Santena, il presidente della Provincia di Torino Saitta all’inaugurazione dell’AspariSagra 2014

Santena – 11 maggio 2014 – All’inaugurazione dell’AspariSagra, venerdì 9 maggio, sono intervenuti una pattuglia di sindaci, il presidente della Provincia Saitta e il candidato alle Regionali Alberto Avetta. Di seguito gli interventi del sindaco Ugo Baldi, di Saitta, di Avetta, del padrino della sagra Carlo Smeriglio e del presidente della Pro loco Fabio Tagliante.

Santena_naugurazione sagra2014a02«Rivolgo un benvenuto alle autorità intervenute all’inaugurazione della 81esima edizione della sagra dell’asparago, dieci giorni ricchi di iniziative da non perdere». Maria Teresa Cavaglià, ha dato il via così all’AspariSagra 2014. La cerimonia si è svolta in piazza Martiri della Libertà.  Subito dopo ha elencato la presenza degli amministratori di Marentino, Pavarolo, Pecetto, Pino Torinese, Poirino, Riva di Chieri, Sciolze, Villastellone, Chieri, Cambiano e Grinzane Cavour. Tra le autorità Antonio Saitta, presidente della Provincia di Torino e Alberto Avetta candidato al consiglio regionale, nelle fila del Pd.

Maria Teresa Cavaglià ha inoltre rivolto un benvenuto a «Carlo Smeriglio che, in quanto vincitore dell’Asparago d’Oro 2013,  dovrà tenere a battesimo questa 81esima Sagra dell’Asparago. Si tratta di un che la Pro Loco assegna alla persona che si è maggiormente distinto per promuovere la città di Santena. Quest’anno Carlo Smeriglio sarà il padrino della sagra».

Santena_naugurazione sagra2014a04Il microfono è passato al sindaco Ugo Baldi, che ha detto: «Lo scorso anno  il maltempo ci aveva costretti a rifugiarci in comune e la pioggia ha segnato tutta la sagra del 2013. Oggi c’è un bel sole. Siamo arrivati all’81esima edizione  della sagra dedicata all’asparago. Prima di iniziare vorrei fermarmi a riflettere su una tragedia, pesantissima che ha colpito una famiglia della nostra città: la perdita di un figlio. Vorrei un momento di raccoglimento per questa famiglia segnata dal dolore. E’ un modo di fare sentire che esiste una comunità attorno a loro».

Il sindaco ha continuato il suo indirizzo di saluto chiamando, uno a uno, i sindaci e gli amministratori presenti. Presentandoli Ugo Baldi ha ricordato i legami avviati con questi amministratori e il cammino comune portato avanti in molti progetti che riguardato il chierese. Baldi ha aggiunto: «La Provincia di Torino è in via di estinzione. Come consiglio comunale abbiamo espresso la nostra contrarietà alla sua abolizione: verrà sostituita dalla città metropolitana. In questo nuovo ambito il chierese tutto è chiamato a fare squadra. Da soli i singoli comuni conteranno poco o nulla».

Santena_naugurazione sagra2014a06Il sindaco Ugo Baldi ha ceduto il microfono ad Antonio Saitta, presidente della Provincia di Torino: «Con una esperienza di dieci anni sono a conclusione del mandato. Sul territorio del chierese si è costruita una vera e propria anima: e questo mi pare possa essere l’indicazione anche per il futuro. Bisogna stare insieme, perché è l’unica modalità che consente di far contare i territori. C’è però una preoccupazione che viene espressa chiaramente: il riferimento è alle modifiche e alla nuova legge sulla Province. Io vi posso dire, con estrema franchezza, che ho fatto di tutto per difendere la Provincia. Ci credo e continuo a crederci perché, se pur con i nostri limiti, in ogni caso, abbiamo sempre sostenuto le piccole e le medie amministrazioni comunali e, in ogni caso, si è sempre cercato un punto di equilibrio con la città di Torino».

Antonio Saitta ha aggiunto: «Non siamo riusciti a ottenere quello che avevamo in mente: abbiamo però mantenuto l’Ente: nella Provincia di Torino si chiamerà città metropolitana. Un ente che svolgerà le stesse funzioni di prima, ad esempio continuerà a occuparsi di  scuole superiori. In più, ho fatto in modo di aggiungere, in sede di discussione parlamentare, che la Provincia possa diventare – se i comuni lo chiederanno – stazione appaltante per conto delle amminsitrazione comunali. Oggi fare appalti è difficile. La Provincia ha competenze tecniche e amministrative che possono aiutare le amministrazioni comunali in questo compito.  E anche  in caso di assunzioni i Comuni anziché fare ognuno un bando di concorso, la normativa consente di poter arrivare a una gara unica.  Anche questo è uno strumento a supporto delle amministrazioni comunali. Nella città metropolitana gli amministratori non saranno più eletti, ma sarà un organismo di secondo grado. Sarà gestita da voi amministratori e dai consigli comunali. Io avevo un’opinione diversa. Ora la responsabilità va tutta su di voi. Sarà più difficile e complicato, ma in futuro, probabilmente, si cambierà. In ogni caso si apre una fase nuova».

Santena_naugurazione sagra2014a09Il presidente della Provincia di Torino ha continuato così: «Ci sarà un consiglio metropolitano, eletto da voi amministratori. Cambia un fatto preoccupante: il sindaco del comune capoluogo è anche presidente della città metropolitana. Stiamo lavorando con il sindaco Fassino: l’ho convinto che le cose così non possono reggere. Per rafforzare il consiglio metropolitano occorrerà fare in modo che ci sia un vice presidente, che di fatto farà il presidente. Non dovrà essere un amministratore di Torino. Stiamo lavorando per cercare un equilibrio. Sarà una decisione che prendere in accordo con Torino. Una decisione che prenderanno tutti sindaci. Insieme, nell’ambito dell’approvazione dello statuto. Certo restano dubbi e incertezze. Sicuramente, ma credo che l’esperienza che abbiamo accumulato, sicuramente sarà utile.

Santena_naugurazione sagra2014a08Antonio Saitta ha aggiunto: «Al di là della questione Provincia  bisognerà che si apra una fase nuova che deve riguardare lo Stato, ma anche le Regioni. Tutti quanti devono  lavorare sul tema della sburocratizzazione che non può essere solo un tema delle imprese. La sburocratizzazione riguarda anche le amministrazioni comunali: ad esempio sappiamo le difficoltà che si incontrano nei rapporti con l’Asl, con la Sovrintendenza, così come con la Regione. E’ un tema che riguarda un po’ tutti e – dal punto di vista regionale – questa è una questione da porre immediatamente. Le amministrazioni che si muovono con tempi più veloci sono anche più utili alle imprese. Spesso ci sono difficoltà legate a leggi superate, anacronistiche, che non hanno più molto senso. Io credo che il patrimonio che in questi anni abbiamo accumulato nell’amministrare la Provincia di Torino sia utile portarlo a livello regionale, così come a livello nazionale. E questo è anche il lavoro che vi invito a portare avanti nelle competizioni elettorali. Gli elettori devono chiedere a tutte le forse politiche che saranno elette in Regione di occuparsi maggiormente degli enti locali, sburocratizzando ed evitando banalità. Voi amministratori siete i primi a poter chiedere questo, così come in questi anni avete fatto con me, insegnandomi un sacco di cose positive».

Clicca per sentire l’audio integrale dell’intervento di Antonio Saitta: 

Santena_naugurazione sagra2014a10La parola è passata ad Alberto Avetta, che ha detto: «Il sindaco Ugo Baldi molte volte ha fatto riferimento alla parola territorio. Credo sia importante anche nell’ambito dell’evoluzione della Provincia, che non dobbiamo temere, ma in qualche modo cavalcare e governare. Questa evoluzione istituzionale che ci porterà a trasformare la provincia in città metropolitana deve essere da noi governata e diretta. Abbiamo bisogno che il termine territorio e il rapporto che noi amministratori abbiamo con esso sia portato all’interno della prossima amministrazione della città metropolitana. E’ necessario   ci sia un rapporto di equilibrio. Occorre mutuare l’esperienza positiva e il buon lavoro della Provincia di Torino. Un lavoro di messa in equilibrio tra le istanze, corrette, della grande area metropolitana torinese con le istanze delle aree più periferiche, come ad esempio il chierese, così come tutte le aree che stanno intorno all’area urbana di Torino. Sono istanze e necessità spesso diverse. La Provincia questo ha fatto negli anni».

Santena_naugurazione sagra2014a01Avetta ha aggiunto: «qui ci sono tanti sindaci; insieme ai nostri consiglieri, con la Borgarello, hanno rappresentato veramente questo territorio. Io, in questi anni, con Saitta ho detto tanti no e ho cercato di fare lo sforzo di spiegare le ragioni di quei no. A noi amministratori piacerebbe dire tanti sì. Ho cercato di ascoltare tutti; è modo di lavorare faticosissimo. Occorre dedicare tempo, risorse fisiche e intellettuali a questi tipo di relazioni, anche personali, tra di noi. Credo però sia il modo giusto di lavorare. Questo è un patrimonio che la Provincia di Torino ha. Chiedo a tutti coloro che parteciperanno alla costruzione della città metropolitana di non sprecare questo patrimonio, ma di considerarlo fondamentale. E’ un elemento da portare nella città metropolitana. C’è lo spazio per farlo a livello di statuto. Quando noi tutti, insieme, scriveremo le regole di comportamento all’interno della città metropolitana dovremo ricordarci dell’esperienza  che la Provincia di  Torino porta in dote. Innanzitutto la nostra capacità di mettere in equilibrio l’area urbana con le aree più periferiche: e questa cosa credo non solo vada tenuta in considerazione, ma se possibile, andrà implementata. Noi dobbiamo pretendere che i numeri si traducano in persone. Ad esempio occorre realizzare opere importanti e significative dal punto di vista economico anche per aree dove gli abitanti sono solo poche centinaia. A Lemie abbiamo investito qualche centinaia di migliaia di euro. Così come in altri posti abbiamo investito milioni di euro nella rete stradale. Evidentemente, se avessimo usato come criterio solo il numero di abitanti non avremmo fatto il bene del nostro territorio».

Avetta ha chiuso così: «Il territorio sono le persone che lo abita. E coloro che risiedono in zone più disagiate forse hanno qualche diritto in più rispetto a chi abita in zone più comode. E noi dobbiamo rispettare i diritti di queste persone che presidiano il territorio. Dobbiamo mettere in equilibrio le loro istanze con quelle di tutti gli altri. Ecco, questa è l’esperienza che la Provincia di Torino porterà nella città metropolitana. Faremo un buon lavoro perché non sia dimenticata e venga messa a valore per tutti».

Clicca per sentire l’audio integrale dell’intervento di Alberto Avetta:  

Santena_naugurazione sagra2014a11Il sindaco Ugo Baldi ha presentato ai cittadini in piazza la delegazione degli amministratori santenesi presenti all’inaugurazione: Alessandro Caparelli e Daniele Franco del Movimento 5 Stelle; Patrizia Borgarello di Noi x Santena. baldi ha continuato elencando la numerosa pattuglie degli amministratori di Essere Santena: il consigliere Massimiliano Mancuso, il  capogruppo di Essere Santena Francesco Maggio, l’assessore Walter Mastrogiovanni, l’assessore Lidia Pollone, l’assessore Dina Ollino, la consigliera Rosella Fogliato, il consigliere Giovanni Le Donne, il vicesindaco Roberto Ghio e l’assessore Paolo Romano.

Il presidente della Pro loco  ha detto: «Ringrazio tutti i presenti, autorità, associazioni e cittadini. Oggi la sagra inizio con il sole; negli ultimi anni non l’abbiamo visto molto.  In pochi mesi da inizio del mio mandato abbiamo messo in piedi  dieci giorni di sagra: oggi si parte. A nome di tutto il direttivo della Pro loco volevo ringraziare, veramente con il cuore, l’amministrazione comunale e, in particolare l’assessore Paolo Romano. A forza di collaborare e lavorare, fianco a fianco con lui, in questi mesi siamo diventati quasi amici.

Il nuovo direttivo della Pro loco vede presenti un buon numero di giovani. Vorrei anche ringraziare le persone provenienti dal precedente direttivo. è anche grazie al loro impegno che riusciamo ad andare avanti. Senza la loro esperienza avremmo dovuto fare molta più fatica».

Santena_naugurazione sagra2014a13L’inaugurazione della sagra è proseguita con l’intervento di Carlo Smeriglio. Il discorso di Smeriglio, è stato letto da Maria Teresa Cavaglià: «Saluto tutti i presenti. Con il taglio del nastro si dichiara aperta la sagra dell’Asparago 2014. E così anche quest’anno anno la Pro loco può dare continuità a una tradizione che risale ai primi anni Trenta del secolo scorso quando la domenica vigilia della festa venne definita dal comune “Giornata dell’asparago. La partecipazione dei santenesi a quella nuova festa diede origine a una manifestazione insolita: una sfilata di carri allegorici in tema con l’asparago. E, per i seguenti 50 anni proprio i carri furono la principale attrattiva di tale festa. Di queste sfilate sono stati tramandati due personaggi storici folcloristici ormai conosciuti: la Bela sparsera e il so’ Ciatarin, oggi presenti non solo alla sagra, ma anche in altre manifestazioni cittadine  e in quelle storico folcloristiche dei comuni della zona, in rappresentanza di Santena e della sua popolazione».

Maria Teresa Cavaglià ha continuato a leggere il messaggio di Smeriglio: «Venne poi l’attuale maggio santenese con la concentrazione della manifestazione nel mese di maggio, con la partecipazione di associazioni locali e singoli cittadini. Mi auguro che questa presenza sia costante e sempre in aumento e che la sagra, oltre alle sue funzioni tipiche, sia anche un momento di unione. Da sempre l’unione fa la forza e questa forza, specialmente in caso di necessità può fare molte cose. Ringrazio le autorità  che con la loro presenza hanno siglato siglato l’apertura di questa 81esima sagra e dei festeggiamenti a essa collegati. Ringrazio l’amministrazione comunale: il suo apporto è importante e determinante. Ringrazio anticipatamente il presidente della Pro loco Fabio Tagliante, tutto il direttivo e i volontari che stanno collaborando per organizzare la sagra e, soprattutto, per  il notevole lavoro che si accingono a  compiere in particolare al PalAsparago. Auguro comunque che il lavoro sia tanto e così sarà tanta anche la soddisfazione di averlo compiuto per tenere vivo il nome di Santena e del suo prodotto di eccellenza: l’asparago».

Santena_naugurazione sagra2014a15Dopo il discorso di Carlo Smeriglio il sindaco Ugo Baldi ha spiegato: «Smeriglio per i santenesi è persona nota. Lo possiamo considerare il nostro storio: ha scritto un libro bellissimo “Santena da villaggio a città”, che descrive la storia di Santena e dei suoi borghi, dagli Agamini, dall’anno mille in avanti, con dovizia di particolare, andando ad attingere da fonti storiche. Carlo è una persona onnipresente, molto serio. Documenta tutto con foto e testi le vicende di Santena. Ecco perché è stato scelto come destinatario dell’Asparago d’Oro 2013 e quest’anno è  padrino della sagra dell’asparago».

L’inaugurazione dell’AspariSagra è proseguita con l’assessore Paolo Romano che ha consegnato a Smeriglio  una penna con il marchio della città di Santena e una targa. Un’altra penna e una targa sono andate all’ex presidente della Pro loco Angelo Salerno. L’assessore ha augurato buon lavoro all’attuale presidente della Pro Loco  Fabio Tagliante. Poi si è arrivati al taglio del nastro. Il taglio è stato opera di Carlo Smeriglio con, a fianco, Bela sparsera e ciatarin 2013 e le damigelle.

Santena_naugurazione sagra2014a03Santena_naugurazione sagra2014a05Santena_naugurazione sagra2014a07

Santena_naugurazione sagra2014a12Santena_naugurazione sagra2014a14Santena_naugurazione sagra2014a016

**

www.rossosantena.it

Twitter @rossosantena