Santena, il Psi e le elezioni regionali ed europee

Santena – 1° maggio 2014 – Elezioni europee, elezioni regionali: questi i temi dell’intervista con il santenese Maurizio Molinari, componente il consiglio nazionale del Psi, Partito socialista italiano.

D. Si avvicinano le elezioni Regionali ed Europee cosa farà il tuo Psi?

PsiR. Prima di rispondere a questa domanda devo informare di due eventi conseguenti  e importanti. Al congresso di Roma del Pse, il Pd che al Parlamento europeo faceva gruppo unico con i partiti socialisti, come il partito  Centro dell’Armonia della Lettonia e il Partito Democratico di Cipro,  ha aderito al Pse, in forma ufficiale, tanto che ora la denominazione del Pse è Pse Socialisti e Democratici.

D. Bene e qual è l’altro evento?

R. La linea che è uscita vincente al  nostro congresso di  Venezia è quella  di essere promotori della creazione di un polo di tutti i riformisti che possono trovare, a livello europeo, nel Pse il loro punto di riferimento. L’entrata del Pd nel Pse noi riteniamo vada in questa direzione  e dopo incontri tra i due partiti è stato firmato  dal nostro segretario nazionale, il compagno Riccardo Nencini  e il vice segretario del Pd  Lorenzo Guerini. Un patto federativo tra i due partiti per le elezioni europee. Un patto che lascia  piena autonomia ai due partiti, politica e organizzativa solo una azione concordata e comune su temi europei  con speranza  di una più stretta cooperazione ad altri livelli.

D. Tutti d’accordo? E quali conseguenze per queste elezioni?

R. Certo un passo così importante  ha generato, al nostro interno, un forte dibattito congressuale, d’altronde non saremmo dei socialisti se così non fosse stato, io stesso sono stato eletto nel consiglio nazionale come minoranza, ma questa  è stata la linea maggioritaria  al congresso e ora è anche la mia linea. La conseguenza  la vedranno gli elettori  sulla scheda elettorale, non ci sarà la lista del Psi mentre quella del Pd avrà un simbolo diverso, sempre  la scritta Pd, ma nella parte inferiore ci sarà la scritta in rosso Pse, il programma sarà quello del Pse, noi  abbiamo  nella lista del Nord Ovest  in testa di lista la Compagna  Marina Lombardi, nostra  dirigente di partito nonché  sindaco di Stella, il paese di Pertini.

D. Così voi votate Pd.

R. Non facciamo confusione. Noi invitiamo a votare e voteremo per il Pse e per Martin Schulz a presidente della Commissione europea  e  per la compagna Lombardi al parlamento europeo, per fare questa scelta che spero sarà di molti, occorre votare la lista Pd-Pse.

D. E alle regionali?

R. Qui a Torino,  un po’ per necessità e un po’ per convinzione, si è voluto dare una accelerata al processo federativo e anche qui, con qualche mia riserva, però la decisione è stata di chiedere spazio al Pd ed abbiamo una candidata a Torino in lista con loro: la brava compagna Maurizia Bertoncino, segretaria di Castellamonte e amministratrice di provata esperienza.

D. Come vede la situazione il Psi?

R. Le elezioni sono sempre incerte per loro natura i risultati si hanno  con lo spoglio e non dai sondaggi. Comunque penso che nell’elettorato prevalga la volontà e la necessità di cambiamento e questa dà fortissime probabilità a Chiamparino in Piemonte e a Martin Schulz alle Europee di vincere queste elezioni.  Questo cambiamento è estremamente necessario. In Piemonte si ha il cambiamento se viene data  non la vittoria,  che sembra certa, ma una forte vittoria a Sergio Chiamparino che deve sentire forte il sostegno dei piemontesi. Lo stesso deve avvenire per le  europee; anche qui la vittoria del Pse deve essere forte. Schulz deve sentire un forte consenso degli europei  e i piemontesi  devono dare il loro contributo. In queste elezioni, tra euroscettici e anti Europa,  la confusione rischia di essere tanta: si corre il rischio di perdere di vista i veri problemi. In questo sono fantastici i  nostri partiti di centro-destra, si accaniscono per partito preso verso l’Europa ma,  aderiscono al Ppe, che è il responsabile primo, con Manuel Barroso, dell’attuale politica di austerità. Occorre quindi,  senza  eccezione, dare un forte  successo  a Chiamparino in Regione e un forte successo al Pse e a Schulz, in Europa. Questo vale per tutti  gli elettori che hanno a cuore  l’uscita da questa crisi estenuante, ma lo dico sopratutto ai socialisti. Lo so, andiamo a votare dei simboli che – io  per primo  – vorremmo diversi, però dobbiamo mobilitarci e fare più della nostra parte, con la certezza che non è assolutamente in discussione il nostro partito e il nostro essere socialista. Anzi il nostro contributo è più necessario che mai per il bene comune di tutti.

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