Santena e dintorni periferici 27

Santena – 23 luglio 2016 – Ospedale di Periferia? No! L’AslTO5 vorrebbe costruire in tempi brevi un ospedale nuovo integrato nel sistema sanitario piemontese e metropolitano. Alternanza scolastica perché il lavoro è cultura, identità, responsabilità e ruolo sociale. Aggiustatine alle banche, date storiche.

 

Antonio Saitta
Antonio Saitta

1) Ospedale: periferico a chi e a cosa? Santena, Villastellone, Moncalieri sono fuori dai giochi. La Regione dice che il nuovo ospedale “periferico” dell’AslTO5 si farà tra Trofarello e Cambiano. Periferico? Di ospedali periferici del Piemonte ancora non s’era sentito parlare, anche perché non esiste la categoria di ospedali centrali regionali. I cittadini e gli operatori sanitari sono ansiosi di capire. Comunque sia è il caso di chiarire se si tratta di uno strafalcione verbale oppure di una nuova classificazione delle strutture e in tal caso si deve conoscere che cosa comporta. Si attendono notizie e spiegazioni dal Sindaco Chiara Ugo Appendino-Baldi, da Martano, Gaveglio, Campagna e Saitta anche sui tempi del nuovo ospedale regionale e sulla Città della Salute (rossosantena 19 luglio, nota regionale).

1) Dovere lavorare L’articolo 1 della CostituzioneL’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro” va inteso come un dovere per tutti, davvero tutti. Se il lavoro è un dovere significa che deve essere svolto bene, primaditutto nell’interesse degli altri. Ciò vale pure per chi ha la fortuna lavorare nel settore pubblico. Il lavoro è l’identità che da un senso all’essere persona, vocata a compiere cose e azioni che migliorano il contesto comunitario in cui vive.

2) Il lavoro è sacro 
”Un tempo gli operai non erano servi. Lavoravano. Coltivavano un onore del lavoro, assoluto, come si addice a un onore. La gamba di una sedia doveva essere ben fatta. Era naturale, era inteso. Era un primato. Non occorreva che fosse ben fatta per il salario, o in modo proporzionale al salario. Non doveva essere ben fatta per il padrone, né per gli intenditori, né per i clienti del padrone. Doveva essere ben fatta di per sé, in sé, nella sua stessa natura. Una tradizione venuta, risalita dal profondo della razza, una storia, un assoluto, un onore esigeva che quella gamba di sedia fosse ben fatta. E ogni parte della sedia che non si vedeva era lavorata con la medesima perfezione delle parti che si vedevano. Secondo lo stesso principio delle cattedrali. (…) Dicevano per ridere, e per prendere in giro i loro preti, che lavorare è pregare, e non sapevano di dire così bene”. Charles Péguy, L’Argent, 1914.

Santena_Cavour_murales3)Murales non morales “Valorizzare questa espressione artistica come forma comunicativa delle giovani generazioni, scoraggiandone nello stesso tempo gli interventi di deturpazione e vandalismo”. (Vedi RossoSantena del 10 luglio). Forse l’obiettivo per chi si sente graffitaro, pittore, artista di strada non è dei più stimolanti. Piuttosto andrebbe meglio definito e spiegato cosa si aspetta la città di Camillo Cavour dall’operazione. Questa è l’occasione per vedere un’amministrazione comunale uscire da un certo campanilismo, puntando sulla dimensione nazionale e internazionale dei significati, delle potenzialità e delle proiezioni del patrimonio culturale del Castello Cavour. Ma ciò significa impegnarsi nel promuovere cultura rinunciando alla tentazione di educare e di dare diritture morali alle persone.

5)Lavoro e scuola Gli Amici della Fondazione Camillo Cavour e i Produttori Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto hanno firmato quattro protocolli per l’Alternanza Scuola-Lavoro con il Maiorana-Marro di Moncalieri, il Baldessano-Roccati di Carmagnola., il Norberto Boddio di Carignano e il Bernardo Vittone di Chieri. Gli studenti degli istituti superiori che operano nella comunità di quest’area specializzata nelle produzioni orticole e agroalimentari e dalle forti valenze patriottiche-culturali e turistiche stanno già lavorando alla realizzazione di importanti attività. Per l’anno scolastico 2016/17 sono previste molte novità.

6) Tabù Draghi La BCE non ha tabù sulle sofferenze delle banche italiane che devono affrontare la valanga dei crediti deteriorati. Draghi da un’aggiustatina all’eventuale salvataggio statale del Monte dei Paschi di Siena e di altre banche tramite la ricapitalizzazione, qualora la cartolarizzazione dovesse andare male. Intanto l’operazione salvataggio Banca Marche, Etruria, Cariferrara, Carichieti comporta ulteriori perdite.

7) Torino torna la Cassa La Cassa Depositi e Prestiti torna a Torino e apre la sede regionale (La Stampa 21 luglio, pag. 19). Era nata a Torino nel 1850, anno storico per gli italiani e per i cristiani. Ad aprile di quell’anno esce la “Civiltà cattolica”, il periodico dei gesuiti. L’8 aprile il Senato approva la legge Siccardi  di abolizione del foro ecclesiastico e delle immunità delle chiese. Il 10 aprile
il nunzio apostolico lascia Torino per protesta. Il 12 aprile, Pio IX rientra a Roma dopo la rivoluzione. Il 21
il governo fa sequestrare una circolare dell’arcivescovo di Torino che raccomanda ai parroci di opporsi alle leggi Siccardi. 4 maggio l’arcivescovo è arrestato. 5 luglio
dall’unione tra le Banche di Genova e di Torino nasce la Banca Nazionale, l’unica a poter stampare moneta. 5 agosto a Torino sono rifiutati i sacramenti a Pietro di Santarosa, per essersi rifiutato di ritrattare in punto di morte il voto alle leggi Siccardi. Il governo reagisce ordinando l’arresto dell’arcivescovo. 11 ottobre Cavour entra nel governo D’Azeglio come ministro dell’agricoltura e commercio. 12 novembre la legge di Riforma delle tariffe postali introduce una tariffa unica per le lettere interne allo Stato e il francobollo. 16 novembre la Camera approva la legge costitutiva della Cassa Depositi e Prestiti. Nel 1857 Camillo Cavour da un’aggiustatina alla Cassa ricostituendola con la legge 2256.

Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 23 luglio 2016

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