Santena, la sanità funziona bene, oltre il 90 per cento, ma solo in parte

Santena – 5 febbraio 2014 – Per il loro poliambulatorio i Santenesi chiedono più personale, più controlli e maggiore orario di apertura degli sportelli. Il resto parrebbe andare bene. Forse non è così, ma prima conviene leggere bene le notizie. Lo spunto viene del direttore dell’AslTo5, Maurizio Dore, molto soddisfatto, come risulta dall’articolo de Il Giornale del Piemonte, titolato “Gli utenti piemontesi promuovono il servizio della nuova sanità”.

Report_indagin_Aslto5Poiché ci riguarda, siamo andati a verificare di cosa si tratta. L’apprezzamento si riferisce a un’indagine, seppure interna, che si limita a misurare il grado di soddisfazione degli utenti rispetto alle modalità con cui si accede ai servizi sanitari offerti sul territorio. Si tratta dei poliambulatori di Santena e Carignano e dei distretti di Carmagnola, Chieri, Moncalieri e Nichelino. In testa sono quelli di Nichelino, contenti al 98 per cento. Seguono le piccole strutture di Santena e Carignano. Subito dietro si classificano Moncalieri, Carmagnola, Chieri. Per precisione bisogna dire che l’indagine di novembre-dicembre 2013, ha coinvolto 1008 persone, con interviste condotte dagli operatori dell’Asl, che ne hanno curato anche l’elaborazione.

Cinque i giudizi da esprimere – ottimo, buono, discreto, scadente, pessimo – su sedici domande riguardanti: chiarezza della segnaletica, modalità di prenotazione, qualità dell’ambiente, tempi di attesa, orari di apertura, disponibilità del personale, chiarezza delle informazioni fornite. L’ottimo quadro emerso non riguarda dunque il funzionamento del sistema delle prestazioni sanitarie. L’indagine è circoscritta, si limita a chiedere i pareri sulle modalità organizzative con cui viene svolta l’attività di accoglienza nei distretti e nei poliambulatori per avviare o proseguire un percorso di prevenzione e cura. Di positivo c’è l’indicazione di com’è percepito il lavoro del personale infermieristico e amministrativo quando entra in contatto con le persone. Segno di una professionalità di qualità, rafforzata dalle buone relazioni che i servizi di vicinanza creano con un’utenza composta perlopiù da persone avanti nell’età, con problemi di salute, in difficoltà a muoversi e a spostarsi nel territorio e in ambienti spersonalizzanti. L’indagine smentisce tanti luoghi comuni sul generico menefreghismo di chi opera nelle strutture pubbliche, più oltre non si spinge, non era questo il suo obiettivo.

Infine è alquanto singolare e illuminante il lapidario suggerimento scaturito da Nichelino “Non ci sono soldi e tutto sta peggiorando”. Se fosse così varrebbe la pena di conoscere l’opinione dell’Assemblea dei Sindaci: il non del tutto inutile organo dell’Asl incaricato di tutelare e curare gli interessi dei cittadini. Arrivederci al prossimo sondaggio.

Gino Anchisi

Da Santena, la città di Camillo Cavour, 5 febbraio 2014.

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Scarica il report dell’Asl To5: Report indagini servizi territoriali anno 2013

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