Santena, l’accoglienza di cittadini stranieri e i social locali

Santena – 6 gennaio 2017 – “Santena, accoglienza di cittadini stranieri”: questo il titolo del post pubblicato dal blog nei giorni scorsi che sta generando sui social cittadini commenti non sempre urbani e corretti con palesi strumentalizzazioni.

 

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Nel post del 3 gennaio scorso si intendeva informare sul lavoro dell’amministrazione comunale a fronte dell’avviso di manifestazione di interesse per accoglienza di cittadini stranieri emesso il 15 novembre scorso dalla Prefettura di Torino. Su questo tema l’amministrazione santenese non ha inviato al blog nessun comunicato stampa: quanto uscito è frutto di una intervista. Alla luce del documento della Prefettura territoriale l’amministrazione santenese, come tutte le altre amministrazioni comunali della provincia di Torino e così come quelle di tutt’Italia, in qualche modo si sta muovendo. Il sindaco paventava possibili strumentalizzazioni su questo argomento: cosa che si sta puntualmente verificando…

Il documento della Prefettura di Torino ha questo titolo: “Manifestazione di interesse per l’individuazione di più operatori economici ai quali affidare il servizio di accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale già presenti sul territorio o in arrivo sulle coste italiane a seguito degli interventi di soccorso in mare o che, giunti autonomamente, chiedono accoglienza in quanto privi di mezzi di sostentamento”. Il titolo è lungo, ma se si ha la pazienza di leggerlo tutto si dovrebbe poter capire qual è l’oggetto di cui si sta parlando. Così facendo magari si evita di uscire fuori tema quando si fanno commenti sui social…

Naturalmente su questo documento stanno lavorando tutti i sindaci della zona. Ad esempio se ne è parlato nell’assemblea consortile del Cssac, Consorzio dei servizi socio-assistenziali del chierese, riunita il 30 novembre scorso. Il presidente Livio Strasly ha detto: «Poiché si tratta di materia complessa e molto delicata, sulla quale sono in corso già alcune iniziative nel nostro territorio ritengo opportuno organizzare un incontro con soggetti esperti che possano adeguatamente spiegare i meccanismi e i rischi di questo procedimento in modo tale da preparare il nostro territorio alle scelte più opportune». Tutti i sindaci componenti l’Assemblea si sono detti d’accordo con la proposta e l’incontro, orientativamente, si svolgerà a metà gennaio 2017.

Nel documento il Prefetto di Torino ricorda a tutti gli amministratori torinesi che “Con avviso pubblico del 10 febbraio 2016 questa Prefettura ha avviato una procedura di gara destinata alla stipula di Convenzioni con più soggetti economici operanti nella provincia di Torino, per il periodo 31 marzo-31 dicembre 2016, per assicurare i servizi di accoglienza ai cittadini stranieri richiedenti asilo e la gestione dei servizi connessi”. Il Prefetto aggiunge che “L’esito della predetta procedura, protrattasi fino allo scorso mese di luglio, è stato inferiore alle necessità di posti di accoglienza.
Ciò nonostante le assegnazioni di richiedenti asilo da parte del Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione – continuano a susseguirsi”. Alla luce di questa situazione il Prefetto di Torino fa presente che «Si rende, pertanto, urgente e indifferibile il reperimento di nuove strutture da adibire a Centri di Accoglienza Straordinari…”.

Il Prefetto continua così, scrivendo in maiuscolo: «Ciò premesso, la Prefettura di Torino, avendo esaurito i posti di accoglienza ottenuti al termine della suddetta gara, nelle more delle direttive ministeriali per l’eventuale espletamento di nuove procedure di gara per l’anno 2017, intende verificare, con la presente indagine di mercato, la possibilità – sentite le amministrazioni comunali competenti per territorio – di individuare ulteriori soggetti economici disposti alla stipula di convenzioni per lo svolgimento di attività di accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale”. Ancora il documento della Prefettura di Torino, sempre in maiuscolo, prosegue: “Si specifica che possono partecipare alla presente selezione anche strutture alberghiere, e in generale ricettive (ad esempio agriturismi, ostelli, bed and breakfast) purché si presentino congiuntamente ad aziende aventi specifica esperienza nel settore dell’accoglienza di richiedenti asilo. a tal fine dovrà essere allegata all’istanza di partecipazione una dichiarazione del rappresentante legale di tali aziende di impegno a fornire i servizi tipici del settore dell’accoglienza”.

Sempre nel documento si fa presente che “Per ciascuna struttura non potranno essere offerti più di 50 posti di accoglienza.  In relazione alla necessità di garantire un’equilibrata distribuzione dei migranti su tutto il territorio provinciale ed il mantenimento di condizioni di ordine e sicurezza pubblica, le anzidette strutture dovranno essere ubicate nei Comuni della provincia di Torino di seguito indicati: Torino, Agliè, Airasca, Ala di Stura, Alpette, Andezeno, Andrate, Angrogna, Arignano, Azeglio, Bairo, Baldissero Canavese, Baldissero Torinese, Barbania, Bardonecchia, Barone Canavese, Beinasco, Bollengo, Borgaro Torinese, Borgomasino, Brandizzo, Bricherasio, Brosso, Brozolo, Bruino, Bruzolo, Buriasco, Burolo, Busano, Buttigliera Alta, Cafasse, Caluso, Cambiano, Candia Canavese, Campiglione Fenile, Candiolo, Canischio, Cantalupa, Cantoira, Caravino, Casalborgone, Casellette, Caselle Torinese, Castagnole Piemonte, Castelnuovo Nigra, Castiglione Torinese, Cavour, Cercenasco, Ceresole Reale, Cesana Torinese, Chialamberto, Chianocco, Chiaverano, Chiomonte, Cintano, Ciconio, Cinzano, Ciriè, Claviere, Coassolo Torinese, Coazze, Collegno, Colleretto Giacosa, Corio, Cuceglio, Cumiana, Druento, Exilles, Favria, Fenestrelle, Fiano, Fiorano Canavese, Foglizzo, Frassinetto, Front, Frossasco, Garzigliana, Giaglione, Givoletto, Gravere, Groscavallo, Grosso, Grugliasco, Ingria, Inverso Pinasca, Issiglio, Isolabella, La Cassa, La Loggia, Lauriano, Leini, Lessolo, Levone, Locana, Lombriasco, Lombardore, Loranzè, Lusernetta, Lugnacco, Lusigliè, Macello, Maglione, Marentino, Massello, Mattie, Mazzè, Meugliano, Mombello di Torino, Monastero Lanzo, Moncenisio, Montaldo Torinese, Montanaro, Nichelino, Noasca, Nole, Nomaglio, None, Oglianico, Orbassano, Orio Canavese, Osasco, Osasio, Oulx, Ozegna, Palazzo Canavese, Parella, Pancalieri, Pavarolo, Pavone Canavese, Perosa Canavese, Pertusio, Pinasca, Pino Torinese, Piossasco, Piobesi Torinese, Piscina, Piverone, Pont Canavese, Porte, Pragelato, Prali, Pramollo, Pralormo, Prarostino, Prascorsano, Pratiglione, Quassolo, Quincinetto, Reano, Ribordone, Rivara, Rivarossa, Robassomero, Roletto, Ronco Canavese, Rondissone, Rorà, Roure, Rosta, Rubiana, Rueglio, Salassa, Salbertrand, Salza di Pinerolo, Salerano Canavese, San Benigno, San Carlo Canavese, San Colombano Belmonte, San Giorgio Canavese, San Martino Canavese, San Maurizio Canavese, San Pietro Val Lemina, San Ponso, San Raffaele Cimena, San Sebastiano da Po, San Secondo di Pinerolo, Sangano, Sant’Ambrogio di Torino, Santena, Sauze d’Oulx, Sauze di Cesana, Scalenghe, Sciolze, Sestriere, Settimo Rottaro, Strambinello, Tavagnasco, Torrazza Piemonte, Torre Canavese, Trausella, Traves, Traversella, Trofarello, Usseaux, Usseglio, Val della Torre, Valgioie, Vallo Torinese, Valprato Soana, Varisella, Venaria Reale, Venaus, Vestignè, Vialfrè, Vidracco, Vigone, Villafranca Piemonte, Villarbasse, Villanova Canavese, Villar Dora, Villar Focchiardo, Villareggia, Villastellone, Vinovo, Virle Piemonte, Vische, Vistrorio, Volpiano, Volvera”.

La Prefettura precisa che: “In ciascuno dei suddetti Comuni potrà, di norma, essere attivata solo una struttura di accoglienza… L’individuazione del soggetto, o dei soggetti contraenti, verrà effettuata sentita l’Amministrazione Comunale competente per territorio, nonché in considerazione delle offerte economiche pervenute, dell’ubicazione delle strutture proposte e dei connessi aspetti logistici, dell’eventuale esperienza precedente in ambito Sprar o in progetti similari destinati ai migranti. Gli interessati, in possesso dei requisiti di seguito indicati, possono presentare la manifestazione d’interesse di cui al presente avviso alla Prefettura di Torino…”.

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Fonte: http://www.prefettura.it/torino/contenuti/5274874.htm

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Scarica il documento integrale della Prefettura di Torino: PrefetturaTorino_Manifestazione di interesse

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