Santena – 17 aprile 2017 – Gli edifici con piani interrati, seminterrati o piani pilotis, dotati di allacciamenti alla fognatura comunale siti a una quota inferiore a quella del collettore fognario, dovranno avere una valvola di non ritorno. Questa la norma introdotta dal consiglio comunale per prevenire allagamenti alle abitazioni.
Il consiglio comunale, nella seduta del 30 marzo scorso ha introdotto alcune modifiche alle norme tecniche di attuazione del Piano regolatore cittadino. Le norme tecniche di attuazione del vigente strumento urbanistico prevedono la possibilità di edificare in zona denominata “VOT” solo per le aziende agricole ivi insediate o che hanno tutti gli appezzamenti aziendali inseriti in zona VOT o VTA. Il Consiglio comunale, all’unanimità dei presenti, ha introdotto una specifica variante alla normativa per consentire la rilocalizzazione nelle zone VOT in proprietà delle aziende agricole eventualmente presenti anche in zona NCA. Con l’occasione il consiglio comunale ha introdotto una specifica normativa per evitare che, in presenza di eventi meteorologici eccezionali, si verifichino indebiti riversamenti fognari negli edifici dotati di locali siti nei piani interrati o seminterrati provvisti di allacciamenti fognari siti a quota inferiore rispetto a quella del collettore comunale di riferimento. Sono state modificare parzialmente le norme tecniche di attuazione introducendo il punto 1bis) al paragrafo” A” dell’articolo 46.6 (Aspetti prescrittivi generali e specificazioni finali). Il punto 1 bis recita: “Tutti gli edifici dotati di particolari soluzioni architettoniche, quali piani interrati, seminterrati o piani pilotis, dotati di allacciamenti alla fognatura comunale siti ad una quota inferiore a quella del collettore fognario di riferimento, dovranno obbligatoriamente prevedere il posizionamento di idonea valvola di ritegno in prossimità dell’uscita della propria tubazione, immediatamente prima dell’immissione nel collettore fognario comunale. Contestualmente dovrà essere altresì risolto lo smaltimento delle acque meteoriche superficiali, attraverso un sistema di raccolta alternativo al consueto allacciamento in fognatura; solamente in casi eccezionali ne potrà essere autorizzata l’immissione in fognatura tramite idonea pompa di sollevamento”.
In aula il sindaco Ugo Baldi, ha spiegato: «La modifica per chi ha piani interrati, seminterrati o piani pilotis, arriva a seguito dell’episodio di fine agosto: una tromba d’aria con l’arrivo di tanta pioggia, una vera e propria bomba d’acqua. In quel frangente sono stati allagati diversi locali siti in piani seminterrati o interrati in alcune zona della città. Ricordo che per questo tipi di locali, in caso di allagamento non si possono chiedere i danni. Occorre quindi fare in modo che i cittadini si autotutelino».
Il sindaco Ugo Baldi ha aggiunto: «Abbiamo così decido di introdurre l’obbligo di prevedere la posa di una valvola di non ritorno a tutti gli edifici con piani semi interrati, interrati o piano piani pilotis e dotati di allacciamento di fognatura a quota inferiore. Queste valvole costano pochi euro e impediscono ai liquidi fognari di allagare i locali. Con questo provvedimento intendiamo mandare un segnale preciso ai cittadini: i locali seminterrati si posso utilizzare, ma bisogna tutelarsi con una valvola di non ritorno ed eventualmente con pompe che svuotino i locali che si allagano. Pompe che vanno alimentate da piccoli generatori in modo che possano funzionare anche quando va via la corrente elettrica».
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Fonte: città di Santena, città metropolitana di Torino, verbale di deliberazione del consiglio comunale, numero 16 del giorno 30 marzo 2017, con oggetto: Parziale modifica alle norme tecniche di attuazione del vigente Piano regolatore generale comunale, ai sensi della lett. f) del 12° comma dell’articolo 17 della L.R. 56/77 e s.m.i.
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Scarica la deliberazione del consiglio comunale: Santena2017 CC16
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