“Omicidio Musy, arrestato anche un noto esponente della ‘ndrangheta accusato di estorsione”

Santena – 18 luglio 2014 – “Torino, dall’omicidio Musy si arriva alla ‘ndrangheta: quattro arresti per estorsione”.Omicidio Musy, arrestato anche un noto esponente della ‘ndrangheta accusato di estorsione”: Questi i titoli dei due articoli pubblicati oggi da Il dispaccio – www.m.ildispaccio.it – quotidiano online con aggiornamento in tempo reale di notizie dalla Calabria.

IlDispaccioTorino, dall’omicidio Musy si arriva alla ‘ndrangheta: quattro arresti per estorsione

Blitz della squadra mobile di Torino, che questa mattina sta eseguendo 4 ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Torino su richiesta della locale Procura della Repubblica e 20 decreti di perquisizione per reati di estorsione. Alcuni arresti fanno riferimento all’ndrangheta.

Secondo quanto riferisce la Questura, l’operazione antiracket denominata “Scacco al re di Santena” ha preso le mosse da sviluppi delle indagini relative all’omicidio del consigliere comunale Alberto Musy.

Creato Venerdì, 18 Luglio 2014 09:10

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Omicidio Musy, arrestato anche un noto esponente della ‘ndrangheta accusato di estorsione

 

Da un filone dell’indagine sull’omicidio del consigliere comunale di Torino, Alberto Musy, si sarebbe arrivati ad un coinvolgimento della ‘ndrangheta. Questa mattina, nell’ambito dell’operazione “Scacco al re di Santena”, sono scattati quattro arresti e in manette sarebbe finito anche un noto appartenente alla ‘ndrangheta. È Vincenzo D’Alcalà, detto il “reuccio” di Santena, con precedenti per usura, estorsione e lesioni personali. Gli altri tre arrestati sono Massimiliano Celico, Gjovalin Zojza e Gaetano Loiacona.

Il presunto killer di Musy, Francesco Furchì – attualmente detenuto e indagato nell’inchiesta odierna – intratteneva rapporti con D’Alcalà e Celico. La polizia ha perquisito anche la sua cella.

Al centro dell’inchiesta la vicenda del fallimento di Arenaways, la compagnia ferroviaria fondata da Giuseppe Arena. Un imprenditore che voleva rilevare la società, contattato da Furchì, fu vittima di minacce ed estorsione da parte di D’Alcalà, soggetto che la squadra mobile definisce privo di scrupoli ed “estremamente pericoloso”.

Su D’Alcalà sarebbero arrivate in Questura numerose segnalazioni anonime per usura ed estorsione.

Creato Venerdì, 18 Luglio 2014 12:34

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Fonte: Il dispaccio www.m.ildispaccio.it
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