Santena, Tari, il sindaco ritorna sull’avviso fatto con l’alert system

Santena – 28 novembre 2014 – Nel consiglio comunale di ieri sera il sindaco è tornato a spiegare le ragioni che hanno portato alla telefonata sulla Tari tramite alert system.

Santena_cc27nov2014aIl sindaco Ugo Baldi ha spiegato: «Colgo l’occasione per cercare di limitare le polemiche venute fuori a seguito della mia telefonata fatta ai cittadini per ricordare che, da un mese, era scaduta la seconda rata della Tari. Perché ho fatto questa telefonata ai cittadini? Perché, dopo un mese dalla scadenza, l’ufficio Ragioneria ha avvisato la Giunta che, rispetto a quanto dovevamo incassare – e cioè 1.400.000 euro – mancavano ancora 350mila euro. Questa mancanza poteva essere dovuta a tanti fattori. Ad esempio alla confusione portata tra Tari, Tasi, Imu, Iuc… In questa giungla di sigle fanno fatica persino gli uffici: immaginiamo cosa può succede ai cittadini. Poteva benissimo essere che i mancati pagamenti fossero, almeno in parte, involontari. E, devo dire che, per qualcuno, questo è successo. Questa era la motivazione della telefonata sulla Tari. Una chiamata che non era fatta certamente per colpire i furbi. Perché, tanto, i furbi che non vogliono pagare non è certo la telefonata che li induce a pagare».

Il sindaco ha aggiunto: «Vorrei anche precisare che la quota che non è stata incassata non è che ora verrà presa e spalmata sugli altri. La prima cosa che di farà, a termini scaduti, sarà controllare, bolletta per bolletta, chi ha pagato e chi no. Chi non avrà pagato si riceverà una lettera dove verrà invitato a pagare entro un termine, trascorso il quale l’inadempienza sarà messa a ruolo e passata ad Equitalia. Questa è la procedura che si fa sempre. Poi, va anche detto, che c’è sempre una parte che non si riesce a incassare, per tutta una serie di motivi. Quella è la parte che, con buona probabilità, verrà necessariamente rimessa in gioco, su tutti i cittadini. Qualcuno sostiene che non è giusto venga caricata su tutti: alcuni santenesi mi hanno chiesto di fare ricorso alle casse comunali. Non cambierebbe nulla; le casse comunali sono comunque soldi di tutti. Dei pagamenti sulla Tari, la tassa rifiuti, neanche un centesimo entra nelle casse del Comune. Tutte le entrate servono per pagare il costo del servizio di raccolta rifiuti. Il Comune dovrebbe incassare tanto quanto costa questo servizio, ma se il Comune incassa di meno, comunque il servizio va pagato, al netto di quello che si riesce a ricavare dal recupero di vetro, plastica e carta».

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Audio integrale dell’intervento del sindaco: 

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