Santena, parentopoli? La risposta dell’amministrazione in consiglio comunale

Santena – 1° maggio 2015 – Nel consiglio comunale l’amministrazione ha risposto all’interpellanza di Noi X Santena relativa alla vicenda delle assunzioni da parte delle cooperative di parenti e affini dei consiglieri comunali.

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In chiusura del consiglio comunale di lunedì 27 aprile scorso è stata discussa l’interpellanza presentata dai consiglieri di Noi X Santena Patrizia Borgarello e Giovanni Giacone relativa alle assunzioni di parenti e affini dei consiglieri comunali effettuate dalle cooperative che gestiscono i servizi dell’asilo nido comunale e della biblioteca civica.

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Questo è il testo dell’interpellanza, preparata dal gruppo consiliare Noi X Santena, relativa alla vicenda parentopoli.

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Al Sig. Sindaco della città di Santena
Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale

Santena, 17 aprile 2015

INTERPELLANZA

PREMESSO
Che si è appreso dagli organi di stampa (e abbiamo verificato la veridicità di tali fatti), che tramite le Cooperative che gestiscono i servizi del nido comunale e della biblioteca sono state assunte due cittadine santenesi che, presentato il curriculum presso gli uffici dell’ente territoriale (al tempo gestito da Enaip) e quindi consegnati alle cooperative, sono state dichiarate idonee al posto;
Che i cittadini santenesi superano i 10.000 e che, tolti alunni e pensionati, restano almeno 5.000 persone in età lavorativa delle quali, purtroppo, molte di queste in cerca di occupazione;
Che i Consiglieri Comunali sono 17, compreso il Sindaco;
Che la possibilità che la totalità dei posti in palio sia assegnata a parenti o affini di Consiglieri   è quindi statisticamente infinitesima. Che, invece, a Santena è risultata pari al 100 per cento.

TENUTO CONTO
Che le neo assunte dovrebbero essere state scelte per l’esperienza e la preparazione per i ruoli da ricoprire,
Che la moglie del capogruppo del Movimento 5 Stelle pare sia in possesso di una laurea breve in scienze forestali e, assunta in gravidanza, sembra abbia fatto o stia ancora facendo un corso ( a spese proprie questo sì ) inerente il lavoro in biblioteca.
Che del curriculum della neo assunta presso la cooperativa dell’asilo comunale non se ne hanno notizie, ma sembra sia la sia la figlia dell’assessore Walter Mastrogiovanni.

CONSTATATO
che numerosi cittadini hanno presentato domane di lavoro presso gli stessi uffici, ma sono stati esclusi pur possedendo laurea in Lettere con esami specifici in biblioteconomia e bibliografia, per poter lavorare in biblioteca, con tesi sulla biblioteca di Santena;
Che, in ogni caso, della ricerca di personale non ci risulta sia stata fatta dagli uffici del Comune adeguata pubblicità tale da far sì che chiunque potesse presentare la domanda;

PRESO ATTO
Che le Cooperative, in quanto enti privati, possono assumere chi credono, ma si ritiene doveroso dal punto di vista amministrativo ed etico, che il Comune per il quale prestano la loro opera debba pretendere la trasparenza delle loro operazioni, così come deve vigilare sulla regolarità contabile e previdenziale poiché l’asilo nido come la biblioteca sono gestite con soldi dei cittadini;

APPURATO
Che il capogruppo del Movimento 5 Stelle ha dichiarato ai giornali che il loro modo di fare politica è sempre legato alla trasparenza e il programma del Movimento parlava di “contratto etico”, dove si escludeva categoricamente l’assunzione di parenti tramite il Comune o chi per esso, ritenuto che chi ricopre cariche istituzionali debba avere un vincolo per tali circostanze.

INTERPELLANO
Il sindaco e l’amministrazione tutta affinché rispondano al Consiglio Comunale sui seguenti punti:
Se corrisponde al vero che la moglie del Consigliere Caparelli e la figlia del consigliere Mastrogiovanni sono state assunte presso Cooperative affidatarie di servizi presso il Comune di Santena;
Se il Sindaco e l’Amministrazione erano al corrente delle necessità di dette Cooperative di assumere personale; Se il Sindaco e l’Amministrazione hanno adeguatamente pubblicizzato tale ricerca di personale;
Se tali assunte possiedano i titoli e i requisiti adatti a ricoprire tali ruoli o se risulta che altre persone con titoli idonei non siano state assunte.
Se il Comune esercita, e come, la dovuta sorveglianza sul personale che presta servizio per dette Cooperative e sulla regolarità fiscale e contributiva delle Cooperative stesse, considerata la delicatezza dei compiti loro assegnati e il fatto che agiscono con soldi pubblici.
Se, in ogni caso, ritengono etico e scevro da qualsiasi conflitto di interesse o da motivi di mera opportunità tale comportamento, considerato che la Giunta o il Consiglio potrebbero, ad esempio, decidere in futuro la rescissione dei contratti con dette Cooperative.
Se i Consiglieri del Movimento 5 Stelle ritengono tale situazione conforme al programma elettorale da loro depositato e sottoscritto, ricordando loro che in altra occasione hanno impedito la nomina di un valido professionista in Commissione Edilizia per il solo fatto di essere notoriamente schierato politicamente.
Se, alla luce di tali fatti, il Sindaco e l’Amministrazione non ritengano opportuno invitare le persone in questione a dimettersi.

I consiglieri comunali
Patrizia Borgarello
Giovanni Giacone

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Questa è la risposta all’interpellanza letta in consiglio comunale dal sindaco della città Ugo Baldi.

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RISPOSTA ALL’INTERPELLANZA PRESENTATA DAL GRUPPO “NOI PER SANTENA” IN DATA 20 aprile 2015

Innanzitutto è doveroso precisare che i numeri riportati nella premessa dell’interpellanza sono inesatti.

Le cooperative affidatarie a vario titolo di servizi comunali sono:
–Il Margine (ex Croma) – servizi socio-educativi in ambito scolastico ed extrascolastica (assistenza diversabili, assistenza in mensa, laboratori didattici, asilo nido);
–La Cometa di San Lorenzo – inserimenti lavorativi di soggetti svantaggiati;
–Mirafiori- supporto ai servizi socio-culturali e sportello delle opportunità;
–E.T. – servizio di pre e post scuola;

Limitando i dati da maggio 2012 ad oggi le suddette imprese hanno occupato e/o occupano per gli appalti comunali di Santena n. 47 lavoratori.
Il numero dei lavoratori residenti a Santena, che hanno lavorato o lavorano risulta essere di 30;
Il dato numerico aumenta a 43 lavoratori santenesi se correttamente vengono conteggiati anche i lavoratori santenesi impiegati dal raggruppamento temporaneo d’impresa che gestisce il servizio di ristorazione scolastica.
Ma tale dato non è ancora completo.
Da giugno 2012 il Comune ha inoltre organizzato 2 cantieri di lavoro per disoccupati inserendo in questo caso, come previsto dalla legge, previa emissione di un bando pubblico complessivamente 16 lavoratori.
Ne consegue pertanto che l’Amministrazione Comunale in carica, direttamente o indirettamente, ha dato lavoro o creato i presupposti per favorire l’occupazione di n. 59 cittadini santenesi.
Soltanto due lavoratori risultano essere parenti di amministratori in carica.
Il dato percentuale non è pertanto quello strumentale dell’interpellanza (100%,) bensì il più modesto dato percentuale inferiore al 4% dei lavoratori complessivi santenesi, in un comune di 10 mila abitanti e di circa 4 mila nuclei familiari, molti dei quali con legami parentali e/o affetivi tra loro;
Quanto sin qui esposto per completezza non è e non intende comunque essere la risposta al contenuto dell’interpellanza.
La necessità di chiarezza espositiva mi impone di trattare separatamente la questione dell’assunzione della sig.ra Nadia Paschetta e della sig.ra Marzia Mastrogiovanni.

Assunzione della sig.ra Nadia Paschetta:
Risulta evidente dall’oggetto della gara aggiudicata alla Cooperativa Mirafiori, che il Comune di Santena non ricercava una bibliotecaria, essendo tale figura professionale presente nella dotazione organica del comune nella persona Maria Pia Gambino – responsabile del servizio bibliotecario.
Nell’art. 1 rubricato “oggetto dell’appalto” sono elencati i servizi richiesti dal Comune secondo un ordine di priorità
“art. 1 – oggetto dell’appalto
1.Il Comune di Santena intende affidare in gestione alcuni servizi bibliotecari, la progettazione e realizzazione di attività di promozione culturale, l’organizzazione di eventi culturali, ricreativi e sportivi. Nello specifico costituiscono oggetto dell’appalto:
–Attività di comunicazione, promozione dei servizi bibliotecari e di educazione alla lettura rivolta alle scuole e ai cittadini in genere, anche in collaborazione con altri enti pubblici (Regione, Provincia, ecc.) e privati (Fondazioni, associazioni, ecc.), predisposizione di materiale pubblicitario e didattico;
–Attività di gestione bibliotecaria:
-Apertura e chiusura della struttura affidata, con relative attività connesse;
-Informazione e assistenza agli utenti anche nell’uso dei supporti informatici;
-Prestito locale, interbibliotecario e di sistema;
-Gestione, collocazione, distribuzione e ricollocazione delle raccolte (librarie, multimediali, emerografiche) a scaffale aperto ed, eventualmente a magazzino;
-Reference, anche per via telematica;
-Assistenza e guida all’uso delle risorse;
-Gestione fisica del materiale bibliografico, emerografico e multimediale;
-Attività di comunicazione verso l’utenza locale e remota (sito web, sociale network, ecc.;
-Gestione delle postazioni internet a disposizione del pubblico;
-Gestione del progetto “Nati per leggere” con progettazione e realizzazione di attività didattiche e di letture ad alta voce in Biblioteca rivolte ai bambini dei Nidi e delle scuole dell’Infanzia;
-Progettazione e realizzazione di attività di promozione culturale come ad esempio: Incontri con l’autore, Incontri tematici, Laboratori, Storia e tradizioni locali;
-Organizzazione di eventi culturali, ricreativi e sportivi anche in collaborazione con le associazioni e/o enti presenti sul territorio.

La cooperativa Mirafiori, in sede di gara, si era impegnata a dare priorità nelle assunzioni a candidati residenti a Santena, sia per ragioni di carattere organizzativo (numero limitato di ore lavorative richieste 18 ore settimanali con flessibilità d’orario), sia per favorire opportunità occupazionali ai cittadini santenesi.
Conclusa la fase dell’aggiudicazione, il referente della Cooperativa, d’intesa con gli uffici comunali, riteneva opportuno per agevolare l’attività di ricerca del personale interessato avvalersi anche dei servizi offerti dallo Sportello delle opportunità. All’epoca lo sportello era gestito da Enaip, Ente Formativo.
Tale modalità di collaborazione nella ricerca di personale non è imposto da nessun obbligo di legge, in quanto le imprese appaltatrici possono ricercare e assumere il personale a loro discrezione essendo responsabili del regolare svolgimento del servizio e essendo i datori del lavoro del personale assunto.
La ricerca di personale, per n. 1 unità lavorativa part time 18 ore, ha interessato, secondo i dati riferiti dalla Cooperativa Mirafiori n. 7 candidature (tutte donne e quasi tutte laureate).
Non indico il nome di tutte le concorrenti, ma preciso da subito che tra le concorrenti selezionate con colloqui individuali vi erano anche la sig.ra Nadia Paschetta e la sig.ra Marzia Mastrogiovanni.
La Cooperativa Mirafiori, all’esito delle selezioni riteneva di assumere la dr.ssa Ilaria Punturiero, scartando, termine inadatto ma inequivocabile, sia la sig.ra Nadia Paschetta che la sig.ra Marzia Mastrogiovanni.
La scelta di assumere la dr.ssa Ilaria Punturiero verosimilmente era riconducibile all’idoneo (direi elevato) profilo della candidata rispetto alle mansioni da svolgere, prevalentemente incentrate sulla progettazione e organizzazione di eventi culturali e sportivi e solo per attività di supporto e non di gestione ai servizi bibliotecari.
L’assunzione della Punturiero, anziché della moglie del consigliere o della figlia dell’assessore, è la prova provata di assenza di condizionamenti, interferenze ed ingerenze di Amministratori Comunali nel procedimento di assunzione di personale.
L’estraneità dell’Amministrazione è inoltre dimostrata dalla circostanza rilevante per la quale neppure in “seconda battuta” la sig.ra Nadia Paschetta è stata assunta.
Pochi mesi dopo l’avvio dell’appalto la dr.ssa Ilaria Punturiero ha rassegnato le dimissioni, avendo accettato una proposta lavorativa dall’estero sicuramente più rispondente al suo curriculum, attitudini e aspettative professionali.
A seguito le dimissioni della Punturiero la Cooperativa ha, autonomamente, deciso di assumere la dr.ssa Cristina Griva.
Un inciso è doveroso per far comprendere ai cittadini anche i criteri in base ai quali la Cooperativa Mirafiori ha individuato le professionalità all’esito dei colloqui. Dai curricula di Ilaria e Cristina traspaiono molte assonanze, che hanno inciso sulla selezione, che sicuramente sono emerse in maniera rilevante durante i colloqui: l’esperienza e la capacità di entrambe le candidate di programmare, organizzare e gestire eventi.
In autunno, scaduto l’affidamento del servizio di gestione sportello delle opportunità ad Enaip, l’Amministrazione Comunale decideva di affidare alla cooperativa Mirafiori la gestione di tale servizio (12 ore settimanali).
Le motivazioni esplicitate nell’atto deliberativo di affidamento risultavano le seguenti:
1.Nell’anno 2007, infatti, la Coop. Mirafiori aveva già gestito in Santena tale servizio;
2.il costo orario risultava inferiore;
3.l’affidamento consentiva di ottimizzare l’interscambiabilità degli operatori all’interno dei servizi affidati (informalavoro, informagiovani, supporto attività bibliotecaria, organizzazione eventi ecc.).
E’ in tale occasione che è stata assunta la sig.ra Nadia Paschetta, moglie del consigliere di minoranza.
Non ho motivo di dubitare che anche in questo caso la scelta della coop. Mirafiori sia stata dettata da valutazioni attinenti al merito, che non si possono esaurire nella classifica dei titolo di studio posseduti dai candidati, come vorrebbe far intendere l’interpellanza.
Sicuramente avranno inciso positivamente l’esperienza di volontariato in biblioteca o forse ancora più, l’apprezzabile disponibilità della sig.ra Paschetta di utilizzare il periodo di congedo obbligatorio per maternità per iscriversi a sue spese e frequentare a Torino, un corso per il conseguimento del titolo di studio specifico di bibliotecaria, in vista del prossimo congedo per pensionamento della sig.ra Gambino.
Anche due parole sul trattamento economico fugano ogni dubbio: la sig.ra Paschetta è stata assunta con contratto a tempo determinato per 12 ore settimanali e percepisce un trattamento economico netto inferiore a 300,00 euro mensili. Lo stipendio è di gran lunga inferiore al costo del corso di qualificazione professionale che supera i 1.000 euro senza considerare le spese per raggiungere la sede in Torino. Il corso prevede una frequenza obbligatoria di 350 ore, in orario serale. La sig.ra Paschetta sta frequentando il corso sfruttando il periodo di astensione dal lavoro per allattamento.
E’ evidente, a chi non è in mala fede, il dato per cui se la Cooperativa Mirafiori fosse stata condizionata dall’Amministrazione Comunale avrebbe assunto certamente la sig.ra Marzia Mastrogiovanni, come prima opportunità e non la moglie di un consigliere di minoranza in terza battuta.
Fino a qualche giorno fa né io né nessun altro amministratore comunale si era posto il problema di dover giustificare l’esclusione della sig.ra Marzia Mastrogiovanni e, parimenti, nessun amministratore comunale, si è posto il problema di chiedere alla Cooperativa Mirafiori giustificazioni riguardanti il motivo dell’assunzione della sig.ra Nadia Paschetta.
La cooperativa Mirafiori ha fornito ulteriori chiarimenti, i cui contenuti sono già noti in quanto pubblicati, che, unitamente all’eventuali interventi del Consigliere Caparelli, possono completare la risposta dell’interrogazione.

Assunzione della sig.ra Marzia Mastrogiovanni

Ho dimostrato che nessuna ingerenza vi sia stata per favorire l’assunzione di Nadia Paschetta dalla Cooperativa Mirafiori; per lo stesso motivo non si è ritenuto di dover impedire e/o ostacolare l’assunzione di Marzia Mastrogiovanni da parte della Cooperativa Il Margine (ex Croma).
A fine anno la cooperativa Croma/Margine ha assunto tre unità lavorative residenti a Santena da impiegare presso l’Asilo nido, in sostituzione di personale dipendente comunale cessato o trasferito.
La prima assunzione ha riguardato la sostituzione dell’addetta alla cucina e servizi accessori.
L’assunzione ha riguardato la sig.ra Patrizia Bertorello, la quale non mi risulta abbia legami parentali o affettivi con amministratori comunali: è in possesso di titolo di studio (alberghiero) e capacità a svolgere le mansioni richieste.

In sostituzione dell’educatrice comunale sono state assunte con contratto a tempo determinato e parziale le sig.re:
-Claudia Manero, con contratto a 24 ore settimanali;
-Marzia Mastrogiovanni, con contratto a 12 ore settimanali.

La consigliera Borgarello immagino che conosca o almeno comprenda le motivazioni in base alle quali la cooperativa abbia individuato la signora Claudia Manero. Tale educatrice ha, infatti, lavorato alle dipendenze del Comune di Santena con più contratti a termine, sottoscritti e rinnovati durante il periodo nel quale la consigliera era assessore all’Istruzione. Avrà avuto modo di apprezzarne sia la competenza che la disponibilità.
Immagino anche che la consigliera Borgarello, sia certa che l’assunzione della sig.ra Manero da parte della cooperativa Croma sia motivata unicamente dalle capacità professionali e dalla disponibilità e non da interventi, ingerenze o conoscenze di amministratori comunali di maggioranza o minoranza.
Anche in tale circostanza l’Amministrazione non ha minimamente interferito (favorendola o ostacolandola) l’assunzione della sig.ra Claudia Manero, nonostante mi avessero riferito la circostanza, da me non verificata, in quanto irrilevante ed ininfluente, che la consigliera Borgarello sia la madrina di una delle figlie dell’educatrice.
D’altro canto non avrei neppure la possibilità di interferire o condizionare se solo si considera il numero di occupati della cooperativa Il Margine, circa 600 e il fatturato in relazione al valore dell’appalto.
Con lo stesso parametro di giudizio e coerenza comportamentale, l’Amministrazione non si è occupata di favorire, impedire e interferire sull’assunzione di Marzia Mastrogiovanni, che ribadisco era stata precedentemente scartata dalla cooperativa Mirafiori.
Verosimilmente, la consigliera Borgarello e i cittadini santenesi, come giusto che sia, non sanno e non sono tenuti a sapere che la signora Marzia Mastrogiovanni ha una esperienza qualificante di 7 anni di lavoro presso un Asilo Nido di Trofarello.
Inoltre la Cooperativa Il Margine ha vinto la gara proponendo, tra altre cose, l’organizzazione di laboratori all’interno della scuola; la laurea in lingue straniere di Marzia Mastrogiovanni, insieme all’esperienza, alla disponibilità ad orari ridotti ed intervallati costituiscono, credo, le esclusive ragioni dell’assunzione.
Non di meno, nel caso di specie, ho ragionevoli motivi per ritenere anche che non vi sia tra i cittadini santenesi un numero elevato di persone in cerca di occupazione che abbia il titolo, l’esperienza e la disponibilità ad essere assunto in qualità di educatore presso l’asilo nido comunale, con contratto a termine, parziale di dodici ore settimanali. Mi potrò sicuramente sbagliare e per questo motivo , d’intesa con la cooperativa Il Margine, verrà a breve reso noto un indirizzo mail della cooperativa Il Margine, dove eventuali interessati potranno presentare direttamente la propria candidatura. Tale invito non ha finalità giustificative o provocatorie in quanto è interesse dell’impresa disporre di una banca dati aggiornata di personale idoneo, anche non santenese da impiegare per nuovi inserimenti o sostituzione del personale in servizio.
D’ora in avanti tale metodo costituirà l’unica modalità di incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro in Santena che coinvolga l’Amministrazione Comunale, in modo da evitare sospetti e speculazioni.
Certamente la polemica di questi giorni un esito l’ha sortito: almeno le due imprese coinvolte non si riterranno obbligate a dare priorità ad assunzioni di cittadini santenesi per non dover svolgere approfondite indagini genealogiche o ripetuti accessi agli atti di stato civile.

Concludo rispondendo sinteticamente alle domande oggetto di interpellanza:
1.La moglie del consigliere Caparelli e la figlia del consigliere/assessore Mastrogiovanni sono state assunte da cooperative affidatarie di appalti comunali;
2.Io e la Giunta Comunale eravamo al corrente della necessità delle Cooperative di assumere personale;
3.Il sindaco e l’Amministrazione Comunale non hanno pubblicizzato tale ricerca di personale con appositi bandi. Tale modalità non è previsto ne consentito dalla legge. L’Amministrazione Comunale può unicamente, attraverso i suoi servizi, agevolare l’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro affinché tutti gli interessati possano sottoporre la propria candidatura;
4.Come in tutti gli appalti il Comune vigila sulla regolarità fiscale e contributiva delle cooperative. I consiglieri possono visionare ed acquisire copia dei DURC in corso di validità .
5.Ritengo l’operato dell’Amministrazione eticamente corretto, essendoci astenuti da qualsiasi interferenza e/o ingerenza, lasciando alle valutazioni etiche degli interessati gli eventuali aspetti di opportunità. Non sussistono profili di incompatibilità, ai sensi delle disposizioni di legge vigenti (Testo unico degli enti locali). Sono stati adottati rimedi affinché conflitti di interesse potenziali siano prevenuti e non solo risolti;
6.La risposta al punto 6 è rimessa al gruppo consigliare Movimento Cinque Stelle.
7.Per tutte le succitate motivazioni, il sindaco e l’amministrazione non ritengono opportuno invitare alle dimissioni i Consiglieri citati nell’interpellanza.

Non ho dato in questi giorni risposte complete e chiarificatrici ai mezzi di informazione, nonostante continue sollecitazioni, per rispetto dell’organo assembleare elettivo: trattandosi di una vicenda amministrativa era doveroso che la discussione avvenisse nella sede istituzionale (Consiglio comunale).
Spiace aver dovuto nominare e rendere pubblici fatti attinenti alla sfera privata delle persone coinvolte, nei confronti delle quali è aumentata la mia stima.
Non avevo alternative visto il contenuto, o meglio, la finalità denigratoria dell’interpellanza che finisce per colpevolizzare una generazione di laureati santenesi a 300 euro mensili.

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Scarica il pdf con la risposta dell’amministrazione: Risposta_interpellanza_cc_2015apr27

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