Santena Lenola e 17 marzo. 60

Santena – 11 marzo 2017 – Venerdì, 17, marzo, per Santena è giornata importante: la città di Camillo Cavour conferma la sua apertura nazionale ed europea. I volontari dell’Associazione Amici di Camillo Cavour di Santena sperano che venerdì 17 porti altrettanto bene a Cavour, in quel di Lenola (LT), città natale di Pietro Ingrao. La biblioteca è sicura a prova di wi-fi e di parolacce.

 

1) Venerdì, 17 marzo. Oltre Tevere-Banna s’inaugura l’opera celebrativa realizzata dall’architetto Aldo Gatti. E’ la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera. In Piazza della Costituzione, alle 10.00 si ritrovano le Scuole, le Associazioni, i rappresentanti istituzionali e i cittadini. Seguono: la sfilata da Piazza della Costituzione al Castello Cavour, il canto dell’Inno di Mameli eseguito – con la traduzione simultanea in lingua dei segni – dagli alunni delle scuole, i discorsi ufficiali e la deposizione della corona d’alloro sulla Tomba del Padre della Patria. Organizza il Comune con il Circolo Europa, l’Associazione Amici della Fondazione Cavour, la Fondazione Cavour e la Scuola.

2) W l’Italia. Con Caprera, Roma e Pisa, Santena fa parte delle 4 città italiane sedi ufficiali della celebrazione che ricorda lo Stato unitario. Nella città dell’Asparago d’eccellenza, l’appuntamento assume un significato che si proietta a livello nazionale e europeo. Santena è il luogo che collega la storia delle generazioni dell’Italia Unita, della Statuto Albertino, dell’Inno e della Bandiera, con le generazioni che hanno vissuto la Resistenza, la Liberazione, il passaggio dalla Monarchia alla Repubblica, la Costituzione Repubblicana e la costruzione dell’Unione Europea.

3) Santena è l’unica città italiana che ha deciso di raccogliere e rappresentare i simboli della cerimonia del 17 marzo in un solo luogo all’aperto. La Città con l’Associazione Amici di Cavour, il Circolo Europa, altre associazioni e i cittadini prosegue l’opera di realizzare l’integrazione tra la Tomba, il Museo, il Parco, la Cascina Nuova e il Castello di Camillo Cavour e la comunità che ha la fortuna di ospitare questo fondamentale patrimonio della Storia Patria. In Piazza della Costituzione il testo della Costituzione e la nuova installazione, corredati dal Tricolore, racchiudono il ritratto del contadino-tessitore-statista Camillo Benso di  Cavour.

4) Da Lenola (LT) brutta storia. L’Associazione Amici della Fondazione Cavour di Santena si è immediatamente mobilitata. La piazza centrale del Comune della Ciociaria, è involontaria protagonista di un’operazione sbagliata di cui non si comprende il significato, se non quello di voler cancellare la memoria della storia patria. Secondo la Giunta comunale di sinistra, Piazza Camillo Cavour dovrebbe trasformarsi in Piazza Pietro Ingrao, nativo del luogo, ex Presidente della Camera dei Deputati, importante esponente dell’ex Partito Comunista Italiano. Le polemiche sono subito scoppiate e con ragione. Anche sforzandosi di capire le motivazioni, la scelta segnala la miopia e la memoria corta di militanti zelanti che confondono la storia del proprio partito con quella d’Italia. Scelta ancor più assurda, considerato l’imbarazzo degli stessi figli di Ingrao verso una decisione poco meditata, considerate le figure dei due politici che impropriamente vengono posti in contrapposizione. Lo stesso Ingrao, uomo sensibile e di vasta cultura, sarebbe contrario a questa operazione che sa di stanca piaggeria autocelebrativa. La decisione cozza inoltre con la storia della stessa famiglia dove il nonno Francesco Calogero Ingrao (1843-1918), siciliano di Grotte (AG), emigrato a Lenola, di cui fu Sindaco, seguace di Garibaldi, risulta tra i protagonisti del processo culminato nell’Unità d’Italia. C’è da augurarsi che il Comune riveda la sua decisione. Qualora non lo facesse si spera che lo Stato, tramite la Prefettura, intervenga per impedire un’operazione che sa di assurdo e di antistorico, di negazione di ciò che hanno fatto i nostri antenati per creare nel cuore del Mediterraneo e nel sud dell’Europa uno Stato unitario in cui le passate e le odierne generazioni  hanno trovato -chi più, chi meno e chi prima, chi dopo- condizioni migliori delle precedenti.

5) Figli d’Ingrao, lezione di classe. “Caro Sindaco, abbiamo visto e letto che in questi giorni si è aperta una vivace e civile discussione tra i cittadini di Lenola sulla opportunità di modificare la denominazione di piazza Cavour in piazza Pietro Ingrao”…“vogliamo solo farti sapere che se l’amministrazione dovesse decidere di sospendere il provvedimento relativo alla nuova titolazione della piazza, comprenderemmo appieno le ragioni di una tale scelta”…
Celeste, Bruna, Chiara, Renata e Guido Ingrao

 6) Wi-fi Sicuro. Per fortuna la biblioteca non è solo una noiosa biblioteca. E’ un Centro culturale con buone prospettive di sviluppo. Del resto siamo a Santena, sito culturale e colturale tra i più importanti della Città Metropolitana di Torino, di cui non si sono ancora accorti solo Chiamparino, Appendino, Parigi e pochi altri. Da qui e dai suoi dintorni: Chieri, Carmagnola e Asti hanno preso le mosse lo Stato moderno liberale e l’agricoltura specializzata che nutre con prodotti freschi i Torinesi. La Biblioteca-Centro culturale adesso fa parte del sistema bibliotecario di Chieri, nostro neppur tanto antico capoluogo, ed è dotata del wi-fi che la collega con tutto il mondo. Un wi-fi sicuro, per gli adulti e soprattutto per i ragazzi.

7) Biblioteca sicura. I genitori possono stare tranquilli. Nella nuova biblioteca di Piazza Visconti Venosta gli accessi a internet sono a prova di bomba e di bimbi. La schermatura su pedofilia e pornografia è forte. Provare per credere. L’utente che cercava semi da orto presso una prestigiosa casa semenziera si è visto l’accesso interdetto perché la ragione sociale è remotamente simile a certe parolacce di uso corrente. Dopo il caso Raggi viene il dubbio che se qualcuno dalla biblioteca cercasse la semenza di Solanum -la tuberosa di origine andina, che ha sfamato l’umanità fino ai giorni nostri- entro pochi minuti arrivi la Buoncostume di antica memoria. Hai voglia di spiegare che la patata un tempo era molto coltivata nel Pianalto mentre adesso si coltiva l’Asparago…

Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 11 marzo 2017

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