Santena, tassa rifiuti 2016, il dibattito in aula

Santena – 1° maggio 2016 – Nella seduta di sabato 30 aprile il consiglio ha approvato le tariffe 2016 della tassa rifiuti. Di seguito, il dibattito consigliare.

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Cristian Barbini
Cristian Barbini

Dopo la presentazione della delibera relativa alle tariffe 2016 della Tari, tassa rifiuti, da parte della consigliera Fiorenza Di Sciullo, in consiglio comunale si è aperto il dibattito. Cristian Barbini, consigliere di Santena futura, ha detto: «Prendiamo atto che, comunque, anche quest’anno, se pur leggerissimo, anche le utenze domestiche avranno comunque un aumento in bolletta. Sappiamo bene che i conti ogni anno continuano a salire e, in qualche modo, occorre farli tornare». Cristian Barbini ha aggiungo: «Rispetto agli esercizi commerciali che hanno le macchinette da gioco penso sia normale che nessuno le abbia tolte. La riduzione prevista nell’ambito della Tari per chi toglie dal proprio locale le macchinette del gioco d’azzardo è di gran lunga inferiore agli introiti che arrivano ai gestori da questi terminali».

Daniele Franco
Daniele Franco

Daniele Franco, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, ha detto: «Ogni anno il costo per il servizio di raccolta rifiuti aumenta di 25mila euro. Giocoforza, anche nei prossimi anni le bollette dovranno continuare a salire. Grazie al lavoro dell’amministrazione sui coefficienti l’aumento per le utenze domestiche sarà di pochi euro: tutto dipende anche da come le famiglie gestiscono i rifiuti. Per le famiglie un aumento, se pur minimo, ci sarà comunque».

Fiorenza Di SciulloFiorenza Di Sciullo, ha preso la parola e ha detto: «I santenesi si sono comportati bene e c’è stata una riduzione dei rifiuti prodotti. L’aumento delle spese è dovuto in gran parte ai crediti inesigibili del 2009. Anni fa il Comune ha concesso al Consorzio un prestito considerevole. In tutti questi anni abbiamo utilizzato questo prestito per pagare i crediti inesigibili, senza dover pesare direttamente sulle famiglie. Questo prestito è andato esaurito. Tutti sanno che la metà dei crediti inesigibili è dovuta da due ditte che hanno chiuso i battenti con il fallimento: l’Ages e la Laria. E il peso maggiore è quello dell’Ages».

Il sindaco Ugo Baldi ha preso la parola e ha spiegato: «Quest’anno abbiamo caricato i debiti dell’Ages relativi al 2009, ci dovremo ancora sobbarcare crediti inesigibili fino all’anno 2012». Il sindaco ha aggiunto: «Per la Tari noi abbiamo l’obbligo abbiamo l’obbligo di coprire tutti i costi del servizio raccolta e smaltimento rifiuti. Nonostante il carico dei costi relativi a Ages e Laria, l’aumento a carico delle utenze domestiche per l’anno 2016 sarà di un euro o poco più. Per questo mi sento di dire cha la Tari 2016 è sostanzialmente invariata rispetto all’anno precedente». Ugo Baldi ha aggiunto: «A partire dal prossimo anno non avremo più credito residuo e quindi le bollette avranno aumenti più consistenti. Come amministrazione stiamo lavorando per riuscire a contenere le spese per le famiglie per la Tari. Ilo grosso interrogativo – ed è bene che i santenesi lo sappiano da subito – arriverà con l’anno 2018. Cosa succederà? Nel 2017 scade l’appalto che il Consorzio ha in corso con le ditte che effettuano il servizio di raccolta dei rifiuti urbani. Ci sarà un nuovo appalto e non possiamo fare previsioni. Nell’ambito dell’assemblea dei sindaci del Consorzio per i servizi del chierese abbiamo cominciati a discutere di questo nuovo appalto. Siamo in alto mare. Non è nemmeno chiaro chi potrà bandire l’appalto. Il Consorzio chierese doveva chiudere i battenti nel 2012, una legge regionale ne imponeva la chiusura. L’autorità d’ambito che dovere prendere in carico il Consorzio è scomparsa e la Citta metropolitana di Torino non è ancora in grado di assorbire i Consorzi che oggi gestiscono la partita dei rifiuti. Una cosa è chiara: l’appalto scade nel 2017 e quanto prima bisognerà muoversi. Vorrei citare un esempio: ci sono Consorzi in regione che anno avviato nel 2014 le procedure per un nuovo appalto e, a oggi. Non sono ancora riusciti a chiuderla».

Il sindaco ha proseguito: «La normativa è complessa e come sindaci del Consorzio abbiamo iniziato a ragionare sulle cose da fare. Due sono le scelte che abbiamo davanti. La prima strada, quella meno onerosa per i bilanci comunali, prevede l’affidamento a un soggetto terzo di tutta la gestione del servizio di rifiuti, con però una maggiore difficoltà di controllo pubblico sulle tariffe in divenire. La seconda strada, più complicata e più onerosa per gli enti locali, prevede che i Comuni continuino a caricarsi a bilancio una serie di partite, questo però ci consentirebbe un maggior controllo della parte pubblica sull’intera partita del servizio rifiuti. Occorrerà riuscire a trovare il giusto equilibrio tra queste due posizioni. Far gestire il servizio da una società esterna, oppure continuare a gestire la partita con una struttura quale l’attuale Consorzio. Su questo si gioca il futuro del servizio rifiuti. Una cosa è certa, sino al 2017 le bollette non cambieranno di molto. Dall’anno 2018 saranno possibili profondi cambiamenti di gestione che si ripercuoteranno in bolletta. SI tratta di una partita molto delicata che richiederà grande attenzione da parte di noi amministratori».

Prima di arrivare alla votazione, Daniele Franco, consigliere del Movimento 5 Stelle ha fatto la dichiarazione di voto: «Più che contrari alle tariffe Tari 2016 il nostro è un dissenso rispetto ad alcuni principi che stanno dietro la tassa rifiuti. Secondo noi questa tassa non è strutturata bene. Soprattutto non rispecchia un principio generale che chi inquina paga. A Santena i cittadini sono sempre più virtuosi e la quantità di rifiuti prodotta continua a essere in calo. A fronte di questo cittadini e imprese devono pagare sempre di più perché gli vengono accollati i costi di alcune ditte che sono state dichiarate fallite. E’ una beffa, ci sono santenesi che hanno perso il posto di lavoro e poi in bolletta si ritrovano la Tari della ditta che li ha lasciati a casa. Al di là delle ditte locali fallite la Tari non è in linea con i nostri principi secondo cui occorre lavorare per arrivare a produrre zero rifiuti. Siamo poi contrari all’uso dell’inceneritore. La tassazione non premia in alcun modo i cittadini virtuosi. Non ci piace come è costruita questa tassazione non rispecchia i nostri principi di arrivare a rifiuti zero, continuare a usare metodi come inceneritore. Secondo noi la Tari non incentiva nei cittadini comportamenti virtuosi nell’ambito dei rifiuti. Per tutto questo voteremo contro».

Il consiglio comunale è passato al voto. Le tariffe 2016 della Tari, tassa rifiuti, sono state approvate con i voti dei consiglieri di maggioranza. Voto contrario è arrivato da tutti i consiglieri di minoranza presenti in aula: Giovanni Giacone di Noi X Santena, Cristian Barbini di Santena futura e Daniele Franco del Movimento 5 Stelle. Assenti in aula al momento del voto i consiglieri Giovanni Le Donne, Massimiliano Mancuso tra le file della maggioranza e i consiglieri Adriana Barzagli e Gianpaolo Caruso nel campo delle minoranze.

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