Santena e dintorni 14

Santena – 23 aprile 2016 – L’agricoltura nella biosfera della zona convive tra città e campagna, capannonaggio e paesaggio, nuovo ospedale e usura del suolo. Se mancano le parole, il dizionario aiuta. Interessante lo scontro di civiltà tra GB e USA e tra valorizzatori e vandali del Lungobanna.

1) Biosfera CollinaPo. Del progetto, riconosciuto dall’Unesco, c’è chi dice: “è in ritardo di vent’anni” e chi “è in anticipo di dieci”. In attesa che la disputa si risolva, aumentano la curiosità e l’interesse degli imprenditori agricoli la cui attività principale consiste nella produzione di ortaggi, asparagi, frutta, cereali, vini, carni, latte e formaggi, che forniscono la Città Metropolitana di Torino di alimenti freschi e di qualità, in gran parte riconosciuti dalla Regione e dallo Stato come PAT (Prodotti agroalimentari tradizionali). Chi ama il lavoro, l’ambiente, il benessere, il territorio, la biodiversità, la cultura e la socialità non vede l’ora di affrontare l’integrazione tra campagna e città e tra natura e produzione di risorse alimentari.

2) Vocabolario obbligatorio. In ogni casa dovrebbe esserci. Probabilmente è l’unico di tutta la Romània, è sicuramente il primo dell’Italoromania. E’ “Il Repertorio Etimologico Piemontese (REP)” di Anna Cornagliotti, edizioni Centro Studi Piemontesi. Un dizionario del dialetto parlato in una buona parte del Piemonte, nota regione dell’Italoromania. Un vocabolario di solide basi scientifiche, di facile consultazione, adatto a tutti i lettori. Si acquista presso il Centro Studi Piemontesi, via Ottavio Revel, 15, a Torino, tel. 011.537486.

Santena_lungoBanna2016apr233) Valorizzare o vandalizzare. E’ un lavoro concreto, da non sottovalutare da chi si dovrebbe occupare del bene comune. E’ una risposta ai vandali distruttori della prospettiva paesaggistica che ha cambiato il rapporto tra i Santenesi e la Banna. Gli imperterriti Amici di Camillo Cavour e la Scuola di Santena portano avanti “Alla scoperta e ri-scoperta del nostro patrimonio”, un progetto per bambini e ragazzi dalla Materna alle Medie di consapevolezza e di responsabilizzazione verso il paesaggio naturale, la tradizione agricola, il patrimonio storico e l’usufruizione di un insieme, unico e distintivo della comunità, che tutti hanno il dovere di difendere. In attesa che vigilanza e forze d’ordine riescano nei loro sforzi.

4) Periferie e Città. La Vecchia Europa non è più il centro del Mondo. Adesso ha la funzione di attrarre masse sterminate di persone che cercano rifugio e protezione fuggendo la violenza e la fame. Nel dominio del Mondo, l’Europa è più periferica del passato. Da qui a dire che le campagne sono sempre più marginali però ne passa. La campagna non può essere confusa con una periferia. Certo, ci sono zone che s’impoveriscono e che diventano più marginali. Ma altre no! Le Langhe non sono zone in corso di plebizzazione. Neppure le campagne della Toscana, dei Laghi e della Pianura padana possono essere definite, povere e abitate solo da vecchi e da pochi e marginali coltivatori. Stesso discorso, furlanescamente ragionando, vale per Santena e il Pianalto. Anche le periferie cinesi, indiane, indonesiane, messicane, parigine, londinesi, bruxellesi, napoletane e torinesi sono ben differenti tra loro.

PremioCavour2015x15) Per precisione. Il Premio Nazionale Camillo Cavour, del 20 settembre 2015, conferito alla Marina Militare, è stato ritirato dall’Ammiraglio Roberto Camerini, Comandante Marittimo del Nord, non già dal Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio Giuseppe De Giorgi.

6) Nuovo Sito Ospedale. Dopo Santena, Villastellone, Cambiano, spunta Trofarello, zona Movicentro, tra la stazione ferroviaria, e lo svincolo tangenziale Vadò. Escono le prime smentibili ipotesi. A fine mese, poi si vedrà. Finalmente s’innalza il livello della discussione. Gli interessi in ballo sono vari e consistenti. Dove cade la scelta, ammesso che l’ospedale davvero si faccia, non è così indifferente. In gioco non ci sono solo i servizi sanitari territoriali, ma anche l’uso e l’usura sui suoli delle aree circostanti, il valore delle abitazioni, la nuova logistica dei servizi di mobilità e la nuova rete delle relazioni sociali nell’area.

7) Contro gli invasori Francesi i Benso combattono. Siamo nel 1794. La rivoluzione si rivolta contro tutto e tutti. Anche Robespierre sale alla ghigliottina. Giovan Battista De Rolandis e Luigi Zamboni, a Bologna, adottano la coccarda tricolore. Il monopolio dell’industria manifatturiera inglese alimenta il conflitto con gli Stati Uniti. Chi dall’Inghilterra esporta disegni di macchinari è condannato, i tecnici e gli artigiani non possono emigrare in America. Contravvenendo alle leggi, l’emigrante inglese Samuel Slater, il padre dell’industria americana, ricostruisce a “mente” una filatrice meccanica ad acqua. Non sarà condannato.

 

Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 23 aprile 2016.

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