Santena il Parco e il G7, puntata 75

SANTENA – 24 giugno 2017 – Il Platano, i suoi fratelli e sorelle e il Parco, in due libri. Palio dei Borghi. G7 a Santena? Politica agricola del Pianalto. N.B. Tutto ciò che è stato fatto, prima e dal 1959 in poi, a Santena è stato grazie a C. Cavour e all’opera di cittadini e imprese, della Fondazione Cavour, della Regione, delle Fondazioni Bancarie, dell’Unione Europea, dello Stato, delle città di Torino e di Santena.

 

Chiara Appendino

1) Sindaca, adesso. Portateli a Santena. Fateli accomodare nel salone Diplomatico. L’Appendino dovrebbe guardarsi intorno. Scoprirebbe nella parte rurale metropolitana – che ha il compito di amministrare e anche di rappresentare – risorse che renderebbero più interessante e meno alienante l’esercizio dei suoi poteri. Il G7, dedicato a industria, scienza e lavoro, a Torino dal 26 settembre al 1°ottobre, crea un’occasione da non lasciar sfumare. Portare i rappresentanti dei Paesi partecipanti a sciacquare le memorie della rivoluzione sociale, produttiva e tecnologica sulla tomba del Contadino-Tessitore dell’Unità d’Italia ri-unirebbe la Città metropolitana torinese all’Italia e all’Europa. L’opera di Camillo Cavour e degli Italiani che hanno collaborato a inserire stabilmente l’Italia nel contesto occidentale, industriale e agricolo, ha nel Castello di Santena il luogo in cui sono conservate le memorie dei progressi sociali e scientifici realizzati dai nostri antenati. Generazioni che ci hanno consegnato l’Unione Europea.

Rifiuti gettati nel parco Cavour

2) Marco Fasano e Irma Genova hanno ragione. C’è un problema di fondo che riguarda il rapporto della comunità santenese con il Parco Cavour. Un bene pubblico straordinario e unico che marca profondamente tutta la città, su cui pesa qualcosa di ancora non risolto, non condiviso, non compreso. Come se fosse altro rispetto alla città, alla comunità, allo stesso Castello. Da qui certi episodi di scarsa attenzione, di sottovaluzione, talvolta di spregio di questa inestimabile risorsa. Marco, con i volontari degli Amici della Fondazione Cavour e con gli operai dell’ex Ages, in questi anni ha lavorato sull’apertura, la sicurezza, l’accessibilità e l’usufruizione del Parco. Irma, con gli insegnanti e i volontari, si è occupata di far conoscere agli adulti e soprattutto ai ragazzi il valore e il significato di patrimonio naturale, paesaggistico e agronomico costituito dall’insieme del Parco, dell’area golenale e della Cascina Nuova. Molti passi in avanti sono stati compiuti. Grazie anche al fatto che da decenni Torino, la Regione, le Fondazioni Bancarie danno risorse alla Fondazione Cavour per la manutenzione e la gestione di questa “oasi culturale” unica nel panorama nazionale.

Immagine tratta da: Platani del Piemonte, un itinerario cucito da Tiziano Fratus

3) Il Platano di Camillo Cavour. Non è in prima pagina. Anche se gli spetterebbe. Almeno per meriti storici e per rendere giustizia ai suoi ultrasecolari confratelli e consorelle che gli vivono accanto nel Parco. La sua immagine nel volume “Alberi Monumentali del Piemonte”, conferma comunque il rilievo regionale, anche se meriterebbe la scena nazionale ed europea. Dopo il bel manuale dell’Associazione Amici di Camillo Cavour “Gli alberi del Parco di Santena”, questo volume, diffuso da “La Stampa”, al prezzo di 9.90, curato da Mauro Pedron, con fotografie di Sergio Dall’Olio, si aggiunge alle iniziative di promozione del patrimonio storico, naturalistico e agricolo raccolto nel Complesso Cavouriano. Promozione di cui c’è un grande bisogno, in vista del passaggio dagli attuali 3.000 ai 50.000 visitatori anno.

Santena, Consegna Premio Cavour2016. Da sinistra Nerio Nesi, Mario Draghi e Marco Fasano

4) Santena snodo della cultura metropolitana. Il Premio Camillo Cavour assegnato a Mario Draghi dall’Associazione Amici della Fondazione Camillo Cavour di Santena, in collaborazione con la Fondazione Camillo Cavour. Gli spettacoli della Pro-Loco abbinati allo stand gastronomico del Palasparago. Il cartellone del teatro Elios. Il 6 giugno e la lezione del Professor Carlo Ossola. L’Omaggio alla Memoria -la degustazione delle eccellenze gastronomiche ed enologiche- in occasione del 156° anniversario della scomparsa di Camillo Cavour sono la dimostrazione della riscoperta dell’orgoglio e del valore della storia che Santena deve custodire per conto di Torino, del Piemonte, dell’Italia e dell’Europa. Il XX settembre il Premio Cavour 2017 e i festeggiamenti dei SS Cosma e Damiano sono la conferma del ruolo di città custode delle memorie degli Italiani unificati.

5) Borghi oltre frontiera. Domani, domenica, c’è il Palio dei Borghi. Da tempo Piero Varrone e Franco Romanu, per Santena Granata, la Pro-Loco e l’Oratorio San Luigi, lo stanno organizzando, insieme a un bel gruppo di amici. Sulle moto dei Tremendon, alle 14.30, i Capitani entreranno nell’infuocata arena di Via Tetti Agostino, alle Scuole Medie, più precisamente Istituto Comprensivo di Secondo Livello. Gli atleti – donne, uomini e bambini dai 6 anni in su:  tre dell’area Sud-Banna-Favari, Carolina, Trinità; tre del Nord-Banna –Tetti Giro, Casenuove, Taggia si cimenteranno in piacevoli, anche per il pubblico, gare di abilità. Manca il Centro. Non è riuscito a fare squadra. L’apertura a un Borgo di altro comune- Favari è di Poirino- è un vero segnale di superamento delle frontiere comunali. Nel solco della ricerca della tradizione millenaria del Pianalto, terra di produzione di cibo, di transito e di collegamento padano, alpino, mediterraneo, europeo e mondiale.

Fonte immagine: Assomais

6) Caldo e siccità. Il riscaldamento climatico, l’inquinamento dell’ambiente e delle acque impongono la riconversione delle colture nel Bacino della Banna, come nel Bacino del Mediterraneo. Già in Italia stanno diminuendo le superfici seminate a grano (La Stampa, 21 maggio). Bassi prezzi e cambiamenti climatici spingono verso altre coltivazioni. Secondo i dati del CREA, le superfici seminate a frumento duro nella campagna 2016/2017, hanno visto un calo più contenuto nel Centro Italia (-5,4%), contro il -7,4% del Sud e del -9,1% del Nord.Nota positiva, nel Pianalto cresce la produzione di ortaggi e di erbe aromatiche freschi e di qualità coltivati con metodi naturali, sostenibili e talvolta biologici. E adesso, a limitare la produzione per ettaro, si sono aggiunte siccità e alte temperature.

7) Trasformare dal basso la PAC. Oggi si deve contrastare l’agriusura, ripristinando l’agricoltura. Per farlo è necessario che le Regioni, le Province e i Comuni realizzino delle politiche rurali a livello di zone territoriali. Il modello del Chierese-Carmagnolese disegnato nel duemila dalla ex Provincia di Torino, attraverso i PAT, è un punto di riferimento valido cui ispirarsi per realizzare politiche che valorizzino la biodiversità, la sostenibilità delle colture praticate sui terreni e l’accesso al cibo di qualità. Ciò significa adottare norme che facilitino gli investimenti e la creazione di nuove imprese agricole. Di costruire alleanze tra coloro che, pur essendo portatori di interessi eterogenei, sono interessati all’accorciamento delle catene di approvvigionamento, alla costruzione di reti e filiere di produzione e commercializzazione.

Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 17 giugno 2017

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