In Piemonte appena 13 Comuni ricicloni, con meno di 75 kg di rifiuti pro capite. Santena, al 2° posto nella città metropolitana, produce 81,2 kg per abitante

SANTENA – 24 novembre 2017 – Secondo i dati presentati da Legambiente nel dossier Comuni ricicloni Piemonte 2017 sono soltanto 13 i Comuni Rifiuti Free che, oltre ad aver raggiunto il 65 per cento di Raccolta differenziata, producono meno di 75 chilogrammi pro capite l’anno di rifiuti indifferenziati. Santena con 10.788 abitanti, nel 2016 ha raggiunto il 76,8 per cento di raccolta differenziata, ma produce 81,2 chilogrammi per abitante di residuo secco.

Il Piemonte certo non brilla sul fronte della riduzione dei rifiuti e della raccolta differenziata. Ma a preoccupare Legambiente è anche l’esigua percentuale di Comuni che superano il 65 per cento di raccolta differenziata previsto per legge: appena 242 su 1.202, poco più del 20% del totale. A colpire è soprattutto la stasi, se non addirittura il peggioramento, delle performance di differenziata di diverse città; prima tra tutte Torino, che dal 2010 al 2016 non si è mossa di un solo punto percentuale, assestandosi su un misero 42%. Risultato insoddisfacente che traina in negativo tutta la pianificazione regionale. A far compagnia al capoluogo piemontese la città di Alessandria che addirittura ha perso in 7 anni 4 punti percentuali, passando da un 48% di raccolta differenziata nel 2010 al 44% del 2016. Eppure qualche spiraglio di luce si vede. Basti pensare alle conferme dei buoni risultati raggiunti ormai da anni a Verbania e Novara ma soprattutto ai balzi in avanti fatti da VercelliBiella e Cuneo.

«La strada da fare è ancora molta – dichiara Fabio Dovana, presidente di Legambiente e Valle d’Aosta –. Nonostante siano ormai diverse in Piemonte le esperienze di successo portate avanti nell’ambito della nascente economia circolare, continua a fare da zavorra la timidezza delle politiche pubbliche. Basti pensare che 8 Comuni piemontesi su 10 non rispettano ancora gli obiettivi di raccolta differenziata previsti per legge e che in tutta la regione appena l’1,08% dei Comuni sono Rifiuti Free. Il confronto con altre regioni è sconfortante: in Veneto i Comuni Rifiuti Free sono 169 pari al 35% del totale, in Trentino-Alto Adige 61 pari al 18,7% dei Comuni della regione. Per uscire da questa impasse –continua Dovana– bisogna guardare alle politiche virtuose di gestione dei rifiuti messe in campo dalle amministrazioni che hanno ottenuto i risultati migliori: un mix di ingredienti fatto di incentivi e disincentivi premianti per i cittadini che fanno bene la raccolta differenziata e svantaggiosi per gli altri, secondo il principio del ‘chi più inquina, più paga’, accompagnato da una raccolta dei rifiuti capace di ottenere buoni risultati non solo in termini di quantità ma anche di qualità”.

I 13 Comuni Rifiuti Free del Piemonte, quelli che oltre ad essere “ricicloni”, hanno deciso di puntare sulla riduzione del residuo non riciclabile da avviare a smaltimento, sono Barone Canavese (To), Pecetto di Valenza (Al), Vignone (Vb), Castelletto Monferrato (Al), Baldissero Torinese (To), Vogogna (Vb), Poirino (To), Quassolo (To), Riva presso Chieri (To), Quincinetto (To), Montaldo Torinese (To), Pavarolo (To), Azzano d’Asti (At). Legambiente li ha premiati nel corso dell’EcoForum ed ha sottolineato come i risultati in questi Comuni siano stati ottenuti con ricette diverse ma con un denominatore comune: la responsabilizzazione dei cittadini attraverso una raccolta domiciliare porta a porta, un’informazione e sensibilizzazione continua ed efficace e con politiche anche tariffarie che premiano il cittadino virtuoso.

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I DATI DI SANTENA Santena, la città di Camillo Cavour con i suoi 10.788 abitanti, nel 2016 ha raggiunto il 76,8 di raccolta differenziata; il residuo secco è pari a 81,2 chilogrammi per abitante. Nel 2015 Santena registrava il 75,4 per cento di raccolta differenziata, con un residuo secco per abitante di 86,9 chilogrammi. Nell’ambito della città metropolitana di Torino, nei comuni sopra i 10mila abitanti, soltanto Poirino fa meglio di Santena. I 10.635 Poirinesi raggiungono il 78,2 di raccolta differenziata, con appena 65 chilogrammi di residuo secco per abitante.

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“Oggi è più che mai strategico connettere il tema delle filiere dei rifiuti con quello dell’economia circolare, ossia di come i materiali potrebbero essere mantenuti all’interno di cicli produttivi, sottraendoli quindi al fine vita e al problema dello smaltimento. Occorre – continua il presidente regionale di Legambiente – fare un balzo culturale in avanti, trattando il tema dei rifiuti non partendo dalla fine, cioè dallo smaltimento, ma dall’inizio, cioè dalla loro produzione. La sfida è evitare che enormi quantità di materia diventino rifiuti, contribuendo a far crescere discariche o all’apertura di nuovi inceneritori, e invece dar vita a nuove filiere produttive in grado di rispondere non solo ad un problema ambientale ma anche economico ed occupazionale. Una triplice sfida che si può vincere ma con l’impegno di tutti: amministrazioni, cittadini e mondo delle imprese. Nessuno si deve sentire dispensato”.

ECOFORUM PER L’ECONOMIA CIRCOLARE Anche di questo si è parlato in occasione del primo EcoForum per l’Economia Circolare del Piemonte dove ha trovato spazio il racconto di diverse realtà del territorio che hanno già investito e scommesso su un nuovo modello produttivo, chiudendo il cerchio e contribuendo a fare dell’Italia la culla della nascente economia circolare.

GAIA Imprese sociali e aziende impegnate nella gestione sostenibile dei rifiuti, del riuso, e del riciclaggio come G.A.I.A., che dal 2003 ha costruito e gestisce tutti gli impianti per il trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti urbani dell’Astigiano. La sua attività permette alla provincia di Asti di essere autonoma nella gestione dei rifiuti, con il massimo recupero dei materiali, a partire dal compost di qualità che viene utilizzato da diverse aziende agricole della zona.

RI-GENERATION Solidarietà, lavoro e salvaguardia dell’ambiente sono il tratto distintivo anche del progetto RI-Generation, che nasce dalla collaborazione fra il fondatore del Sermig, Ernesto Olivero, e l’imprenditore torinese Giorgio Bertolino, titolare della Astelav di Vinovo (To), azienda leader nella distribuzione di ricambi per elettrodomestici, che insieme hanno deciso di promuovere il recupero e la vendita di lavatrici e lavastoviglie rigenerate.

TRICICLO O ancora la cooperativa Triciclo che gestisce il Centro del Riuso di via Arbe a Torino offrendo ai cittadini la possibilità di affidare i propri beni usati inutilizzati o di scarto, a chi possa avviarli al riutilizzo.

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Il dossier Comuni Ricicloni Piemonte 2017 si può scaricare su: http://bit.ly/2B8Poqm

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