Santena, la protesta degli artigiani dalla rotonda dei Ponticelli arriva in consiglio comunale

Santena – 12 dicembre 2013 – Una delegazione dei santenesi che da tre giorni manifestano sulla rotonda dei Ponticelli lungo la strada Torino Asti ieri sera è arrivata in consiglio comunale per spiegare ai consiglieri comunali le ragioni dalla protesta lanciata dal coordinamento 9 dicembre.

Santena_9dicembre111213aLa delegazione è arrivata in consiglio comunale ieri sera, alle ore 20, con il parlamentino cittadino che aveva iniziato i lavori da due ore. Il sindaco Ugo Baldi ha accolto così l’arrivo della pattuglia venuta in rappresentanza di tutte le persone che da tre giorni manifestano all’altezza della rotonda dei Ponticelli, a seguito della mobilitazione lanciata dal coordinamento 9 dicembre: «Credo che non ci sia momento migliore del consiglio comunale, che rappresenta tutta la città, per ragionare insieme e ascoltare quelle che sono le considerazione fatte dalle persone che, in questi giorni, hanno manifestato il forte disagio che sta pervadendo il nostro Paese».

Santena_9dicembre111213dIl sindaco ha aggiunto: «Una discussione che avviene questa sera, subito dopo che questo consiglio ha deliberato l’istituzione  del servizio pasti sociali. Sino a qualche anno fa non ci saremmo mai sognati di approvare una simile delibera. Purtroppo, quotidianamente arrivano in municipio persone in difficoltà che sino a ieri avevano una vita normale. Sono persone di ogni ceto sociale: dipendenti, artigiani, imprenditori, disoccupati che non riescono più ad andare avanti. Di fronte alle loro richieste di aiuto io come sindaco mi sento impotente perché non riesco a dare loro risposte concrete. Il comune può fare pochissimo. Credo intanto di dovere esprimere solidarietà alle persone che hanno operato per cercare di portare un messaggio forte e quindi volentierissimo chiudiamo la seduta del consiglio comunale e lasciamo  la parola a voi, a un vostro rappresentante».

Santena_9dicembre111213cDopo che il consiglio comunale ha votato la sospensione della seduta alcuni componenti la delegazione hanno distribuito ai consiglieri un volantino mentre un’esponente del gruppo di artigiani ha sintetizzato così le ragioni della mobilitazione: «Questa non vuole essere una protesta, chiediamo scusa dell’intrusione in consiglio comunale: le nostre proteste sono altrove. Abbiamo pensato di scivervi queste quattro righe perché noi in questi tre giorni di protesta alla rotonda dei Ponticelli abbiamo visto arrivare un solo esponente della Giunta. E questo ci ha lasciati un po’ amareggiati perché riteniamo che la protesta in atto sia importante, pacifica e soprattutto apolitica.  Una protesta che stanno definendo in mille modi: la protesta dei forconi; la protesta degli autotrasportatori; la protesta degli agricoltori. I mezzi di informazione e le televisioni dimenticano di dire una parola: gli artigiani. Signori gli artigiani sono quelli che stanno chiudendo, senza ammortizzatori sociali, senza disoccupazione. Sono quelli che sono costretti a scegliere tra pagare le tasse o le buste dei dipendenti. E questo vale anche per i commercianti. Noi siamo fermamente intenzionati ad andare avanti a oltranza. Sino a quando non avremo delle risposte concrete. Tutto qui.  Chiediamo scusa dell’interruzione e buon lavoro a tutti».

Santena_9dicembre111213f«Siamo noi che vi ringraziamo» ha detto la presidente del consiglio comunale Cetty Siciliano. Subito dopo la delegazione di artigiani ha salutato ed ha abbandonato l’aula consigliare del primo piano di palazzo Visconti Venosta. Il sindaco Ugo Baldi ha quindi letto il testo del volantino distribuito dai manifestanti con il messaggio preparato dai manifestanti per gli amministratori della città di Santena. Il testo è questo: “Santena si ferma. La protesta in atto da lunedì 9 dicembre è una protesta apolitica, apartitica, è una protesta del popolo italiano. Non avete avuto modo di costatare di persona, ma vi informiamo che è una protesta che coinvolge studenti, lavoratori, disoccupati, artigiani, piccoli imprenditori, commercianti, pensionati. E’ una protesta che abbraccia tutte le fasce sociali e produttive di Santena per dire basta a un governo che non ci rappresenta e a un sistema che ci sta riducendo alla fame. Siamo fermamente intenzionati a proseguire a oltranza, autogestiti, rassicurando tutti sotto l’aspetto dell’ordine pubblico. Garantiamo nessuna infiltrazione di fantomatici gruppi politici o, peggio, mafiosi, come i media stanno cercando di insinuare. Non vi sono leader, capi, organizzatori. E’ una protesta dell’Italia che non ce la fa più”.

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