Santena, Patto di stabilità, il Mef concede al comune 524mila euro, serviranno per pagare la Cogeis intervenuta nel rogo alla Pegaso

Santena – 4 marzo 2014 – Buone notizie per la città dal ministero dell’Economia e delle finanze: con un decreto ha concesso nuovi spazi finanziari per sostenere pagamenti di debiti in conto capitale.  Per Santena si tratta di 524mila euro che permetteranno al comune di onorare la fattura della ditta Cogeis, di Quincinetto, intervenuta nel rogo della ditta Pegaso. Nelle scorse settimane il tribunale di Ivrea ha condannato la città a pagare  la fattura della ditta. Con le risorse arrivate dal Mef la città può pagare senza sforare il patto di stabilità.

Mef_logoIl sindaco Ugo Baldi spiega: «Il  Ministero dell’economia e delle finanze – Mef – nell’ambito di un provvedimento in merito al Patto di stabilità interno, ha emanato un decreto concernente il riparto degli spazi finanziari, per un ammontare complessivo di 500milioni di euro, alle Province e ai comuni con popolazione superiore a mille abitanti. Il decreto è il numero 17785, del 28 febbraio scorso. Per il nostro comune  gli spazi finanzi concessi ammontano a 524mila euro. Per noi è assolutamente una buona notizia perché ora possiamo onorare la fattura della ditta Cogeis, così come ci ha ordinato il Tribunale. Lo faremo attingendo dall’avanzo di amministrazione. Pagheremo anche se siamo intenzionati a presentare appello rispetto alla decisione del Tribunale di Ivrea».

«Ricordo che, sino a oggi, il comune di Santena non era nelle condizioni di fare fronte a quanto ordinato dal Tribunale perché il Patto di stabilità non consentiva questa spesa – chiude il sindaco Ugo Baldi –. La decisione del Mef è positiva, ma non risolve l’interra vicenda legata alla Pegaso perché, come sappiamo, ci sono altre spade di Damocle che minacciano ancora le casse del Comune. Dopo le buone notizie dal Mef ora attendiamo le mosse della Regione Piemonte che, prima di muoversi, attendeva di conoscere  le decisioni del ministero dell’Economia e delle finanze».

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