Santena, le ragioni del progetto di ricollocazione della biblioteca

Santena – 27 marzo 2016 – La coalizione che amministra la città ha intenzione di ricollocare la biblioteca civica Enzo Marioni. Il sindaco Ugo Baldi spiega alcune ragioni alla base di questo progetto.

Attuale sede della biblioteca
Attuale sede della biblioteca

«Ci sono molteplici ragioni che ci stanno portando a pensare di ricollocare la biblioteca civica che oggi ha sede in un locale in affitto, in via Delleani 2 – spiega Ugo Baldi –. Intanto, spostare la biblioteca a palazzo Visconti Venosta vorrebbe dire portarla nel centro cittadino e questo ci consentirebbe di aumentare la fruibilità di questa struttura. Ricordo che, per tanti anni, la biblioteca era ospitata in via Pezzana, poi è stata spostata in via Milite Ignoto, oggi occupata da alcune aule della scuola materna Marco Polo». Il sindaco aggiunge: «Negli ultimi anni sono aumentati i fruitori della nostra biblioteca. Una crescita esponenziale. Tra le cose positive da segnalare c’è l’arrivo in biblioteca dei genitori con i loro piccoli; altri genitori vengono in biblioteca dove seguono i loro ragazzi che fanno i compiti». «Una delle ragioni che ci ha portato a prendere in considerazione l’ipotesi della ricollocazione è anche la spesa da sostenere per l’affitto – dice il sindaco Ugo Baldi –. Si tratta di una cifra pesante, 25-30mila euro l’anno. Andando in una sede propria questo denaro lo potremo spendere sempre per la cultura, ma in ben altro modo».

Il sindaco aggiunge: «C’è anche un’altra ragione alla base della ricollocazione. La Compagnia di San Paolo ha deciso di premiare gli sforzi dell’amministrazione comunale e della Cooperativa Mirafiori, ente gestore del servizio, con un contributo di euro 44.000 per l’attuazione del progetto “Lettura che avventura”. Si tratta di un piano finalizzato al rinnovamento complessivo della biblioteca, sia in termini strutturali sia di programmazione culturale. Questi fondi ci consentiranno di rinnovare gli arredi della biblioteca civica. Abbiamo pensato che non aveva molto senso rifare i mobili a misura di una struttura non nostra. Per Palazzo Visconti Venosta esiste una convenzione con la città di Torino, in pratica siamo a casa nostra».

Palazzo Visconti Venosta
Palazzo Visconti Venosta

«Nell’ambito del progetto di spostamento della biblioteca a Palazzo Venosta – precisa Ugo Baldi – uno dei punti fermi sarà la presenza di una sala multimediale, con un centinaio di posti; molto probabilmente sarà collocata al primo piano. Al primo piano, anche per motivi strutturali, dovrebbero trovare posto gran parte dei volumi della biblioteca». Ugo Baldi chiude: «Nei giorni scorsi, come amministrazione comunale, abbiamo avuto un incontro con la Fondazione Cavour per capire se esiste la possibilità di poter utilizzare il cortile che ha l’accesso dalla piazzetta di via Sambuy. Per ora la Fondazione ha preso tempo, anche in vista del probabile arrivo dell’appalto per la gestione dell’intero complesso cavouriano da parte della Presidenza del consiglio. Noi comunque non disperiamo. Poter usufruire anche di parte di questo cortile sarebbe proprio una bella cosa…».

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