Santena, i sindaci di chierese e carmagnolese confermano le ordinanze contro il gioco d’azzardo patologico

Santena – 1° marzo 2017 – In attesa del pronunciamento del Tar – sulla limitazione di orario per il funzionamento delle slot machine nei locali e esercizi commerciali della città di Torino – previsto in giugno, i sindaci del chierese e carmagnolese mantengono le ordinanze oggi in vigore che limitano il funzionamento delle macchinette mangiasoldi dalle ore 14 alle 18 e dalle 20 a mezzanotte.

«Oggi pomeriggio si è svolta una riunione dei sindaci dall’area omogenea 11 della città metropolitana torinese che ha visto presenti un buon numero di amministratori della zona del chierese e del carmagnolese – informa Ugo Baldi, sindaco di Santena –. All’ordine del giorno il comportamento da adottare da parte di noi amministratori in attesa del pronunciamento del Tar rispetto all’ordinanza della città di Torino che limita l’orario di funzionamento delle macchinette mangiasoldi». «Il pronunciamento del Tar è atteso per il prossimo mese di giugno 2017 – aggiunge il sindaco Ugo Baldi –. All’unanimità degli amministratori presenti nella riunione di oggi si è deciso di mantenere le ordinanze che limitano l’orario di funzionamento delle macchinette dalle ore 14 alle 18 e dalle ore 20 alle 24. La città di Chieri che sinora non aveva ancora approvato il regolamento comunale per il gioco d’azzardo emetterà una ordinanza che ricalcherà quelle emesse nei mesi scorsi dai sindaci della zona».

Ugo Baldi prosegue:  «Io ho chiesto che il verbale della riunione di oggi pomeriggio fosse trasmesso alla Regione Piemonte. Intendiamo chiedere alla Regione di attivarsi rispetto a quanto previsto dalla legge regionale numero 9, del 2 maggio 2016, recante “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”. In particolare l’articolo 3 prevedeva che, entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge, il Consiglio regionale approvasse, su proposta della Giunta regionale, un Piano integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, di durata triennale. Sinora non è successo un bel nulla. Noi amministratori comunali siamo disposti a collaborare con la Regione per contrastare il gioco d’azzardo patologico, ma il Governo regionale subalpino deve approvare il Piano integrato  e anche tutta una serie di ulteriori interventi di prevenzione e contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico, così some previsto dall’articolo 4 della legge regionale. Alla Regione, nelle scorse settimana abbiamo anche chiesto di attivare un Tavolo regionale che veda presenti la Città metropolitana di Torino e gli amministratori dei comuni». Dunque, solo dopo il pronunciamento del Tar sulla limitazione di orario per il funzionamento delle slot machine nei locali e esercizi commerciali della città di Torino, previsto in giugno, i sindaci del chierese e carmagnolese stabiliranno il da farsi.

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