Santena, rogo Pegaso, il tribunale di Ivrea ordina al comune di pagare la Cogeis

Santena – 5 febbraio 2014 –  Sentenza, sfavorevole, per la città di Santena, nella vicenda del rogo della ditta Pegaso. Il Tribunale di Ivrea ha condannato la città di Santena a pagare una cifra che si aggira sui 250 mila euro alla ditta Cogeis, di Quincinetto, intervenuta nel rogo del capannone industriale, di via Asti, il 19 marzo 2010.

santena incendio pegasoUna sentenza del tribunale di Ivrea, giudice Ivana Peila ha ordinato al comune di Santena di onorare il decreto ingiuntivo della ditta Cogeis. La cifra di partenza era di 167mila euro che, con gli interessi moratori e le altre spese, è lievitata a 250mila euro. Ugo Baldi, sindaco, commenta così la notizia: «Quella del Tribunale di Ivrea è una prima sentenza. Nelle prossime settimane ne attendiamo una seconda, questa volta dal Tribunale di Torino, relativa al decreto di ingiunzione della ditta Car Jet, di Castagnole Piemonte. In questo secondo caso la cifra potrebbe superare i 500mila euro».

Il sindaco aggiunge: «Si tratta di una decisione allucinante. In occasione del rogo per fronteggiare l’emergenza si era istituito un tavolo di protezione civile con Provincia, Regione, Arpa, Prefettura e Comune di Santena. Il capannone era di proprietà della ditta Avug, che ha concesso in locazione alla Pegaso, poi fallita. Ora il tribunale civile, a fronte  di un decreto ingiuntivo, ordina al solo comune di Santena di fare fronte alle fatture della ditta intervenuta nelle operazioni per la messa in sicurezza, demolizione, rimozione e movimentazione del materiale presente nell’area dell’incendio. Prevedendo che la vicenda potesse finire così abbiamo già accantonato delle risorse: utilizzeremo parte dell’avanzo di amminsitrazione. Il problema è che pagando simili cifre superiamo il patto di stabilità. Io mi auguro che la Regione ci consenta di non conteggiare tale cifra ai fini dal patto di stabilità: stiamo facendo tutto il possibile perché questo avvenga».

pegaso incendioGuglielmo Lo Presti, dirigente dell’ufficio legale comunale, aggiunge: «Non abbiamo margini di manovra. A fronte della sentenza del tribunale di Ivrea dobbiamo pagare. Noi ci siamo opposti al decreto di ingiunzione ma il tribunale ci ha dato torto e ha confermato il decreto. Si tratta di una vicenda che ha dell’assurdo: Regione Piemonte, Provincia di Torino, presidenza del consiglio dei ministri, ministero dell’Interno: tutti i soggetti presenti al tavolo di protezione civile avviato in occasione dell’incendio, sono stati esentati da responsabile. La stessa cosa è avvenuta per la proprietà del capannone. Tutti sono stati  chiamati fuori: la città di Santena è l’unico soggetto obbligato al pagamento. Noi ci attendevamo almeno una compartecipazione di responsabilità tra tutti i soggetti. La sentenza non entra minimamente nel merito della vicenda di protezione civile. Ora attendiamo l’esito che riguarda il decreto di ingiunzione di una seconda ditta la Car jet, di Castagnole Piemonte, avanti al tribunale di Torino. In questo secondo caso la cifra supera i 500mila euro. Siamo in dirittura di arrivo: la sentenza è attesa nelle prossime settimane».

«Noi abbiamo comunque accantonato le risorse per fare fronte alle fatture – afferma Guglielmo Lo Presti –. Per pagare utilizzeremo parte dell’avanzo di amministrazione che abbiamo a bilancio. Ricordo che per il rogo della Pegaso dalla Regione sono arrivati solo 70mila euro, mentre poco meno di 30mila sono stati concessi dalla Provincia. Ben poca cosa rispetto alla spesa prevista per fare fronte alle fatture delle ditte Cogeis e Car Jet».

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