Santena e dintorni culturali 26

Santena – 16 luglio 2016 – Non basta dipingere un muro, l’arte raffigura la storia e fa la storia. Fondazioni in crisi, cosa farà il nostro Sindaco Chiara Ugo Appendino-Baldi? Dal parroco in comune ai servizi associati il passo è obbligato. Duecento anni fa si stava peggio, ma il mondo cambiava in meglio.

Murales1)Murales Storici Fare cultura è difficile. E poi la pittura è un’arte raffinata, figurarsi quando si misura con ampie superfici. Il concorso per i nuovi murales ha riscosso poche adesioni. Forse è colpa del localismo, forse della pubblicità. La specialità è selettiva. In più bisogna costruire immagini che agendo sull’immaginazione riescano a compiere un miracolo: integrare il museo con la città e la città con il museo. Si tratta di rappresentare un’idea di progresso capace di coinvolgere le sensazioni di un pubblico non santenese che si misura con la propria storia, nell’Italia unificata. Operazione complessa, perché Camillo Cavour e Santena sono nient’altro che la memoria di ciò che hanno fatto gli antenati più recenti. Rappresentare su muro il loro agire è una sfida che dovrebbe coinvolgere artisti italiani e stranieri. (Vedi RossoSantena, 10 luglio).

2) Fondazioni in crisi La dice lunga l’intercettazione riportata da “La Stampa” il 14/7, pag. 19, del segretario della Fondazione CRT “…Partecipo a tanti consigli di amministrazione, ma uno schifo così non mi è mai capitato di vederlo”. Dunque non è detto che il Salone del Libro resti a Torino. Se va a Milano la perdita per Santena, come per tutte le comunità che operano nella Città metropolitana di Torino, sarà grande. Eppure nella fondazione erano da poco entrati nuovi soci con grandi disponibilità: i ministeri dei Beni culturali e dell’Istruzione e Intesa Sanpaolo. Sarà un caso? Questa è un’altra bella gatta da pelare per la nostra Sindaca metropolitana Appendino e per il regionale Chiamparino.

Urbano_Cairo3) Libri e Giornali Prima un inedito derby Toro-Juve, adesso un Toro-Milan dall’esito incerto. Da quando la FCA, proprietaria dei Gobbi, è uscita di scena vendendo la sua quota azionaria, il Toro è sceso in campo col suo presidente. Ieri Urbano Cairo, sostenuto da Banca Intesa SanPaolo, ha vinto la battaglia per la maggioranza della Rizzoli. A questo punto se Torino perde il Salone del Libro, i Granata conquistano la Gazzetta dello Sport, il Corriere della Sera, La7Tv, Oggi, Novella 2000. Gli Juventini per ora devono accontentarsi dell’ennesimo scudetto, di trattare Gonzalo Higuain e di tenere La Stampa. Alcuni tifosi granata sognando il prossimo scudetto trovano che il Corriere della Sera non è poi tanto peggio della Busiarda e che La7 equivale alla Rai e a Mediaset.

4) Parroco in Comunione L’accorpamento delle strutture che erogano servizi amministrativi e spirituali alle persone è in corso da anni, ma qualcuno non se n’è ancora accorto. Così è stato per i servizi socio-assistenziali, per i rifiuti, per la sanità, per il trasporto pubblico, per la gestione dell’acqua. Così sarà per i parroci e per le Diocesi vista la carenza di vocazioni e di fedeli. Così è per i vigili, per intanto Pecetto-Cambiano affittano lo “Scout Speed” al Sindaco Ugo Baldi. E poi succederà per gli uffici tecnici, il bilancio, i cantonieri, l’anagrafe ecc. E’ solo questione di tempo. La dimensione in cui si manifestano i veri interessi dei cittadini, ieri come oggi, non si esaurisce nell’ambito del Comune. Stesso discorso, sul versante spirituale riguarda le parrocchie, vedi Cambiano-Santena con il Parroco in comune. Da non confondersi con la Parrocchia in Comune o il Comune in Parrocchia.

5) Ahi Italia 16,5 milioni di pensionati, per 200 miliardi di spesa annua. Le pensioni di invalidità crescono di 50mila l’anno. 31 milioni di persone (la metà della popolazione) dichiara di non avere un reddito. Per le imprese il carico fiscale è al 65,4% dei profitti (in Germania è il 48%, in Gran Bretagna il 33%). Nel 2005 eravamo primi nel turismo, ora siamo diciottesimi. La quota di turisti stranieri intercettata lo scorso anno è stata del 4,1% (nel 2000 era del 6%) In Spagna il comparto vale il 22% del Pil, da noi solo il 10%. Sarà colpa degli altri?

6) Produttività e ante nati Nel Dopoguerra la ricchezza dell’Italia è stata generata dalla produttività del lavoro di un’aristocrazia di operai, tecnici, contadini, imprenditori capaci di miscelare genialità, spirito di ricerca, sviluppo della tecnologia, applicazione della scienza, uso della terra, amore del bello, voglia di eguaglianza, aspirazione all’integrazione nella Comunità Europea, distinzione tra interesse pubblico e privato. Questo hanno fatto quelli nati prima di noi, prima che il sistema deragliasse.

7) Pianalto ieri Nel 1815 cade Napoleone e nasce don Bosco. La Santa Alleanza tra Austria, Russia e Prussia domina sull’Europa continentale, l’Inghilterra è la padrona dei mari. Al Congresso di Vienna la Repubblica di Genova non recupera la sua autonomia, ma è annessa al Regno di Sardegna che diventa una potenza marittima del Mediterraneo. Il nuovo sbocco al mare, richiede investimenti infrastrutturali per il collegamento con i porti e stabilisce relazioni commerciali, finanziarie, culturali che rafforzano i legami con il resto dell’Italia, con l’Europa, il Sud-Mediterraneo e l’America. Il Regno di Sardegna confina con la Confederazione Elvetica, la Francia, il Mediterraneo, la Lucchesia e la Toscana, Parma e Piacenza, il Lombardo-Veneto. E’ un quadrilatero ai cui vertici ci sono il Sempione, il lago di Ginevra, Nizza e La Spezia. Il territorio principalmente montano racchiude l’Ovest della pianura Padana, con al centro Langhe-Roero-Monferrato e Torino. Nel Pianalto si sviluppa l’agricoltura moderna.

Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 16 luglio 2016

**

Fonte immagine murales: www.versanteripido.it

**
www.rossosantena.it

Twitter @rossosantena