Santena: torrente Banna, urge fare pulizia nel letto!

Santena – 23 novembre 2014 – Vai sul ponte! Scendi nella passeggiata inferiore dell’argine. Fai 241 passi. Sulla destra, sponda Carolina, c’è un bel pioppo. Il piede è a bagno. Se va bene tiene fino alla prossima piena. Se cade, sotto il ponte passa, ma più giù non è detto, ci sono troppi arbusti. Dal ponte della ferrovia sfilerà solo se non si mette di traverso. Un po’ oltre, 112 passi, c’è un intero pioppeto in bilico sul torrente.

Santena_ponteBanna2Due pensionati intenti a prevenire intoppi infartiferi e complicanze glicemiche monitorano le incolte sponde della Banna. Bisogna anticipare eventuali malanni dovuti all’incuria. C’è troppa robaglia dentro il letto. Come il sangue che scorre nelle vene, anche l’acqua che traversa la città deve fluire senza intralci. Si sa, il bacino della Banna è un imbuto tagliato a metà in lunghezza. Il cono più grande raccoglie acque che cadendo sulle colline del Torinese, del Monferrato, del Roero traversano il Pianalto, per infilarsi nella strettoia di Santena dove il cono più piccolo, la cannula, attraversa il centro.

Qui si crea l’intoppo. In caso di infarto del sistema idrico Santena rischia grosso perchè il bypass è chiuso dalle case autorizzate dal municipio. I rimedi per prevenire sono: il Contratto di Fiume e la pulizia del letto. L’esondazione del ‘94 ha tolto ogni illusione. Bisogna alzare gli argini verso Trinità e vigilare sugli altri, ma il rischio resta. Chi vive nelle parti basse deve farsene una ragione. I massimi esperti mondiali l’hanno detto chiaramente. Il consumo e l’abuso della terra sono la causa della malasorte. La cementificazione e la costruzione di case, capannoni e infrastrutture hanno alterato gli equilibri naturali, accelerando la forza e la velocità di scorrimento delle acque piovane.

Per contenere il rischio bisogna prevenire. Ma chi può e chi deve sbarazzare a monte e a valle il letto dagli arbusti e dalle piante? Neanche l’incontro sul ventennale dell’alluvione ha sciolto il mistero. Alla domanda di come fare per tagliare gli alberi e i cespugli nessun esperto è stato in grado di dire precisamente chi e come deve procedere. In quel momento i due pensionati hanno provato un po’ di nausea da disorientamento. Agli uffici tecnici del Comune e alla protezione civile è rimandato il compito di disporre la pulizia e di fare le verifiche. Nell’attesa il tempo scorre. Il rischio che la cannula sia otturata da boscaglia che tutti avrebbero voluto levare, si fa via via più concreto.

Gino Anchisi
da Santena La Città di Camillo Cavour, 23 novembre 2014

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