Santena, Nerio Nesi: «Come restituire al Paese, in termini di utilità generale, le risorse statali ricevute per il complesso Cavouriano?”

Santena – 18 aprile 2015 – Per il complesso Cavouriano lo Stato ha concesso poco meno di 10 milioni di euro. Nerio Nesi, presidente della Fondazione Cavour, si chiede come sarà possibile restituire al Paese, in termini di utilità generale, le risorse ricevute.

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Nerio Nesi, presidente della Fondazione Camillo Cavour, intervenendo alla recente assemblea dei soci dell’Associazione Amici della Fondazione Cavour, ha detto: «Lo Stato Italiano sta facendo quello che nessuno pensava potesse fare in anni così terribili per il bilancio statale. Lo Stato italiano, con la presidenza del Consiglio, la Regione Piemonte, la città di Torino, assieme all’Unione Europea, hanno concesso poco meno di 10 milioni di euro per il rilancio del complesso cavouriano santenese. Se abbiamo ottenuto un simile risultato lo dobbiamo a due uomini, non due uomini qualsiasi, ma due presidenti della Repubblica: Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano. E l’ultimo presidente è stato certamente quello che ha fatto di più: convincere la Presidenza del Consiglio a tirare fuori oltre 4 milioni di euro per trasformare il castello Cavour di Santena – una residenza di una grande famiglia dell’aristocrazia piemontese – in un museo nazionale vero e proprio, così come hanno avuto Garibaldi e Mazzini».

Nerio Nesi
Nerio Nesi

Nerio Nesi ha proseguito: «Per quanto riguarda il futuro museo nazionale Cavour siamo passati attraverso varie vicissitudini. La scelta del progettista, cui hanno concorso 26 studi, anche stranieri e, alla fine, ha vinto uno studio professionale italiano. Abbiamo dovuto nominare un comitato di storici, presieduto da Isabelli Ricci, già direttrice dell’archivio storico della Città di Torino, per fornire consigli al progettista. Trasformare una casa di una grande famiglia in un museo, non sarà facile. Il castello conta su una ventina di stanze. Sono sorte discussioni tra chi vorrebbe che il castello rimanesse come era e tra chi, invece, predilige una linea modernista. Uno scontro di alto livello. Uno scontro non da poco, cui io stesso ho partecipato, con alterne fortune, per quanto riguarda le mie idee personali». Nerio Nesi ha aggiunto: «Ora la Corte dei conti ha approvato il decreto della Presidenza del Consiglio che stanzia oltre 4 milioni di euro di risorse e quindi ora, a Roma, avvieranno la gara di livello europeo, per individuare il costruttore. Si può ipotizzare che i lavori al castello potranno cominciare in dicembre 2015 o nel gennaio 2016 e avranno la durata di un anno. Dunque, potremo avere il complesso immobiliare cavouriano di Santena completamente ristrutturato per l’inizio del 2017».

«Se questa è la situazione dei lavori – ha aggiunto Nerio Nesi – c’è un ultimo problema, direi forse tra i più importanti, che va affrontato, Che cosa faremo del complesso cavouriano una volta rimesso a nuovo? Cosa faremo di questo gioiello che è stato ristrutturato, soprattutto con risorse arrivate dal sistema pubblico, con l’aggiunta di pochi fondi privati. La ristrutturazione è possibile grazie a risorse dell’Unione europea, dello Stato, della Regione Piemonte, della città di Torino e, in misura minore, dalla città di Santena. A cantieri chiusi, quale sarà il destino del complesso cavouriano? Come lo utilizzeremo? Questo è un problema da affrontare. E, inoltre, come si attrezzerà la città di Santena per gestire, insieme alla Fondazione Cavour, quello che può essere definito un gioiello del Paese. Perché il complesso cavouriano sta diventando – e dovrà diventare – un vero e proprio gioiello per il Paese. Sappiamo bene che il complesso di Santena è ben altra cosa dalla reggia di Venaria e non possiamo neanche pensare di diventare una sorta di museo nazionale del Risorgimento, che esiste già, a Torino. Io penso che noi dobbiamo pensare a un grande centro di alti studi europei su un problema specifico. L’obiettivo è far arrivare e incontrare a Santena alti esponenti del mondo scientifico italiano ed europeo. Sono ben cosciente che la mia è una tesi molto alta, difficile da applicare».

Santena_2015apr17_AmiciCavou_dNerio Nesi ha proseguito così: «Tutte le volte che vado a Roma, alla Presidenza del Consiglio, mi dicono “Vi stiamo dando 10 milioni di euro: come restituirete al Paese quello che vi è stato dato?”. La ritengo una domanda giusta, non provocatoria. Lo Stato ci ha dato quanto abbiamo chiesto, in un momento non facile per le casse statali. Poteva anche andare diversamente. Lo Stato avrebbe potuto anche dirottare queste risorse a cose più urgenti. Io sento fortemente la responsabilità, su di me, come su tutti noi, di dover restituire al Paese, in termini di utilità generale, quello che il Paese ci ha concesso. In questo senso molto toccherà alla Fondazione. Voglio qui rivolgere un appello affinché, come associazione Amici di Cavour, vi adoperiate anche in questo senso. A breve avremo un incontro con il sindaco di Santena Ugo Baldi per affrontare questo tema. Nell’amministrazione comunale, nel sindaco Ugo Baldi e nei suoi collaboratori io ho stima. Bisognerà però che la città di Santena si attrezzi alla luce del museo nazionale Cavouriano. Una città che dovrà essere in grado di accogliere non solo i visitatori occasionali, ma anche coloro che verranno a studiare. Tutto questo sarà possibile? Conto sull’operato dell’associazione Amici di Cavour».

Durante il suo intervento il presidente della Fondazione Cavour Nerio Nesi ha ricordato: «Il 2014 è stato un anno importante per la Fondazione Cavour. Per prima cosa è cambiata la struttura della Fondazione stessa. A seguito di una recente legge il cda risulta formato da sei consiglieri nominati da enti pubblici, i soci fondatori che sono: la città di Torino, la Regione Piemonte e la città di Santena. Ai soci privati, che sono dieci, spetta la nomina di quattro consiglieri. Il presidente della Fondazione ha nomina a parte. Il nuovo cda è sia migliorato, con l’arrivo di forze e intelligenze nuove, sia peggiorato, perché alcuni componenti conoscono poco di Cavour, come della Fondazione». Il presidente della Fondazione Camillo Cavour, in merito al cantiere relativo alle ex scuderie e alla facciata e ai tetti del castello, ha detto: «Questi lavori termineranno in luglio. Il 20 settembre 2015 faremo una grande cerimonia pubblica per inaugurare la nuova struttura delle scuderie che sarà il motore pulsante e agente di tutto quello che si farà in campo storico e culturale a Santena, che dovrà necessariamente avere un carattere nazionale».

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