Santena – 8 agosto 2016 – Doverosa cronaca di una normale settimana agostana di 100 anni fa, presa da un ordinario bollettino di guerra per riflettere sull’Unione Europea e su un certo nazionalismo che spesso non ha nulla di patriottico.
San Lorenzo, giovedì 10 agosto 1916
Sbarcano a Salonicco 44.000 soldati italiani. Sono i primi del corpo di spedizione italiano inviato dal governo su questo fronte a sostegno degli Alleati. È la 35a divisione, particolarmente nutrita: 44.000 uomini con 10.000 quadrupedi e 40 cannoni.
Impiccato dagli Austriaci a Pola, Nazario Sauro, irredentista, istriano catturato a bordo di un sommergibile.
I Russi sono sconfitti dai Turchi nel Caucaso I Turchi guidati dal generale Mustafa Kemal riconquistano Bitlis e Mus, nell’Anatolia centrale. «Il sogno di una grande Armenia sotto protettorato russo muore per sempre».
Successo dei Russi nella Galizia orientale. Le truppe del generale Brusilov conquistano Stanislav e catturano 7.000 austriaci e 3.500 tedeschi. Spaventosa carneficina.
San Rocco, mercoledì 16 agosto 1916
Sesta battaglia dell’Isonzo Fronte italiano. La sesta battaglia dell’Isonzo si è trasformata in un’altra logorante guerra di posizione. Impossibile lo sfondamento della nuova linea austriaca sulle alture a est di Gorizia. Cadorna arresta l’offensiva. Gli italiani hanno perso 51.200 uomini (21.000 i morti) oltre a 12.300 malati, gli austriaci 37.500 (9.000 i morti) oltre a 4.300 malati. Nei combattimenti cade da eroe Enrico Toti, il bersagliere volontario, con una gamba sola.
San Bernardo, domenica 20 agosto 1916
Cattaro (Montenegro). Il sottomarino tedesco U-35 affonda due navi al giorno. In 25 giorni ha raggiunto un record, affondando 54 navi alleate (principalmente italiane) nel Mediterraneo.
Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 8 agosto 2016
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Fonte immagine: biscobreak.altervista.org
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