Santena, Tari 2018, la discussione in consiglio comunale del piano finanziario

SANTENA – 10 dicembre 2017 – Per l’anno 2018 il costo della gestione del ciclo dei rifiuti sarà di euro 1.576.378, pari a euro 146,08 per santenese. Di seguito la discussione in consiglio comunale.

Santena, consiglio comunale, seduta del 30 novembre 2017

Nella presentazione del Piano Finanziario Tari 2018, Ugo Cosimo Trimboli, consigliere di Essere Santena, con incarichi all’ambiente, ha  spiegato: «Il Piano finanziario Tari 2018  è il preventivo di spesa per il servizio di gestione integrata del ciclo di rifiuti che il Consorzio chierese per i servizi presenta al nostro Comune. Il totale  complessivo  dei  costi  del ciclo dei rifiuti per Santena per l’anno  2018  ammonta  ad euro  1.576.378, preventivo che, suddiviso per 10.791 abitanti, porta ad un costo per santenese di euro 146,08».

Il primo a intervenire nel dibattito è stato Enrico Arnaudo, consigliere di minoranza della lista Gianna Lisa, che ha detto: «Il costo del ciclo dei rifiuti ammonta a un quinto del bilancio del comune di Santena. Una cifra rilevante. In questi anni i cittadini si sono dimostrati virtuosi nel fare la raccolta differenziata, ma non ci sono effetti positivi sulle tariffe della Tari. Chiedo all’amministrazione di valutare la possibilità di uscire dal Consorzio chierese per i servizi per gestire direttamente i rifiuti urbani».

Angelo Salerno, consigliere di opposizione della lista Misto di minoranza. Ha detto: «Noi, come gruppo, riteniamo che l’attuale sistema di raccolta rifiuti presenti alcune criticità. I cittadini differenziano sempre più, ma i costi di questo servizio non scendono e le bollette che i santenesi devono pagare non calano. Chiedo all’amministrazione di valutare l’ipotesi di proposte alternative rispetto all’attuale sistema di raccolta dei rifiuti. Il servizio oggi presenta costi amministrativi troppo alti. Per senso di responsabilità noi voteremo positivamente l’approvazione del piano finanziario della Tari 2018, ma chiediamo all’amministrazione di portare al tavolo del Consorzio chierese le criticità presenti  nei costi della gestione del ciclo di rifiuti».

Mauro Sensi, capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale, ha detto: «In questi anni i cittadini di Santena hanno creduto nella raccolta differenziata, il problema è che le tariffe che pagano non scendono. Mi chiedo perché a fronte dell’aumento della percentuale di raccolta differenziata i costi pagati dai cittadini non si riducono?».

Ugo Cosimo Trimboli, ha replicato: «Anche in sede di commissione, discutendo  del piano finanziario, alcuni consilieri hanno ipotizzato una uscita dal Consorzio. La vicenda è un tantino complessa e i singoli Comuni non avranno mai la forza per gestire direttamente il ciclo dei rifiuti. Non è un caso se oggi tutti i Comuni sono consorziati.  Se uscire dal Consorzio non ha senso, mi sembra invece utile ragionare per sviscerare alcune questioni che richiedono una risposta».

Il consigliere di Essere Santena ha proseguito: «Intanto va detto che, paradossalmente, aumentando la raccolta differenziata, alcuni costi di gestione salgono.  Tutto questo a fronte dei ricavi della differenziata che si aggirano sui 140mila euro. Quindi non c’è un rapporto diretto tra aumento delle percentuale di raccolta differenziata e discesa dei costi, anzi…». Poi Trimboli ha ricordato che fra i costi della gestione dei rifiuti, per raccogliere immondizia e rifiuti abbandonati nelle aree pubbliche o lungo le strade, ogni anno si spendono 45mila euro».

Nel dibattito è intervenuto il sindaco Ugo Baldi che ha spiegato: ««L’idea di uscire dal Consorzio e gestire direttamente il ciclo dei rifiuti viene a tutti non appena per la prima volta si hanno in mano le tabelle dei costi del servizio. E’ un riflesso incondizionato che passa in fretta. Noi facciamo parte di uno dei consorzi più virtuosi d’Italia. Obiettivamente i singoli comuni non sarebbero mai in grado di gestire la complessità che sta dietro il ciclo di rifiuti.  Certo il nostro consorzio non è esente da pecche. In questi ultimi anni la percentuale dei cittadini morosi, che non pagano il servizio, è passata dal 20 per cento al 12-15 per cento. Questi costi necessariamente devono essere spalmati sui cittadini che regolarmente pagano la tariffa Tari».

Il sindaco ha aggiunto: «In questi ultimi anni al Consorzio è anche mancata una corretta gestione di banche dati degli immobili rispetto al catasto.  E questo fa nascere dei problemi e tutta una serie di contenziosi. Per quanto riguarda Santena abbiamo dato mandato a una ditta di  allineare i dati catastali di tutti i santenesi, per Imu e Tari: l’anno di riferimento sarà il 2014». Ugo Baldi ha chiuso così: «Sappiamo tutti che i Consorzi dovevano esser sciolti anni fa. E, invece, sono ancora lì. Il Piano finanziato Tari per l’anno 2018 è stato costruito in base ai dati del 2017. Ricordo che l’appalto del servizio raccolta dei rifiuti è in scadenza. Il Consorzio ha preparato un nuovo appalto: contro gli esiti della nuova gara è stato presentato un ricorso che è stato ritenuto valido. E ora si deve procedere con un nuovo appalto, con inevitabili allungamento dei tempi prima che si possa partire con la nuova gestione del servizio».

Angelo Salerno, è nuovamente intervenuto, per dire: «Alcune criticità sono legate al servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta. Il forte dispiegamento di mezzi e personale pesa a livello di costi. Mi chiedo se non sia possibile pensare di realizzare aree ecologiche controllate e sorvegliate per conferire i rifiuti. Lo ripeto, non chiediamo di abbandonare il consorzio, semplicemente vorremmo poter discutere alcune criticità, cercando di capire se siano percorribili strade alternative per risolvere alcuni problemi per arrivare a una contrazione dei costi».

Mimmo D’Angelo, consigliere di minoranza del Movimento 5 Stelle, ha detto: «Ci sono alcuni aspetti di questo piano finanziario Tari 2018 che presentano ombre. Si spiega che è necessaria una capitalizzazione del Consorzio, ma non si fa cenno ai motivi». L’esponente grillino ha aggiunto: «Bisognerebbe poi evidenziare elementi premianti per i cittadini che, anno dopo anno, sono sempre più virtuosi nella raccolta differenziata». Mimmo D’Angelo ha chiuso così: «Nel piano finanziario mancano totalmente le proiezioni relative al 2018 come agli anni successivi. Questi dati servirebbero a noi amministratori per fondare su dati oggettivi le nostre scelte politiche rispetto al ciclo dei rifiuti».

Terminata la discussione il consiglio è andato al voto. Il piano finanzario Tari anno 2018 è stato approvato con i voti positivi dei consiglieri comunali di maggioranza Essere Santena, con i voti dei consiglieri di minoranza della Lista Gianna Lisa e Misto di minoranza. Si sono astenuti i tre consiglieri del Movimento 5 Stelle.

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Audio integrale della discussione in consiglio:

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