Santena 22 anni dopo 41

Santena – 29 ottobre 2016 – Ortaggi autunnali, asparagi primaverili, verdure estive: tutto l’anno Santena nutre Torino con prodotti agricoli freschi e di qualità. Pian piano, Torino e Dintorni si stanno riaccorgendo di questa fortuna a portata di mano. CarSharing e Appendino.

Ristoratori alla presentazione 83° Sagra Asparago Circolo dei Lettori di Torino, 19 aprile 2016
Ristoratori alla presentazione 83° Sagra Asparago Circolo dei Lettori di Torino, 19 aprile 2016

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zucca1) Sagra Zucca. Il logo è splendido. La seconda edizione della “Sagra della Zucca” di  Santena di domenica 20 novembre, sta riportando in auge la tradizionale Fiera Autunnale e con essa i prodotti orticoli stagionali coltivati in questa porzione del territorio metropolitano. Territorio baricentrico del Pianalto del Bacino della Banna, che collega storicamente il Chierese col Carmagnolese e il Torinese con Langhe-Monferrato-Roero. Protagonisti del rilancio della rassegna sono la Pro-Loco, l’Associazione Ristoratori e il Comune di Santena, che si avvalgono dell’attività di numerosi e valenti volontari. La piazza centrale della Città di Camillo Cavour il 20 si trasformerà in un grande mercato di prodotti agroalimentari tradizionali del territorio, aperta agli appassionati, ai turisti, alle famiglie, ai visitatori che vogliono conoscere da vicino un luogo di produzione di ortaggi che ogni giorno dell’anno nutre Torino con prodotti freschi e di grande qualità. Per gli amanti della buona gastronomia e della tavola nel PalaZucca si possono degustare specialità della plurisecolare cucina locale a prezzi popolari. Ai Santenesi il piacere di collaborare propagandando e promuovendo la Sagra presso amici e conoscenti vicini e lontani.

asparagi_santena2) Uso del suolo e asparago. I produttori d’asparagi vogliono coltivare la terra in modo pulito per tutelare il suolo, l’acqua, l’aria e la salute dei consumatori. Da secoli hanno affinato metodologie agronomiche che si adattano al meglio alla terra del Pianalto del Bacino della Banna, arricchendone la biodiversità. Anche oggi cercano soluzioni di coltivazione che migliorino la qualità dell’ambiente, del prodotto, della sicurezza alimentare e del reddito aziendale, consapevoli che impedire il consumo del suolo significa, tra l’altro, adottare una corretta rotazione nell’uso dei terreni adibiti alle produzioni agricole.

3) Tannino. Perché un tempo le asparagiaie duravano di più? Forse i vecchi coltivatori santenesi sapevano più di quanto oggi si pensi. Certo allora il clima e l’inquinamento erano diversi. Anche le tecniche agronomiche da allora sono cambiate. Fatto è che una volta le asparagiaie si facevano interrando fascine e vecchie scarpe. Le fascine di gaggia e le scarpe di cuoio favorivano il percolamento dell’acqua, contrastando l’insorgere di patologie fungine portate dall’umidità. Contrasto cui forse contribuiva pure il rilascio di sostanze tra cui il tannino, un prodotto chimico naturale usato per la trasformazione delle pelli in cuoio. Oggi sappiamo che le proprietà antibatteriche, antifungine (tra cui rientrano Fusariosi, Ruggine e Stemfiliosi) e antivirali dei tannini, note da secoli, sono studiate con molta attenzione. Resta il fatto che adesso c’è bisogno di studiare le patologie e le problematiche che riguardano la coltivazione e la produzione del germoglio di asparago, fiore all’occhiello dell’orticoltura di Santena e della Zona Omogenea  Chierese-Carmagnolese della Città Metropolitana di Torino.

4) Cambiamento del clima. Il clima cambia di brutto alla faccia di chi non vuole crederci. Le conseguenze sono evidenti. C’è una maggiore siccità nelle regioni del centro e sud Italia. La coltivazione della vite si sposta sempre più a Nord. Dal punto di vista climatico l’asparago trova a Santena e nel Pianalto un clima favorevole alla coltura, che di anno in anno sta crescendo anche se resta ben lontana dai 200 ettari che, solo a Santena, si coltivavano un secolo fa.

5) Halluvioni. Halloween ai meno giovani ricorda la notte del 5/6 novembre 1994, quando metà Santena fu alluvionata. 22 anni dopo, a seguito del tornado del 29 agosto il Comune ha fatto richiesta di calamità naturale. L’ingegner Falabella ha pure deciso di far effettuare uno studio idraulico -un Piano regolatore fognario?- sulla regimazione delle acque nella zona compresa tra via Tetti Agostino, via San Salvà, via Circonvallazione, via Sambuy e via Tetti Barbieri per verificare lo stato effettivo e valutare le possibili soluzioni. L’incarico è stato affidato all’Ing. Bartolomeo Visconti, tra i massimi esperti e conoscitori del territorio e delle problematiche legate al rischio alluvione cui è perennemente soggetta Santena.

cavourcarsharing6) Car Sharing. Andata e Ritorno per Torino 52,40 euro. Cavour guarda la vettura in affitto con gli occhi rossi, causa l’accidiosa lampada tremolante. Vorrebbe essere indulgente, ma non riesce a digerire certa sciatteria. Intanto fa due conti. Tariffa classica privato senza abbonamento: iscrizione permanente 19 euri. Dal Ponte Musso a Torino calcola 2 ore e mezza, per 40 km, tra andata e ritorno. In Panda in totale sono 52,40 Euro (3,68e x 2,50h= E. 9,20, più km 40 x 1,08 e. km= Euro 43,20). In FIAT 500L sono 71,07: tariffa oraria 4,42 più 1,50 E. il Km. Con l’abbonamento annuo di 59 euro il costo si abbassa. In Panda fanno 34,92: tariffa oraria  di 2,45 più 0,72 il km.. Con la 500L si pagano 47,25 (2,90×2,50= 7,25 + km40x1e= 40 euro). Nel costo è compreso bollo, assicurazione, manutenzione, parcheggio, in zona blu e GTT, carburante e IVA. Comunque vedi bene e con calma le tariffe su <carsharingtorino>.

Chiara_Appendino7) Appendino, doccia fredda SMAT. Lei sa che non è colpa sua se la Città Metropolitana è un bel Quarantotto. Tutto è merito dei Delrio, dei grandi sindaci presidenti dell’ANCI, delle tronfie Regioni e della demagogia, anche quella stellata, che han voluto risolvere tutti i problemi italiani abolendo l’unica autentica dimensione sociale in grado di garantire progresso e democrazia: la Provincia. E così Lei si trova a fare, al posto di Fassino, anche il Sindaco dei Santenesi senza essere stata eletta direttamente. Nell’assemblea della SMAT Lei non è stata sconfitta. Sono stati battuti il fesso Torinocentrismo, l’inciucio con i Sindaci della prima cintura del PD e l’arroganza di chi considera baluba quelli che vivono oltre le cinta daziaria di Torino. Cambiare rotta Le sarà facile. Lo farà quando prenderà coscienza che nelle comunità che vivono nei territori provinciali ci sono persone e categorie sociali cui da sempre Torino ha attinto idee e risorse sane. Così è stato nel passato e così sarà nel futuro.

Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour,  29 ottobre 2016.

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