Chieri – 8 marzo 2014 – “La ‘ndrangheta in Piemonte, il processo Minotauro”: questo il titolo dell’incontro, organizzato dal presidio di Libera, di Chieri, il 12 marzo 2014, con inizio alle ore 21, nel salone del Ghetto, in via della Pace. Ospite della serata Giuseppe Legato, giornalista de “La Stampa” e collaboratore di “Narcomafie”, uno delle figure che, all’interno del mondo dell’informazione, con più attenzione ha seguito il processo.
L’importanza storica del processo si può comprende dalle parole che la Quinta Sezione penale del Tribunale di Torino usa nelle motivazioni per le condanne comminate lo scorso 22 novembre: “E’ emersa la presenza sul territorio piemontese di una struttura criminale di stampo mafioso, costituita non semplicemente da una serie di soggetti che qui si sono associati e qui hanno iniziato a delinquere, ma per contro da persone che hanno ‘importato’ tipologie di reati, linguaggi, riti e doti tipici della terra di origine della ‘ndrangheta e operato secondo le sue tradizioni, mantenendo legami stabili con organismi di vertice della ‘ndrangheta calabrese”.
**
Twitter @rossosantena