Comune si impegnava  a trasferire alla Provincia di Torino, il contributo statale assegnato per la realizzazione del ponte in virtù del Dm Economia e finanze del 18 marzo 2005 per un importo complessivo residuo di euro 496.786,92. Questo però non è mai avvenuto. Difatti questi soldi sono ancora nelle nostre casse comunali. Sempre nel protocollo, questa volta all’articolo 6, la Provincia di Torino si impegnava a definire ed inserire nella revisione del Ptc – Piano territoriale di coordinamento – allora era in corso, il tracciato della circonvallazione Ovest di Santena con relativo ponte sul Banna».

Ugo Baldi chiude così: «Con gli uffici stiamo cercando di capire se la convenzione possa configurarsi come un primo passo per il progetto del nuovo ponte. Se ciò non sarà possibile ci troveremo un po’ con le spalle al muro e dovremo necessariamente restituire il contributo allo Stato. La situazione a oggi è questa. Vorrei chiudere con una considerazione: io penso che, in merito al nuovo ponte, le precedenti amministrazioni abbiano perso l’occasione per realizzarlo. Noi riteniamo che potesse essere realizzato quando il patto di stabilità non esisteva ancora. Probabilmente nel passato occorreva avere più coraggio oggi sarà davvero un’impresa ardua».

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Per coloro che hanno tempo e voglia si riportano due pezzi pubblicati dal blog a marzo e aprile 2009. Il primo è la cronaca della firma del protocollo, il secondo è il testo integrale del protocollo.

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Santena, protocollo per la circonvallazione di Villastellone. Gli interventi di Pollone, Saitta, Campia e Benny

SANTENA – 28 marzo 2009 – Questa settimana la Provincia di Torino, il Comune di Villastellone e il Comune di Santena hanno siglato un protocollo d’intesa per la realizzazione della circonvallazione di Villastellone. Di seguito gli interventi del sindaco di Villastellone Giovanni Pollone, del Presidente della Provincia Antonio Saitta, dell’assessore ai Trasporti e alle grandi infrastrutture Franco Campia e del sindaco di Santena Benny Nicotra.

24 marzo 2009 - firma del protocollo
24 marzo 2009 – firma del protocollo

Giovanni Pollone, sindaco di Villastellone, Comune che ha ospitato la firma del protocollo d’intesa, dopo i saluti, ha detto: «Oggi stiamo mettendo il primo mattone per la circonvallazione, un’opera che aspettiamo da decenni. Devo riconoscere che in questi ultimi tempi – per merito diciamo di tutti, così non dimentico nessuno – il progetto ha avuto una certa accelerazione. La giornata di oggi è la conclusione di questo primo passo, abbastanza travagliato. L’augurio di tutti i cittadini del mio Comune è che – in tempi ragionevolmente brevi si realizzi l’opera che Villastellone sogna da tanto tempo.

Antonio Saitta, presidente della Provincia, ha detto: «Il significato dell’incontro di oggi è quello di annunziare che si parte veramente. In questi giorni, riunioni del genere, le stiamo facendo tutto dove abbiamo avviato dei processi di carattere progettuale o di consegna lavori. Lo facciamo ora, prima di entrare in campagna elettorale. Ci piace rendere conto del lavoro che abbiamo svolto – mi sembra logico – a conclusione del mandato. Tutti assieme abbiamo lavorato sul progetto di questa circonvallazione. Il mio assessore Campia conosce la questione nei dettagli e sarà lui a riferirvi, non è una semplice illustrazione di un progetto. E’ stato un tema complesso e avverrà anche la firma di un protocollo di intesa tra la Provincia, i Comuni di Santena e Villastellone. Un atto che ci consentirà di partire concretamente perché noi come Provincia, già nel bilancio di quest’anno, abbiamo inserito le risorse necessarie per realizzare la circonvallazione, e l’opera abbiamo inserita nel bilancio triennale. Dunque oggi non parliamo soltanto di una opinione, ma di cose concrete».

Franco Campia, assessore ai Trasporti e alle grandi infrastrutture, ha spiegato: «Questa non è una delle tante strade che la Provincia realizza, ma per molti versi è un caso particolare. Almeno per tre ragioni. Una prima ragione è che questa strada rappresenta un tassello del cosiddetto anello esterno che la Provincia – ancora dai tempi del mitico ingegner Camoletto –  40 anni fa ha studiato intorno alla conurbazione di Torino. Non il secondo anello di tangenziale, ma un secondo anello di strade scorrevoli, esterno alla tangenziale, che consente di distribuire il traffico. Questa circonvallazione da un lato si appoggia alla circonvallazione est di Santena, che dopo molte sofferenze è stata messa a punto in anni passati e,  dall’altra parte, si appoggia sulla strada che, da Villastellone, va verso Moncalieri. Dunque si tratta del tassello di un’opera più complessa che interessa più Comuni. Come vedremo coinvolge pesantemente il comune di Santena, seppure i metri lineari che si percorrono sul territorio santenese siano pochi. Però i problemi che la strada si è portata dietro rispetto a Santena sono stati parecchi».

Campia ha continuato: «Questa strada attraversa territorio agricolo e lambisce terreni di grande interesse storico ambientale, la villa Morra di Villastellone. Si tratta di uno dei più bei parchi che abbiamo in Provincia di Torino. E quindi la progettazione doveva andarci molto cauta per non fare danni in tale ambiente di pregio. Ci siamo mossi con molta cautela. Abbiamo rafforzato i nostri uffici che hanno predisposto i progetti in casa, con la consulenza di un architetto, esperto in inserimento ambientale e infrastrutture, perché volevamo essere sicuri di non fare danni. Credo di poter dire che il progetto porta a casa questo risultato».

L’assessore della Provincia ha ricordato le tappe sin qui percorse: «Venne fatta una prima stesura di questo progetto che era coerente con il piano regolatore di Villastellone e che, se ricordo bene, era compatibile anche con le previsioni del Comune di Santena. A un certo punto mi sono preso la responsabilità di fare modificare questo progetto perché – ragionando – abbiamo visto che era possibile immaginare una soluzione simile alla precedente, ma con aspetti migliorativi e che consentiva di accorciare il percorso di qualche centinaio di metri, ma soprattutto permetteva di risparmiare terreno agricolo. Ora, limitare il consumo del suolo e risparmiare terreno agricolo – ma in generale ridurre il consumo del suolo per nuove infrastrutture – è uno degli input che noi, come le amministrazioni tutte, ci siamo dati. Chiunque oggi si occupi di pianificare  e progettare si rende conto che il suolo libero – specie se è agricolo ma non solo – è un bene sempre più carente e quindi occorre limitarne il consumo. Si è intravista la possibilità di far passare questa strada nel territorio del Comune di Santena, in attraversamento di un grande lotto di proprietà della Fiat, ormai non più utilizzato. Questa possibilità è stata esplorata e si è visto che era praticabile. Ci siamo resi conto però che questo nuovo percorso poteva rivelarsi insidioso per la Provincia in quanto un conto è espropriare terreni agricoli e un altro è espropriare dei terreni a  destinazioni industriale. Si è quindi pensato che fosse il caso di studiare una triangolazione con Santena e con la Fiat – proprietaria dei terreni – per vedere se era possibile, senza danneggiare nessuno, fare in modo che tutti portassero a casa qualche cosa. La Fiat ha dimostrato disponibilità, nel senso che questi suoi terreni si portano dietro una dote di edificabilità che non viene sacrificata. Ragionando con il Comune di Santena si è visto che era possibile inserire il tracciato stradale nell’area della Fiat, collocando diversamente l’edificabilità che era di pertinenza di quest’area e quindi non danneggiando l’azienda, ma consentendo che questa cedesse alla Provincia, a prezzi ragionevoli, il terreno necessario per fare la strada».

Campia ha aggiunto: «il discorso con Santena si è però arricchito. Il Comune ha valutato che questa fosse l’occasione per porre sul tappeto un’altra questione, non prettamente connessa con la circonvallazione, ma che Santena si portava dietro da tempo e che è il tema di un nuovo ponte sul torrente Banna, a servizio dell’abitato, con una strada di scorrimento che togliesse un’altra quota di attraversamento veicolare dal centro cittadino, oltre alla quota già sottratta, da anni, grazie alla circonvallazione est. Su questo punto hanno lavorato anche altri uffici della Provincia. Oltre al servizio Grandi infrastrutture, hanno collaborato l’assessorato all’urbanistica, guidato dall’assessore Giorgio Giani e l’assessorato alla Viabilità, guidato da Sergio  Ossola. Si è quindi individuato un tracciato per una possibile nuova circonvallazione ovest di Santena che si porta dietro un nuovo attraversamento del Banna, anche se collocato in altra posizione rispetto a quella che Santena aveva individuato in un primo tempo, alcuni anni fa. Oggi, con la firma di un accordo tra la Provincia e i due Comuni si regolano una serie di atti amministrativi che dovranno essere compiuti. Il progetto di circonvallazione di Villastellone, per come è stato definito non è conforme ai due piani regolatori. I due Comuni dovranno predisporre le relativi varianti. Il Comune di Villastellone, su cui ricade l’80 per cento della lunghezza del tracciato, ha già impostato la variante. Santena è toccato dalla circonvallazione per un tratto molto più limitato, ma fondamentale ai fini dell’acquisizione di parte dell’area industriale. Su questo punto va detto che aiuteremo il Comune di Santena per la realizzazione di questa variante». L’assessore ha continuato: «Nell’ambito del protocollo d’intesa, il Comune di Santena trasferisce alla Provincia un importo finanziario che aveva acquisito come contributo per il terzo ponte sul Banna, opera che la Provincia, in futuro, si impegnerà a realizzare nell’ambito della nuova circonvallazione ovest. Nel piano territoriale di coordinamento, che la Provincia sta redigendo, verrà inserita questa nuova opera su Santena, che attualmente non era prevista».

I tecnici della Provincia hanno sottolineato alcuni aspetti tecnici della circonvallazione di Villastellone. «La circonvallazione ha una lunghezza di quasi due chilometri – hanno spiegato –. Rispetto alla soluzione iniziale presenta un minore consumo di suolo agricolo: il tracciato è più corto; viene utilizzata una parte dell’area industriale ormai dismessa.  E’ previsto un interramento della circonvallazione con un sottopassaggio rispetto alla ferrovia. Sarà costruita una sorta di galleria artificiale a cielo aperto; per oltre il 40 per cento della lunghezza la nuova circonvallazione sarà interrata. Chiaramente l’impatto sul territorio di questa zona ne trarrà forti benefici. La circonvallazione di Villastellone viene realizzata su un territorio che è in fascia b e in fascia a del Pai, ovvero in area esondabile. Interrando l’arteria stradale consente di stare al di fuori di questa fascia per una buona parte del tracciato. Esiste poi l’intenzione di utilizzare il terreno di scavo per la parte dove la strada corre in rilevato, a un metro di altezza rispetto al piano di campagna. La circonvallazione è una strada di tipo C1, con larghezza totale di metri 10,50. Dai dati disponibili abbiamo visto che l’area, nel passato ha subito inondazioni con l’altezza dell’acqua che variava da 30 a 70 centimetri. Tenere il piano della strada a un altezza superiore al metro dovrebbe scongiurare allagamenti della sede stradale. In corrispondenza della strada dell’Aigotta è previsto un ponte di scavalcamento del canale del Gallet e di questa strada. Tale manufatto permetterà di mantenere al di sotto un passaggio che potrà essere utilizzato dai mezzi agricoli per accedere alle varie aree che verranno comunque frazionate dal passaggio della nuova circonvallazione. Verranno anche realizzate strade laterali per permettere la circolazione. La circonvallazione si collegherà sulla 393 con una rotonda, nei pressi dell’area industriale».

L’assessore Campia ha annunciato ai presenti che, nella mattinata, la Giunta della Provincia aveva inviato a gara tutti gli interventi per la messa in sicurezza della strada 393. I tecnici hanno spiegato che «per la realizzazione della circonvallazione è previsto un costo di 7milioni e 100mila euro». Secondo i tecnici «L’accordo con Fiat permetterà anche di risparmiare parecchi soldi per l’acquisizione dell’area industriale». Da ultimo hanno ricordato alcuni aspetti operativi: «I rilievi sulle coltivazioni interessate dal tracciato saranno compiuti in primavera. Poi inizieremo a  disegnare il progetto definitivo. Non appena i Comuni avranno pronte le varianti disporremo del progetto definitivo. Partiremo anche con la procedura espropriativa: proveremo a sondare i proprietari dei terreni per vedere se ci sono possibilità di arrivare alla cessione bonaria. Abbiamo visto che questo modo di procedere porta a una riduzione dei tempi per la realizzazione dell’opera».

La parola è quindi passata a Benny Nicotra, sindaco di Santena: «Finalmente abbiamo partorito – uso questo termine perché alla fine questo travaglio, per svariate ragioni, è stato lungo. Come ha detto prima l’assessore Campia è stato fatto un lavoro veramente molto delicato. Quando io, nel passato, parlavo di mettere in sicurezza la mia città, lo facevo a ragion veduta. Nell’anno 1994 Santena è stata l’unica città della Provincia di Torino a subire l’esondazione. Di colpo 2.700 famiglie si sono ritrovate senza abitazione. Il sistema commerciale cittadino è andato in tilt. Il terzo ponte sul Banna è essenziale per mettere in sicurezza la città di Santena. Noi oggi disponiamo di due ponti: quello sulla circonvallazione e quello, ricostruito, su via Cavour».

Nicotra ha aggiunto: «Quando sono stato ricevuto dal professor Fassino del Magispo, oggi Aipo, mi aveva detto: “Qui figlio mio ci va un terzo ponte per poter scappare via in caso di nuova alluvione”. Perché purtroppo l’abitato di Santena è collocato nel basso di una sorta di bacino. Io sono un ragioniere e mi intendo di bilancio e di amministrazione aziendale. Quando sono arrivato a Santena e ho visto la chiesa costruita in alto ho riflettuto. In genere le chiese sono a livello della strada, in modo che possano essere raggiunte facilmente anche dagli anziani che spesso hanno problemi di deambulazione. Questo fatto della chiesa mi ha fatto pensare che la città fosse a rischio esondazione. E allora il terzo ponte mi serve. Quando sono arrivato in Parlamento mi sono dato da fare per ottenere un po’ di soldi a fondo perduto per costruire questo nuovo ponte. Per questa opera ho ottenuto 500mila euro. Per la verità io avevo chiesto 5 milioni di euro. Oltre a interventi per Santena, ho chiesto e ottenuto risorse anche per il Comune di Villastellone. In Parlamento le richieste erano davvero tante e non è stato possibile soddisfarle tutte perché la torta era piccola: per accontentare tutti i colleghi parlamentari sono state tagliate tante piccole fette. In tutto a me toccarono più di 2milioni di euro: parte dei fondi sono andati alla casa alpina di Brusson, della parrocchia di Santena, perché altrimenti il parroco entrava in una situazione un po’ delicata. Dunque, una volta ottenuti i 500mila euro per il ponte ho chiesto aiuto alla Provincia. Oltre il ponte bisognava realizzare un’opera che consentisse di snellire il traffico veicolare della zona ovest della città. Ho avuto diversi incontri con l’assessore Campia e con l’assessore Ossola, come con Saitta. Alla fine siamo arrivati alla firma di oggi: abbiamo raggiunto un qualcosa di veramente esemplare e, per questo, dico grazie a Villastellone e alla Provincia, a nome della mia città. Lavorando per questo obiettivo mi sono subìto trovato in sintonia con il presidente Saitta. Lavorando per i cittadini non c’è colore politico che possa dividere. Quando si devono raggiungere determinati obiettivi si lavora tutti insieme  per arrivare alla meta».

Nicotra ha chiuso ricordando che lunedì 23 la Giunta di Santena aveva approvato lo schema di protocollo d’intesa tra la Provincia di Torino, il Comune di Santena e il Comune di Villastellone. Benny Nicotra ha segnalato: «nell’approvare l’intesa l’amministrazione ha modificato leggermente l’articolo 5, quello relativo agli impegni che si assume la provincia di Torino». Benny ha continuato: «la firma di oggi pone fine alle malelingue che sostenevano che Nicotra osteggiava la circonvallazione di Villastellone. Tutt’altro. Occorreva solamente risolvere anche il grave problema della città di Santena. Non è stato facile ma alla fine l’obiettivo l’abbiamo raggiunto.  In questi mesi ho costantemente monitorato la situazione, sollecitando e spronando. L’amico Antonio Saitta, essendo siciliano come me, ha capito quale poteva essere l’esigenza di un terrone come me».

Dopo un po’ di attesa – il tempo necessario perché gli uffici apportassero le modifiche allo schema di protocollo proposte da Santena, si è arrivati alla firma.

filippo.tesio@tin.it

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Santena, il testo integrale del protocollo d’intesa per la circonvallazione di Villastellone

SANTENA – 18 aprile 2009 – Di seguito il testo integrale del protocollo d’intesa per la circonvallazione di Villastellone. Si tratta di un atto che inciderà sul territorio cittadino. La stipula è avvenuta il 24 marzo scorso a Villastellone, presso il municipio. Erano presenti: Antonino Saitta, presidente della Provincia di Torino; Benedetto Nicotra, sindaco di Santena e Giovanni Pollone, sindaco di Villastellone.

Protocollo d’intesa

Premesso

Che la Società Fiat Partecipazioni spa, con sede in via Nizza, 10100 Torino, ha titolo edificatorio sui terreni ubicati nel Comune di Santena e individuati al Fg n° 13, mappali n° 231, 157, 181, 240, 159, 160, 162, 163, 230, 226, 227, 228, 229, 224, 223, 225, 123, 124, 125, 126, 127, 128, 129, 130, 131, 221, 222, 232, 233, 234, 235, 212, 213, 214, 211, 235, 213, e nel Comune di Villastellone, individuati al Fg. n° 6, mappali n° 209, 210, 211, 95, 213, 297, 205.

Che il vigente Piano regolatore generale comunale di Santena approvato dalla Regione Piemonte con deliberazione Gr n° 10-15219 del 30 marzo 2005 caratterizza i suddetti mappali con l’area normativa a vocazione produttiva Ipr 6 “Aree produttive di riordino”, soggetta a permesso di costruire secondo i parametri urbanistici definiti al comma 4, articolo 23 delle norme di attuazione:
-“indice di utilizzazione fondiaria = 0,60mq/mq;
-rapporto di copertura = 50% della superficie fondiaria di pertinenza;
-altezza massima delle costruzioni = 12 m (sotto catena);
-distanza dai confini = 5 m – dai fabbricati = 10 m – dalle strade 10 m /salve diverse prescrizioni)”.

Che il vigente Piano regolatore generale comunale di Villastellone approvato con deliberazione Gr n° 68-25267 del 06/12/1988 e successivamente modificato con due Varianti strutturali approvate, rispettivamente, con deliberazioni Gr n° 18-20536 del 30/06/1997 e n° 11-04903 caratterizza i suddetti mappali con l’area normativa a vocazione produttiva Ic3, “Impianti esistenti confermati” sulla quale sono ammessi interventi di mantenimento, di trasformazione e/o d’ampliamento degli stabilimenti esistenti.

Che il Piano territoriale di coordinamento – Ptc – della Provincia di Torino, approvato con deliberazione di Consiglio regionale n° 291-26243 del 01/08/2003, ha previsto tra le opere di interesse sovra comunale, la circonvallazione del Comune di Villastellone che collega la S.P. n° 122 con la ex S.S. 393. Della medesima è stato predisposto il progetto preliminare, redatti per la Provincia dal servizio provinciale Grandi infrastrutture viabilità. Come si evince dallo stralcio del suddetti progetto preliminare allegato al presente atto, l’opera interessa per un breve tratto i terreni di proprietà della società Fiat Partecipazioni Spa siti nel Comune di Santena e nel Comune di Villastellone. Che, pur non essendo il tracciato proposto coerente con quello riportati sul Ptc, al punto 11.5 dell’art. 11 “Norme a contenuto prescrittivo” delle norme di attuazione del Ptc è citato: “Dalla data di approvazione del Ptc i Comuni non possono adottare varianti al Prg che contengano previsioni in contrasto con le indicazioni planimetriche di “nuovi tracciati” riportate sulle tavole della viabilità; è tuttavia possibile proporre modifiche ai tracciati previsti a condizioni che siano assicurate le funzioni di collegamento ipotizzate dal Ptc, …“

Che per la realizzazione della circonvallazione di Villastellone si rende opportuno stipulare un apposito Protocollo d’intesa tra la Provincia di Torino, il Comune di Santena, il Comune di Villastellone per definire le modalità di realizzazione dell’opera, di adeguamento degli strumenti urbanistici e di cessione alla Provincia delle aree interessate dall’intervento viabile.

Tutto ciò premesso e considerato

L’anno 2009, il giorno 24 del mese di marzo in Villastellone, tra:
-la Provincia di Torino, partita Iva – CF 01907990012 nella persona del presidente dott. Antonino Saitta, nato a Raddusa (Ct) il 15/07/1950, per la carica domiciliare in Torino preso la sede di via Maria Vittoria 12, autorizzato alla stipula del presente atto con deliberazione di giunta n° 26/10598 del 10/03/2009;
-il Comune di Santena, partita Iva – CF 82000790012 nella persona del sindaco Benedetto Nicotra, nato a Catania il 06/11/1953, per la carica domiciliato in Santena, presso il palazzo municipale, autorizzato alla stipula del presente atto con deliberazione di Giunta n° 45 del 23/03/2009;
-il Comune di Villastellone, Partita Iva – CF 01791460015, nella persona del Sindaco Giovanni Pollone, nato a Villastellone il 06/02/1942, per la carica domiciliato in Villastellone, presso il palazzo municipale, autorizzato alla stipula del presente atto con deliberazione di Giunta n° 27 del 16/03/2009.

Si conviene e si stipula quanto segue

Articolo 1
Importanza delle premesse

Le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente protocollo d’intesa.

Articolo 2
Descrizione sommaria dell’opera pubblica

Il progetto preliminare della “Circonvallazione di Villastellone” prevede un’intersezione con rotatoria sulla S.P. 122, l’attraversamento dell’area di proprietà della Fiat, il sottopasso della linea ferroviaria Torino-Savona e a mezzo di una rotatoria il collegamento con la ex S.S. n° 393.
Come indicato dalle tavole allegate alla presente (stralcio al progetto preliminare) la sede stradale occupa una porzione dei mappali di proprietà della Fiat, per una superficie presenta di metri quadrati 17.300 composta da metri quadrati 8.600 per sedime stradale, e metri quadrati 8.700 come reliquato, siti parte nel Comune di Santena e parte nel Comune di Villastellone.

Articolo 3
Variante al Piano regolatore generale del Comune di Santena

Il tracciato della circonvallazione di Villastellone, sarà individuato nel Piano regolatore generale comunale vigente, per quanto di competenza, con l’ausilio della variante semplificata ai sensi del Dpr 327/01 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità”, individuando una fascia di rispetto pari a 10 metri nel tratto compreso tra la S. P. n° 122 e la linea ferroviaria Torino-Savona.

Inoltre i mappali di proprietà di Fiat Partecipazioni spa, non interessati dall’infrastruttura, saranno assoggettati a obbligo di strumento urbanistico esecutivo – Sue – contraddistinto con l’acronimo Ipr6 che il Comune di Santena delimiterà nel Piano regolatore generale comunale vigente, con lo strumento della variante parziale, ai sensi del comma 7, dell’art. 17 della legge regionale 56/77 e s.m.i., attuando la rilocalizzazione dell’area a Servizio in ambiti che rendano meglio fruibili la stessa.

Il Sue soprarichiamato conterrà i seguenti parametri urbanistici – edilizi previsti al comma 8 dell’articolo 23 delle Norme di attuazione del Piano regolatore generale comunale generale, di seguito citati:
-“Indice di utilizzazione territoriale 0,4 mq/mq.
-Rapporto di copertura e altezze delle costruzioni come al precedente 4° comma; il calcolo della superficie fondiaria deve avvenire detraendo dalla superficie territoriale sia la superficie dei servizi pubblici di cui al punto successivo sia quella relativa alle varie viabilità previste dal Piano regolatore generale comunale all’interno di Sue.
-Assicurare i servizi pubblici nella misura indicata sulle tavole P3 di Piano regolatore generale comunale e comunque non inferiore al 25% della superficie territoriale, con possibilità di modificare l’ubicazione senza comportarne variante e potranno esser assegnate ad ogni singolo lotto. La maggior quantità di servizi richiesto rispetto alla regolamentare (20% della superficie territoriale) è dovuta alla necessità di un generale riequilibrio delle carenze in atto nelle varie aree;
-L’ubicazione dei servizi dovrà essere preferibilmente in adiacenza degli insediamenti di pertinenza e/o lungo le strade di adduzione agli stessi.
-E’ ammesso attuare più piani esecutivi convenzionati anche per comparti e non solo per comparti aventi una superficie minima non inferiore a metri quadrati 10.000. In tal caso i servizi previsti dovranno essere assicurati proporzionalmente; le residuo porzioni di comparto potranno comunque esser attuate, anche se di dimensioni inferiori a 10.000 metri quadrati, attraverso strumenti urbanistici esecutivi subordinati, assicurando la necessario dotazione di viabilità e servizi, in perfetta armonia e omogeneità con le previsioni del comparto principale.
-E’ consentito apportare contenute modifiche ai tracciati viari di distribuzione o al perimetro delle aree assoggettate a Sue, senza incrementare la superficie territoriale complessiva e senza che ciò costituisca variante.
-Le aree a servizi pubblici possono essere dismesse direttamente in sito e/o nell’ambito delle aree a servizi pubblici previste dal piano, mediante acquisizione diretta da parte dei soggetti attuatori e relativa dismissione”.

Articolo 4
Variante al Piano regolatore generale del Comune di Villastellone

Il tracciato della circonvallazione di Villastellone, sarà individuato nel Piano regolatore generale comunale vigente, per quanto di competenza, con l’ausilio della variante semplificata ai sensi Dpr 327/01 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamenti in materia di espropriazioni per pubblica utilità” individuando una fascia di rispetto pari a 10 metri nel tratto compreso tra la S.P. n° 122 e la linea ferroviaria Torino-Savona ed una fascia di rispetto di 30 metri nel tratto di circonvallazione compreso tra la linea ferroviaria e la ex S.S. 393.

Articolo 5
Impegni della Provincia di Torino

La Provincia di Torino si impegna alla realizzazione dell’opera in oggetto per la quale è prevista l’acquisizione di aree di proprietà della Società Fiat Partecipazioni Spa (per una superficie pari all’impronta del tracciato stradale e delle relative porzioni residuali non utilizzabili) che, ai sensi del Dpr 327/01 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità”, potranno anche esser acquisite con procedure di accordo bonario, a pressi concordati tra le parte.
La Provincia di Torino si impegna inoltre a fornire il materiale progettuale e cartografico, completo degli elaborati grafici e tecnici, necessario alla predisposizione delle varianti urbanistiche all’abitato di Villastellone e Santena.
La Provincia di Torino si impegna a definire ed inserire nella revisione del Ptc – Piano territoriale di coordinamento – attualmente in corso, il tracciato della circonvallazione Ovest di Santena con relativo ponte sul Banna.

Articolo 6
Impegni del Comune di Santena

Il Comune di Santena si impegna a trasferire alla Provincia di Torino, il contributo statale assegnato per la realizzazione del ponte in virtù del Dm Economia e finanze n° 0021283 del 18 marzo 2005 per un importo complessivo residuo di euro 496.786,92.

Il Comune di Santena si impegna a inserire il nuovo tracciato stradale con l’ausilio della variante semplificata ai sensi del Dpr 327/01 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità”, individuando una fascia di rispetto pari a dieci metri nel tratto compreso tra la S.P. n° 122 e la linea ferroviaria Torino-Savona.

Si impegna altresì ad assoggettare i mappali di proprietà di Fiat Partecipazioni Spa all’obbligo di Strumento urbanistico esecutivo – Sue – contraddistinto con l’acronimo Ipr6 che il Comune di Santena delimiterà nel Piano regolatore generale comunale vigente, con lo strumento della variante parziale ai sensi del comma 7, dell’articolo 17 della legge regionale 56/77 e s.m.i., attuando la rilocalizzazione dell’area a servizio in ambiti che rendano meglio fruibili la stessa.

Articolo 7
Impegni del Comune di Villastellone

Il tracciato della circonvallazione di Villastellone sarà individuato nel piano regolatore generale comunale vigente, per quanto di competenza, con l’ausilio della variante semplificata ai sensi del Dpr 237/01 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità”, individuando una fascia di rispetto pari a 10 metri nel tratto compreso tra la S.P. ° 122 e la linea ferroviaria Torino-Savona e una fascia di rispetto di 30 metri nel tratto di circonvallazione compreso tra la linea ferroviaria e la ex S.S. 393.

Articolo 8
Spese

Le spese inerenti i frazionamenti saranno a totale carico della Provincia di Torino.

Articolo 9
Rinvio a norma di legge

Per quanto non contenuto nel presente Protocollo d’intesa si f riferimento alle leggi Statali e Regionali e ai Regolamenti in vigore ed in particolare alle Leggi n° 1150 del 17/08/1942, legge Regionale n° 56 del 05/12/1977 e s.m.i. e Dpr 327/01 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità”.

Articolo 10
Risoluzione controversie

Ogni eventuale vertenza giudiziaria derivante del presente Protocollo d’intesa sarà deferita alla cognizione del tribunale di Torino

Torino, 24 marzo 2009

Il Presidente della Provincia di Torino
Antonino Saitta

Il Sindaco del comune di  Santena
Benedetto Nicotra

Il Sindaco del Comune di Villastellone
Giovanni Pollone

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