25 aprile 2016, Per non dimenticare, perché non accada più

Santena – 30 aprile 2016 – “Per non dimenticare, perché non accada mai più”: questo il titolo della scheda preparata dall’associazione “Le radici, la memoria”, in occasione del 25 aprile 2016.

Per non dimenticare, perché non accada mai più!

Il nazifascismo ha prodotto terrore e morte in tutta Europa ed ha lasciato il nostro paese distrutto. Il 25 Aprile è il giorno della liberazione dal nazifascismo, vanno ricordati tutti i figli che Santena ha dato alla Liberazione. Tre partigiani furono trucidati dai fascisti e dai tedeschi.

MUSSO

MUSSO GIUSEPPE (Tom)

(Lasò), classe 1922, Carabiniere
Reduce dal fronte Russo, partigiano nella IX divisione Giustizia Libertà.
Ucciso a San Raffaele Cimena, il 28 ottobre 1944, insignito di Medaglia d’Argento, al Valor Militare alla Memoria.

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TOSCO

GIOVANNI TOSCO (Gianni)

(Sgnùra maria), classe 1922, militare in Fanteria.
Reduce dal fronte Russo, partigiano nella IX divisione Giustizia e Libertà.
Ucciso a Riva presso Chieri, il 13 aprile 1945, a pochi giorni dalla Liberazione.

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ENRICO VISCONTI VENOSTA
Maggiore dell’Esercito Italiano, classe 1882, ucciso il 4 marzo 1945, presso Ravenna.

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ALTRI PARTIGIANI: Attiglio Bechis (Lùcio), Giuseppe Chiesa (Gori), Giovanni Dassano (Dàsan), Francesco Elia (Càlie), Michele Elia (Biund di Càlie), Mario Gallarato (Mario), Francesco Garrone (Céco Garùn), Battista Gatti (Gàt), Giacomino (Barbé), Giacomo Migliore (Gavtta), Antonio Musso (Lasò), Agostino Negro Natale (Tale), Vittorio Negro (Capitano), Michele Pollone (Chelino), Agostino Romano (Baraca), Giovanni Romano (Macario).

Un pensiero a tutti coloro che hanno compiuto atti di solidarietà come: nascondere un partigiano, un ebreo, un disertore curare un ferito, i cascinali che offrivano rifugio. Per tutti ricordiamo una religiosa: Suor Serafina.

reduciIl dramma dei 35 internati santenesi nei campi di concentramento in Germania. Per tutti ricordiamo:
–Berruto Lodovico (Vico ‘d Midéo), instancabile testimone delle violenze e degli orrori visti e subiti;
–Razzetti Giuseppe (Pinin) nella foto, porta bandiera e simbolo dell’associazione dei reduci santenesi.

–Chi non è tornato: Matteo Caratto, ucciso a Mautahusen.

–5 militari dispersi: Sebastiano Dassano, Ernesto Elia, Carlo Gaude, Luigi Razzetti, Giorgio Spinello.

–13 militari morti: Giovanni Cavaglià, Antonio Elia, Bernardo Elia, Francesco Elia, Marco Fausone, Mario Favaro, Giuseppe Lanzetti, Mario Negro, Oreste Pollone, Aldo Rolle, Filiberto Ronco, Michele Ronco, Bernardo Tamietti.

–2 civili uccisi dai bombardamenti.

–Tutti coloro che in varie forme resistettero al nazifascismo e contribuirono alla Liberazione.

–Ricordiamo le sofferenze delle madri per i figli in guerra, dispersi, morti, prigionieri, con le parole della mamma del partigiano Tosco, quando Giovanni è stato mandato sul fronte Russo: “Da distante sono nemici, da vicino sono fratelli”.

–Uomini e donne di tutte le età sono morti nella Guerra di Resistenza e di Liberazione dal nazifascismo per garantire a noi ed alle generazioni future i diritti democratici della Costituzione.

W il 25 AprileW la Liberazione

W la Pace

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Fonte: Volantino realizzato dall’associazione Le radici, la memoria, aprile 2016

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Scarica il volantino: volantino 25 Aprile 2016

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