Santena, patto tra la città e la comunità rom di via Longoria

SANTENA – 21 ottobre 2017 – La città ha siglato un patto con la comunità rom di via Longoria. «Sono quasi tutti cittadini italiani – spiega Ugo Baldi – come tutti noi anche loro devono rispettare una serie di regole».

Nelle scorse settimane i ragazzi della comunità rom di via Longoria hanno danneggiato i sedili dello scuolabus. Il sindaco ha convocato i capifamiglia per chiedere conto dell’accaduto. Dopo che la riunione era andata deserta il sindaco ha fermato il servizio scuolabus alla comunità di via Longoria. Per tutta risposta i rom hanno lasciato a casa da scuola i bambini. Il sindaco ha nuovamente convocato i capi famiglia: questa volta si sono presentati.

«All’incontro sono arrivati praticamente tutti i capi famiglia della comunità rom che vive al fondo di via Longoria, a ridosso dell’autostrada, in un terreno a destinazione agricola – informa il sindaco Ugo Baldi –. Mi hanno chiesto di poter riavere il servizio bus. Io sono stato fermo. Ho spiegato loro che la maggior parte delle persone che vivono nel campo rom di via Longoria ha la cittadinanza italiana. Ho parlato loro in modo chiaro: devono comportarsi come fanno tutti i cittadini italiani. Tutti noi abbiamo dei diritti, ma anche dei doveri. Per quanto riguarda lo scuolabus quando le famiglie pagheranno l’abbonamento annuale il servizio sarà ripristinato. La ditta di trasporti Marietta ha comunicato che non intende chiedere risarcimento per i danni fatti sullo scuolabus: ho ricordato ai rom che la ditta di trasporti ha compiuto un gesto unilaterale. Ai capi famiglia ho detto che se continueranno a non mandare i figli a scuola saranno denunciati per omissione di obbligo scolastico. La situazione si è sbloccata nei giorni successivi: ora a scuola i ragazzi sono portati dalle famiglie. Sempre per quanto riguarda la scuola i ragazzi del campo nomadi potranno accedere alla mensa solo se pagheranno il servizio a inizio mese».

Il sindaco Ugo Baldi aggiunge: «Avevamo chiesto alla comunità rom di mettere all’onore del mondo il campo. Hanno sistemato un po’ meglio le baracche dove vivono. Il campo è stato ripulito. A fronte di ciò, come amministrazione comunale, ci siamo impegnati a far arrivare al campo l’acqua potabile. I capifamiglia pagheranno i costi dell’allacciamento sino al campo e, naturalmente, l’acqua consumata, altrimenti il servizio sarà sospeso. Il comune ha già dato il benestare alla Smat per procedere con il collegamento. Il campo rom verrà dotato di contenitori per differenziare i rifiuti: stiamo vedendo con il Consorzio chierese come fare. Al termine dell’incontro abbiamo sottoscritto un accordo che riporta tutti gli impegni che i capifamiglia della comunità comunità rom si sono impegnati a rispettare».

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Fonte immagini: Google maps

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