Santena, il vicesindaco Ghio commenta la situazione del commercio

Santena – 24 giugno 2015 – Roberto Ghio, vicesindaco, commenta la situazione che sta vivendo il tessuto commerciale cittadino.

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«Partirei da alcuni numeri. Sono quelli dell’anno 2014 – spiega Roberto Ghio –. Nel settore merceologico non alimentare nel 2014 ci sono state 8 nuove aperture e un sub ingresso, a fronte di una chiusura. Nel settore alimentare, sempre l’anno scorso, abbiamo avuto tre aperture, due sub ingressi e tre chiusure. Nell’ambito dei pubblici esercizi abbiamo avuto un’apertura, 4 sub ingressi e una chiusura. Infine, abbiamo avuto due trasferimenti di acconciatori, mentre nel settore estetica abbiamo registrato tre aperture, due trasferimenti e una chiusura».

Roberto Ghio
Roberto Ghio

Il vicesindaco Roberto Ghio aggiunge subito: «Lo so che i numeri non sono risolutivi, ma non possiamo prescindere da questi dati. E a fronte di essi è vero che alcuni attività chiudono, ma è altrettanto vero che altre aprono. Noi amministratori siamo chiamati ad andare oltre l’analisi spicciola di questi dati. Una prima cosa che va detta ai consumatori della nostra citta è che sarebbe davvero importante che per i loro acquisti si rivolgessero ai negozi presenti in Santena. In città l’offerta merceologica mi sembra completa. Poi, naturalmente, i commercianti dovrebbero fare di tutto per rendere sempre più interessanti le loro offerte. Capisco che si tratta di una impresa non facile, considerata la forte e temibile concorrenza che arriva dai grandi centri commerciali, così come dai supermercati e ipermercati presenti a pochi minuti di macchina da Santena».

Mercatino
Mercatino

«Noi amministratori stiamo lavorando per rendere sempre più appetibile il centro commerciale naturale santenese sito nel concentrico urbano – prosegue Roberto Ghio –. Ad esempio, questo è l’obiettivo che abbiamo perseguito con l’istituzione del mercatino della prima domenica del mese. Portiamo a Santena persone, clienti, che arrivano da Torino come da tanti comuni più o meno vicini. Ci rendiamo anche conto che molti commercianti non hanno troppa voglia di alzare la serranda la prima domenica del mese, tanto più se si tratta di persone che gestiscono il bar o il negozio da soli per tutta la settimana e, la domenica, giustamente vorrebbero approfittarne per riposarsi».

«Qui alla mia scrivania non è mai venuto nessun commerciante a fare presenti le difficoltà che possono portare alla chiusura – spiega Roberto Ghio –. Qualcuno è arrivato a spiegare la situazione del caro affitti. I canoni mensili per gli affitti dei negozi del centro cittadino santenese sono agli stessi livelli degli esercizi commerciali delle vie centrali di Chieri. Ecco, questa mi sembra una situazione davvero insostenibile. In media, in città, gli affitti possono andare da 500 a mille euro mensili, a seconda delle dimensioni dei locali. A Santena si pagano canoni che vanno dai 5 ai dieci euro per metro quadrato. In città i locali commerciali non mancano e ci sono molti spostamenti perché i titolari trasferiscono la sede dell’attività là dove gli affitti sono più bassi».

«E poi, certamente, dobbiamo tenere conto del momento storico che stiamo vivendo – afferma Roberto Ghio –. La crisi economica e occupazionale ha ridotto drasticamente le risorse dei nuclei familiari. La gente ha meno soldi in tasca e spende sempre meno. E taglia le spese non necessarie. Come amministrazione ci stiamo chiedendo cosa possiamo fare per invertire questa tendenza. Certo i mezzi a nostra disposizione sono davvero pochi. Tra le azioni politiche e amministrative c’è quella di lavorare per rendere più bella, pulita e accogliente la città. Si lavora anche per contrastare l’idea balzana che a Santena non si possa comprare bene».

Santena, castello Cavour
Santena, castello Cavour

«Per migliorare la città servono comunque idee nuove – continua Roberto Ghio –. Per questo abbiamo chiesto agli studenti del Politecnico un contributo di idee per migliorare piazza Martiri della Libertà e tutto il centro cittadino, tenendo nella dovuta considerazione il rinnovato complesso cavouriano. Noi ci auguriamo che la completa ristrutturazione del castello Cavour e dell’intero complesso immobiliare cavouriano, con la realizzazione del museo nazionale Cavour, porti finalmente in città un buon numero di turisti. Le premesse perché questo avvenga ci sono tutte. L’arrivo di nuove dinamiche commerciali che investiranno la città necessariamente dovrà portare a un cambio di mentalità da parte dei commercianti cittadini. Oggi chi entra nei negozi santenesi è un cliente locale fidelizzato: in futuro penso che l’intero tessuto commerciale cittadino dovrà aprirsi ai turisti, e attrezzarsi per servire le loro richieste. Il futuro del commercio cittadino passa necessariamente da una sorta di capitalizzazione della ristrutturazione del complesso cavouriano. Si tratta di un’occasione che la nostra città non potrà perdere. A breve sarà avviato l’iter che porterà Santena a disporre di un nuovo piano regolatore. Niente nuove colate di cemento. Non consumeremo nuovo terreno fertile. Cercheremo di dare un volto nuovo, moderno, al centro cittadino, tenendo nella dovuta considerazione tutte le sinergie da portare avanti con il complesso cavouriano».

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