Santena, otto domande al sindaco Ugo Baldi

Santena – 21 luglio 2013 – Le difficoltà nella stesura del bilancio di previsione. La partenza del cantiere nel complesso cavouriano. Il ruolo delle associazioni nella vita della città. Al via l’iter del nuovo piano regolatore. La giunta Baldi verso il secondo tagliando. La sistemazione della piazza lungo via De Gasperi. I rapporti con i gruppi di minoranza. Di questo – e anche di molto altro – parla il sindaco Ugo Baldi, nell’intervista che segue.

Ancora pochi giorni e siamo ad agosto. Sindaco Ugo Baldi, come ci arriva l’amministrazione di Essere Santena al periodo di vacanze?

Ugo Baldi sindaco di Santena«Il cammino amministrativo degli ultimi mesi – afferma Ugo Baldi – è fortemente condizionato da un bilancio comunale che è come l’isola che non c’è. Un bilancio molto tecnico tutto teso a salvaguardare le spese fisse e gli stipendi del personale comunale e a mantenere i servizi forniti ai cittadini. E tutto questo senza conoscere con precisione le entrate su cui si può contare. Siamo a fine luglio e, a oggi, tutti i comuni sono all’oscuro rispetto al livello delle entrate correnti: non sappiamo quanto ci potrà arrivare dall’Imu così come dalla Tares. E Santena è un comune che ha un bilancio che si può definire sano: siamo circondati da comuni che hanno maggiori difficoltà delle nostre: gli amministratori di Poirino sono in difficoltà; medesima situazione è quella di Villastellone. Per certi versi siamo in difficoltà anche noi perché non conoscere su quali risorse si potrà contare significa poter navigare solamente a vista. Nell’assestamento di bilancio previsto per settembre speriamo di avere qualche notizia in più dal Governo per poter fare qualche scelta amministrativa. Speriamo nell’arrivo di nuove risorse per poterle collocare in quelle che riteniamo priorità amministrative. Sarebbe bello poter fare una programmazione a dicembre per anno successivo. Oggi siamo a luglio e di molte risorse non abbiamo certezza. Tutto questo ci ha portato a redarre un bilancio preventivo tutto teso a salvaguardare l’esistente: gli stipendi e i servizi. Abbiamo scelto di non aumentare il livello dei tributi locali: molti comuni hanno invece fatto scelte diverse, non biasimo questi amministratori, ma li comprendo. Noi abbiamo scelto di non aumentare l’addizionale Irpef. Abbiamo lasciato la porta aperta sull’Imu, in funzione di quelli che saranno i trasferimenti dello Stato e le spese. Se possibile, eviteremo di toccare le aliquote Imu sulla prima e sulla seconda casa. A oggi non sappiamo se l’Imu verrà toccata e se ci sarà una imposta comunale dei servizi che potrebbe comprendere anche la tassa dei rifiuti.  Sulla Tares per adesso abbiamo approvato in consiglio comunale il regolamento ma è possibile che cambi di nuovo tutto. C’è l’incognita della chiusura dei consorzi esistenti in provincia che dovrebbero essere assorbiti dall’autorità d’ambito.  C’è una proposta di un gruppo di lavoro che dovrebbe ragionare su come progettare il dopo consorzio. Noi siamo preoccupati perché il Consorzio chierese per i servizi, è fra i più virtuosi del Piemonte. Abbiamo un livello di raccolta differenziata alto, oltre il 72 per cento. E non vorremmo perdere il lavoro egregio svolto negli ultimi dieci anni. Sempre per quanto riguarda il bilancio di previsione 2013, in autunno speriamo di riuscire a migliorare le cose, utilizzando anche una parte degli oneri di urbanizzazione in spesa corrente. Le priorità sono gli interventi di manutenzione straordinaria alle strade e  agli edifici scolastici. Se avremo un po’ di risorse faremo niente altro che un po’ di manutenzione. Faremo questo magari sbilanciandoci anche un attimino e ragionando sull’ipotetico avanzo di amministrazione che ci potrà essere nel 2013, tutto questo sempre muovendoci su un piano di  estrema cautela».

A fronte della penuria di risorse nelle casse comunali che cosa avete detto alle associazioni cittadine?

«Alle associazioni abbiamo detto che le difficoltà si superano con l’unità. E mi sembra che questo invito sia stato raccolto. Una dimostrazione di questo è arrivata con Estate ragazzi 2013: una decina di associazioni ha collaborato alla buona riuscita dell’iniziativa. Coinvolgere le associazioni è stata una vera svolta per Estate ragazzi. Le associazioni hanno avuto un nuovo pubblico cui presentare le loro iniziative. I ragazzi hanno dimostrato interesse per quanto illustrato dalle associazioni cittadine che hanno attività fra le più diverse. In questo momento di crisi abbiamo rivolto anche un appello a ridurre la conflittualità. Secondo noi superare i problemi è più facile se si riesce a mantenere un basso livello di conflittualità. Questo non vuole assolutamente dire che non vi possano essere diversi punti di vista. L’importante è che le energie vengano rivolte a risolvere i problemi. Non mettersi di punta, non contrastarsi non è segno di debolezza: ricercare e trovare una soluzione che possa accontentare il maggior numero di cittadini è un valore positivo»

In queste settimane è stato avviato il primo cantiere nel complesso cavouriano, relativo alle ex scuderie. Come vive l’amministrazione questo momento?

«Intanto diciamo subito che il cantiere è appena partito, ora siamo alle operazioni preliminari. Naturalmente non possiamo che salutare positivamente l’avvio del cantiere – spiega il sindaco Ugo Baldi –. Il nostro obiettivo, in collaborazione stretta con gli Amici della Fondazione e con la Fondazione Cavour  è anche quello un po’, tra virgolette, di vigilare su questi lavori. È chiaro che noi abbiamo poca voce in capitolo, ma nel rispetto delle nostre competenze, cercheremo di evitare spechi che, in questi tipo di lavori, possono sempre accadere. Io stesso ho chiesto un incontro con il presidente della Fondazione Cavour, Nerio Nesi, per cercare di capire come possiamo muoverci. Ci piacerebbe poter avere periodicamente uno step di confronto, tra noi, gli Amici, la Fondazione e la città di Torino. Dico questo anche perché come amministratori non possiamo lasciarci tagliare fuori dall’avanzamento dei lavori. Faremo il possibile per arrivare ad avere un ruolo positivo rispetto a quanto succederà nel cantiere».

In questi giorni qualcuno chiede al Governo Letta di sottoporsi a un tagliando: la giunta guidata da te ha bisogno di una revisione?

«E’ chiaro che – afferma Ugo Baldi – in ogni giunta e in ogni amministrazione ci sono sempre delle piccole difficoltà. Così come possono sorgere problemi fra le persone: spesso si tratta semplicemente di punti di vista differenti. Noi di Essere Santena un primo tagliando lo abbiamo fatto già nell’autunno 2013. Anche quest’anno, dopo il periodo di vacanze di agosto, avremo un momento di riflessione, obbligatorio per tutti i consiglieri comunali di Essere Santena e per i gruppi di lavoro di Essere Santena. Lo faremo innanzitutto per ragionare dove siamo arrivati con il lavoro compiuto sino a oggi e per capire la correttezza delle strategie messe in atto. Naturalmente servirà anche per capire dove dobbiamo migliorarci. Si tratterà di un momento di riflessione per evidenziare i punti di forza e i punti di debolezza della compagine di Essere Santena».

Nell’ultimo consiglio comunale, dalla tua cartellina hai ritirato fuori il programma amministrativo di Essere Santena dove hai evidenziato in giallo le cose avviate e quelle portate a termine. Come procede l’ingiallimento di quei fogli?

«Alcune cose sono state fatte.  Tantissime altre sono state avviate. Altre sono ancora in cantiere. Davanti abbiamo ancora più di tre anni…certo con maggiori risorse sarebbe più facile portare avanti le cose.  Al momento concentriamo molte energie nelle cose che non hanno un costo, ad esempio nei rapporti con gli enti, con le persone. La nostra città ha grossi problemi di viabilità: Santena ha un grosso limite dato dalla mancanza di un terzo ponte. Dico subito che, al momento, è impensabile mettere a progetto la realizzazione del terzo ponte sul Banna.  Non ci sono le risorse e il Patto di stabilità ci impedirebbe di spendere simili cifre. Quindi, assolutamente, il terzo ponte, almeno per ora, celo possiamo dimenticare. Però stiamo studiando per capire se è possibile aprire un pezzo di nuova viabilità dalle parti della casa di riposo per dare un minimo di respiro ai mezzi che dal centro cittadino sono diretti verso la borgata di Tetti Giro. Durante l’ultimo mercatino abbiamo sperimentato un semaforo lungo via Vittorio Veneto. Stiamo ragionando…».

Che tipo di comunicazione si può fare ai cittadini rispetto al nuovo piano regolatore?

«Nel predisporre il bilancio di previsione 2013 siamo stati costretti ad azzerare anche quel capitolo – afferma Ugo Baldi –. Prima della fine dell’anno 2013 siamo intenzionati a rimettere una parte di risorse per avviare l’iter burocratico che porterà a un nuovo piano regolatore. Cominceremo con l’affidamento dell’incarico per dare lo start alla revisione del piano regolatore. Sarà una revisione generale, ma non abbiamo certo intenzione di stravolgere la città. Ci muoveremo in base ad alcuni capisaldi contenuti nel programma amministrativo che abbiamo presentato agli elettori. Primo: stop al consumo di terreno agricolo; negli anni indietro ne è stato consumato sin troppo. Dunque, per quanto possibile il terreno agricolo non verrà più toccato. Per eventuali nuove edificazioni valuteremo gli spazi esistenti siti in aree intercluse. Intendiamo rivedere il piano commerciale. Sono già stati convocati alcuni professionisti della zona per cogliere le prime proposte, anche soltanto per intervenire sulle norme tecniche di attuazione. Sono modifiche che riteniamo propedeutiche in vista dell’avvio della realizzazione della variante generale.  Io mi auguro che, entro fine anno, riusciremo a reperire le risorse necessarie per avviare l’iter che porta  al  nuovo piano regolatore».

Ci sono novità sulla sistemazione della piazza lungo via De Gasperi?

«In merito al finanziamento della sistemazione della nuova piazza lungo via De Gasperi da parte della Petronas a seguito dell’avvio del nuovo centro ricerche e sviluppo siamo in una situazione che può essere definita di stallo – aggiunge Ugo Baldi –. Non ci sono notizie negative. Non c’è ancora la conferma per il via libera all’operazione. L’intenzione da parte della dirigenza locale della Petronas è di riuscire a partire: stanno aspettando il via libera dalla casa madre della multinazionale malese. I tempi potrebbero essere lunghi, così come è possibile che ci sia un piccolo ridimensionamento dell’investimento. Vediamola in positivo: non ci ci sono notizie negative. Resta un fatto: per noi amministratori l’intervento sulla piazza sita lungo via De Gasperi è importante».

Come prosegue il rapporto con i gruppi di minoranza presenti in consiglio comunale?

«Se devo essere sincero dico subito che non c’è un rapporto conflittuale con le minoranze. Anche se, tutto sommato, auspicherei un maggiore rapporto collaborativo. I gruppi di minoranza in quanto opposizione non è detto che non  possano venire coinvolti nelle scelte. La nostra porta è sempre aperta.  Saremmo più contenti se si riuscisse a collaborare maggiormente, se da alcuni gruppi non arrivassero idee e proposte di pura contrapposizione ma di sviluppo per tutta la comunità. Le minoranze sanno benissimo che con la situazione di bilancio attuale non si può continuare a chiedere la luna. Dovrebbe essere a tutti chiaro che per dare il semaforo verde alle proposte delle minoranze queste devono essere realizzabili».

Il sindaco Ugo Baldi chiude così la breve chiacchierata: «La festa patronale di San Lorenzo, del 10 agosto, è lo spartiacque per le vacanze di molti santenesi. Sarà di nuovo una occasione di confronto. Già come lo scorso anno nell’indirizzo di saluto ai cittadini preferisco non dare un taglio politico al saluto: diciamo che sarà un breve momento di condivisione dello stato di fatto amministrativo».

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