Santena, quale futuro per la casa di riposo Forchino?

Santena – 26 dicembre 2015 – Essere trasformata in una struttura che accoglie ospiti prevalentemente non autosufficienti. Questo è il destino della casa di riposo Forchino, se vuole evitare la chiusura.

Forchino2015diepranzo1«Il futuro della casa di riposo Forchino? Essere trasformata in una struttura che accoglie solo ospiti non autosufficienti – spiega Giovanni Marengo, direttore sanitario della casa di riposo di via Milite Ignoto –. Una struttura tutta Rsa, residenza sanitaria assistita per non autosufficienti. E questo perché oggi gli anziani autosufficienti non vengono più in casa di riposo. E questo non è solo un effetto della crisi economica: chi può permetterselo fa ricorso alla badante e preferisce stare a casa sua».

Il direttore sanitario della Forchino aggiunge: «Per dare un futuro a questa casa di riposo dobbiamo necessariamente andare in questa direzione: trasformare strutturalmente questa casa di riposo affinché sia in grado di accogliere un maggior numero di autosufficienti, riducendo drasticamente i posti per gli anziani autosufficienti. Bisognerà muoversi con una politica dei piccoli passi, compatibilmente con le risorse che si hanno a disposizione».

Forchino2015diepranzobIl sindaco Ugo Baldi conferma e aggiunge: «Questa struttura, così come è organizzata oggi non è più al passo con i tempi e non potrà durare molto. Il bilancio del Forchino non può più sopportare il calo di ospiti dovuti al fatto che gli autosufficienti non vengono più qui, ma restano in casa, anche perché la loro pensione è utile, se non indispensabile, per far quadrare il bilancio domestico. Il Forchino avrebbe bisogno di avere aumento di ospiti non autosufficienti, ma la struttura oggi non è più in grado di accoglierne altri per carenze strutturali. Il Forchino ha davanti una sola strada: stringere i denti e cercare di resistere e andare avanti, iniziando subito a pensare alle modifiche da attuare per poter affrontare il futuro con maggiore serenità. Nei prossimi anni ben difficilmente cambieranno i fondamentali dell’economia e quindi ben difficilmente avremo un aumento di richieste per gli ospiti sufficienti. Bisognerà arrivare a un rinnovamento anche strutturale della Forchino, magari ipotizzando anche un coinvolgimento dei privati. Una cosa è certa: la città non può permettersi di perdere questa struttura che è patrimonio di Santena. Senza cambi di rotta il destino però è segnato: si va verso lo scioglimento, perché i costi superano le entrate. Per evitare questo siamo chiamati a ragionare e prendere delle decisioni tali da poter per dare un futuro alla nostra casa di riposo Forchino».

Da sinistra: Migliore e Floris
Da sinistra: Marilena Migliore e Manuela Floris

Le interviste al direttore sanitario e al sindaco sono state registrate durante il recente pranzo di Natale 2015, che ha visto il presidente del Cda Sergio Bernardini, premiare due dipendenti che hanno raggiunto il traguardo di 25 anni di attività: Marilena Migliore e Manuela Floris.

Tra le notizie da segnalare per la casa di riposo ve ne sono almeno altre due. «La modifica al decreto Madia – spiega Guglielmo Lo Presti, responsabile ufficio Legale del Comune –   ha eliminato il limite annuale per il cda della casa di riposo insediato all’inizio del 2015. La Giunta comunale ha varato una delibera che prevede l’estensione dell’incarico originale, fino al termine del 2018. Sempre la Giunta comunale ha approvato l’avviso di presentazione delle due candidature che dovranno sostituire due componenti dimissionari del Cda: Maria Tia Siciliano e Aurelio Riva. La presentazione delle candidature deve avvenire entro il 22 gennaio 2016. I moduli sono disponibili all’ufficio Informazione e relazioni con i cittadini».

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