Santena, la petizione contro l’amministrazione comunale raccoglie 500 firme

Santena – 22 marzo mese 2015 – La petizione contro le proposte dell’amministrazione comunale ha raccolto 500 firme. Tra pochi giorni saranno consegnate in municipio.

Raccolta_firme

Cinquecento. Forse anche qualcuno di più. Forse qualcuno in meno. Questo il numero dei santenesi che hanno vergato il proprio nome, cognome, via, cellulare e anche mail, sulla petizione anonima che recita così: «I sottoscritti cittadini manifestano la loro contrarietà alle “proposte” di sindaco, giunta, e consiglieri comunali di Essere Santena in merito a: sosta a pagamento nelle piazze cittadine; estensione della Tasi a tutte le tipologie di immobili; investimenti sulla “Cascina Nuova”; numero chiuso all’asilo nido; refezione scolastica; revisione aliquote Tasi e Imu».

Chi c’è dietro a questa raccolta firme? Uno dei pochi che accetta che il suo nome finisca sul taccuino è Carmelo Maggio: «Siamo un gruppo di cittadini. Dietro non c’è nessun gruppo politico. Poi certo, ognuno di noi ha le sue idee partitiche, ma qui non interessano. La raccolta è nata due mesi fa leggendo sul blog alcune proposte e discussioni di Essere Santena nella giornata di riflessione a Tetti Giro. A noi preme semplicemente far sapere all’amministrazione comunale che noi siamo contrari ad alcune proposte che stanno maturando nella testa dei nostri amministratori. I santenesi stanno vivendo momenti di profonda crisi economica e occupazionale: non ci sembra che le proposte dell’amministrazione, quelle che abbiamo messo sotto accusa con la petizione, rappresentino priorità per sollevare le sorti dell’economia cittadina. Una petizione che intende rendere evidente lo stato di disagio vissuto oggi da alcune categorie cittadine, quali gli artigiani e i commercianti, ma non solo». «Sempre secondo noi, questa amministrazione sta facendo troppo poco per rendere vivo il centro cittadino – aggiunge Carmelo Maggio –. La piazza centrale santenese sta morendo. Dopo le ore venti sembra esserci in vigore il coprifuoco: in giro non c’è più nessuno. La petizione ha l’obiettivo di raccogliere le firme di quelli non contenti dell’agire dei nostri amministratori. Il disagio che stanno vivendo molti commercianti e gestori di locali pubblici è reale: non riescono più a far quadrare i conti. Molti locali hanno chiuso e altri si apprestano a tirare giù, per sempre, le serrande. La petizione è un appello agli amministratori affinché facciano qualcosa di utile e significativo per impedire che la città si spenga. A due mesi dall’avvio della raccolta di firme si può dire che dietro a questa petizione ci sono semplici cittadini. A breve consegneremo tutte le firme in municipio. Non intendiamo però chiedere un incontro con gli amministratori: vedremo se l’arrivo di tutte queste firme li porterà a chiederci un confronto e, soprattutto, a rivedere quelle che consideriamo scelte sbagliate».

Una seconda persona che ci mette la faccia è Cosimo Curiale, pensionato, con un lungo passato di amministratore cittadino: «La raccolta di firme prosegue e sta andando bene. Siamo soddisfatti del numero delle firme sinora raccolte. Tempo pochi giorni e consegneremo al protocollo del comune i fogli con tutte le firme». Cosimo Curiale aggiunge: «Il dato significativo è che hanno firmato tanti santenesi. Firme a sostegno di richieste precise: contro la zona blu a pagamento nelle piazze cittadine; contro l’estensione della Tasi a tutte le tipologie di immobili; contro l’utilizzo di risorse pubbliche per ristrutturare Cascina nuova, un immobile della città di Torino; contro l’introduzione del numero chiuso all’asilo nido; contro l’ipotesi di chiusura della mensa scolastica; contro la revisione delle aliquote Tasi e Imu. La riunione di questa settimana, aperta ai firmatari, non è andata bene: c’era poca gente. I cittadini hanno sì firmato, ma poi non si lasciano coinvolgere, né intendono impegnarsi in prima persona».

Il sindaco Ugo Baldi, interpellato, spiega: «Cosa dire? Si tratta di una raccolta di firme per dire no, a priori, a quelle che, per ora, sono semplici proposte. In alcuni casi si dice no a cose che non ci passano neanche per la testa. Una raccolta di firme un tantino strumentale. Vorrei che i cittadini ogni tanto si mettessero nei panni di noi amministratori: in questi anni dobbiamo gestire la cosa pubblica con sempre meno risorse a disposizione. Ogni anno, lo Stato e la Regione, riducono i trasferimenti. Per noi amministratori diventa sempre più complicato mantenere i servizi forniti ai cittadini. Come ho già detto in altre occasioni si tratta di una raccolta di firme dove si dice no a quelle che spesso sono semplici proposte. Ma noi non abbiamo ancora deciso nulla. Nei mesi scorsi abbiamo inteso comunicare ai santenesi le ipotesi su cui stiamo lavorando. Una comunicazione nel senso di massima trasparenza su cui si è voluto avviare una raccolta di firme, a dir poco strumentale». Il sindaco aggiunge e spiega: «Ad esempio, rispetto alla soluzione da individuare per i parcheggi nelle tre principali piazze, la zona blu a pagamento è solo una delle ipotesi. Nei prossimi giorni partirà un monitoraggio sulle tre piazze cittadine: della Costituzione, Martiri della Libertà e Forchino. Dalle 8 del mattino e sino alle 20 di sera, le persone dei cantieri di lavoro monitoreranno la situazione, ora per ora, del numero di parcheggi liberi e di quelli occupati. Nell’arco di un po’ di giorni avremo un quadro oggettivo della reale situazione in cui versano le tre principali piazze. Dati alla mano vedremo come procedere: se non fare nulla, se ampliare il disco orario oppure se istituire la zona blu. Decidere partendo da dati oggettivi mi sembra la miglior cosa da fare: decidere sull’onda dell’emozione può portare a sbagliare».

Sin qui la voce dei proponenti la petizione e le risposte dell’amministrazione. Le due persone che accettano di metterci la faccia a sostegno della petizione sono chiare: «Si tratta di una iniziativa di cittadini. Per favore, i partiti stiano alla larga». Ma è così? Parallelamente alla raccolta di firme avvenuta in alcuni locali cittadini sono state organizzate alcune riunioni. All’inizio gli incontri erano più partecipati. C’erano esponenti riconducibili a Forza Italia e al club Forza Silvio. Si è visto anche l’ex sindaco Benny Nicotra e qualche componente di Santena futura. Alle riunioni hanno partecipato anche amministratori del centro-destra, così come alcuni esponenti dei gruppi consiliari di minoranza. Con il procedere della raccolta qualcuno si è staccato e le riunioni sono diventate meno partecipate. In questi giorni, da Santena Futura, in modo sibillino, fanno sapere: «Per adesso, non siamo coinvolti. Per adesso». Altre persone spiegano così le defezioni: «Io ho firmato la petizione, ma rivedere alle riunioni certi amministratori del passato non fa per me. Non me la sento di continuare a partecipare».

Il flop delle presenze nelle ultime riunioni organizzate dai proponenti la petizione ha portato, per ora, ad accantonare una serie di altri rilievi critici nei confronti dell’amministrazione che erano emersi nelle prime riunioni. Di cosa si tratta, lo spiega un altro dei santenesi che ha promosso la raccolta firme, che premette: «Niente nomi, per favore, si tratta di vicende delicate», poi aggiunge: «sempre come cittadini santenesi ci sono anche altre cose di questa amministrazione che non ci vanno proprio giù. Nei mesi scorsi la città di Santena ha esternalizzato a cooperative alcuni servizi, quali l’asilo nido, la biblioteca e alcuni sportelli. Queste cooperative hanno assunto figlie di amministratori, fidanzate di figli di dirigenti comunali e mogli di esponenti della minoranza. Per carità, sappiamo bene che le cooperative possono assumere chi vogliono: evidentemente si tratta di fatti leciti. Mi sembra però che si tratti di cose quanto meno inopportune. Dirò anche di più: se queste cose le avesse fatte l’amministrazione di Benny Nicotra le avremmo già sapute, da tempo. E, invece, non è ancora emerso un bel nulla. Tutti in città ne parlano, ma questi argomenti sono tabù. Questa maggioranza ci aveva detto che era cambiata la musica. Non mi sembra proprio… Ecco, su queste cose, a noi cittadini piacerebbe avere spiegazioni. Perché qui non si tratta di ipotesi, qui è già successo. E vorremmo anche sapere se, nell’ambito della maggioranza, queste cose stanno bene a tutti? Possibile?».

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