Santena, sagra e dintorni 16

Santena – 7 maggio 2016 – Capitale dell’Asparago d’Italia. Nella 83° Sagra: cultura, società, natura, paesaggio, spettacolo e tradizione sono patrimonio di una città storica, custode della memoria patria costruita dagli antenati, snodo nevralgico e gastronomico della Città Metropolitana.

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Gianni Oliva
Gianni Oliva

1) Oliva e Asparago Gianni Oliva presenta il volume “Gli ultimi giorni della monarchia. Giugno 1946: quando l’Italia si scoprì repubblicana” Edizioni Mondadori. Interviene con l’autore Bruno Gambarotta. Martedì, 10 maggio, alle 17.30, PalAsparago, piazza Martiri della Libertà, Santena (TO), 83° Sagra dell’Asparago 6-15 maggio. L’ingresso è libero e gratuito. Organizzano: Pro-Loco di Santena, Associazione Produttori Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto, Associazione Amici Fondazione Camillo Cavour, Circolo Culturale Europa.

2) Folklore è ricchezza Tradizione, territorio, storia, feste, gastronomia, manifestazioni fanno della 83° Sagra dell’Asparago l’evento in cui tutta la comunità si riconosce. Basta considerare il numero di Associazioni di volontariato che collaborano con la Pro-Loco per la buona riuscita di questa rassegna di alto valore sociale. La Sagra è la vetrina di Santena sul Piemonte e sull’Italia, i cui benefici si fanno sentire non solo nei dieci giorni della manifestazione, ma nel resto dell’anno. La formazione professionale dei 400 allievi carabinieri dimostra che il Castello Cavour è il memoriale degli Italiani.

3) Attesa dell’Ospedale. Comunicato appeso nel poliambulatorio, ma ci si arriva solo per via deduttiva. “SI AVVISA LA GENTILE UTENZA CHE, I SERVIZI DISTRETTUALI AMBULATORIALI SARANNO APERTI IL GIORNO 10 AGOSTO 2016, SARANNO CHIUSI IL GIORNO 12 SETTEMBRE 2016”. F.to “La Direzione del Distretto di Chieri”. L’annuncio sembra si riferisca a Santena, perché il 10 agosto è il giorno del Santo patrono, San Lorenzo, festività. L’Asl invece unifica tutto chiudendo il 12 settembre, festa patronale di Chieri. I servizi erogati negli ambulatori di Santena si regolano e uniformano di conseguenza. Tutto da gustare quel “gentile utenza”.

4) “Vivere” in sostanza L’Associazione Vivere, elemento sostanziale della comunità, si occupa di disabilità, di integrazione di persone adulte e della loro inclusione nella società. A Chieri, fra gli altri, collabora con l’Associazione Patchanka che gestisce il Centro Giovanile di piazza Caselli e il Ristorante Sociale dell’ex Mattatoio, di via Giovanni XXIII, 8. A Santena il martedì sera e il venerdì pomeriggio si raccoglie nel palazzetto dello Sport. Vivere, insieme alla Pro-Loco, lunedi 9 maggio, in piazza Martiri, nell’ambito della 83° Sagra, propone una serata musicale “Tra Silenzio e Baccano”, una parte dell’incasso servirà a sostenere l’attività. Il 21 maggio nel Parco Cavour,” Vivere” organizza con l’Associazione Podiste Torinesi un’insolita prova podistica non competitiva “1000 donne per 1000 metri”, aperta alle donne da 0 a 100 anni, con inizio alle 9,30, collabora l’Associazione Amici di Camillo Cavour.

5) Oltre il campanile L’area camper di Cambiano dimostra che qualcuno crede nello sviluppo del Turismo, con la T maiuscola. La gestione affidata ai camperisti insegna che chi è abituato a viaggiare ha una visione più ampia di chi si soffoca nel localismo. Se la Zona del Chierese-Carmagnolese credesse davvero nello sviluppo turistico dovrebbe ringraziare i Cambianesi perché mettono a disposizione della zona un servizio di accoglienza e ospitalità di pubblico interesse, in una dimensione sovracomunale.

6) Oggi Crimea Dopo gli scontri tra Russi e Ucraini la Crimea, nel marzo 2014, è stata riannessa con un referendum alla Russia. La penisola affacciata sul mar Nero, ieri come oggi, è troppo importante nello scacchiere mondiale. Nel frattempo in Ucraina si calcola siano esodate un milione di persone, in particolare dalla regione orientale del Donbass.

7) 150° fa la Crimea Erano altri tempi. Al Congresso di Parigi fu chiaro che la guerra di Crimea era scoppiata per il controllo del Mediterraneo. Sullo sfondo di quel conflitto mondiale, combattuto su un fazzoletto di terra alla foce del Danubio, c’era l’apertura del Canale di Suez e la rivoluzione del sistema dei trasporti mondiali. Di tutto ciò il santenese Camillo Cavour era ben consapevole. La guerra sanciva il declino dell’impero austriaco, conseguente alla rottura della Santa alleanza con la Russia. L’interesse inglese e francese per il controllo del Mediterraneo, dove ancora era presente la pirateria, spingeva in direzione di uno stato unitario in tutta la Penisola per rafforzare la sicurezza sulla nuova autostrada marina mediterranea tra l’Asia e l’Europa occidentale. Genova diventava il porto principale dotato di moli, bacini di carenaggio e di una linea ferroviaria ad alta velocità collegata al Frejus.

Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 7 maggio 2016.

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