Elezioni 2018, intervista ad Alice Dimonte candidata alla Camera, Collegio plurinominale

SANTENA – 23 febbraio 2018 – Di seguito, una intervista realizzata ad Alice Dimonte, candidata alla Camera, nel collegio plurinominale. L’intervista è stata realizzata a Santena domenica 18 febbraio 2018 al banchetto del M5S, in piazza Martiri della Libertà.

Alice Dimonte

Perché il cittadino Santenese dovrebbe votare Alice Dimonte? «Innanzitutto perché sono di Trofarello, una dello stesso territorio Santenese. Poi perché rappresento tanti giovani che, pur avendo studiato anche grazie ai sacrifici dei genitori, sono costretti ad andare all’estero perché non ci sono sbocchi nel nostro Paese. Infatti dopo la Laurea in Ingegneria Biomedica conseguita al Politecnico di Torino, io stessa ho lavorato per un anno e mezzo all’estero, al Politecnico di Losanna in Svizzera, dove ho completato il dottorato di ricerca. Un’esperienza che mi ha fatto comprendere quanto l’Italia sia lontana anni luce dall’aggiornamento tecnologico Svizzero. Per 4 anni ho fatto la ricercatrice presso il CNR di Parma, e pur usufruendo di una tecnologia da terzo mondo, ho raggiunto buoni risultati e soddisfazioni internazionali. A febbraio dell’anno scorso per mancanza di fondi sono stata costretta a scegliere se andare all’estero o rimanere a casa mia. Ho scelto di rimanere in italia e di impegnarmi anche politicamente per ridurre la“fuga di cervelli”. Fuga di cervelli dovuta principalmente al fatto che negli ultimi 30 anni I nostri governi hanno investito poco in ricerca e sviluppo e quindi sull’innovazione tecnologica. Poca ricerca vuol dire poca competitività da parte delle imprese in settori strategici, quindi poco lavoro qualificato, poca ricchezza per tutto il Paese. Il M5S ha in programma di raddoppiare gli investimenti in questi settori strategici, per portare l’italia ai livelli medi dei paesi più avanzati. Le conseguenze di tali investimenti avranno ricadute anche sul nostro territorio, tradizionalmente legata allo sviluppo tecnologico, con aumento del lavoro sia nel settore artigianale che commerciale; settori messi in ginocchi dalle politiche del passato, dagli stessi che ancora oggi chiedono di essere votati. Da molti anni i politicanti di turno si sono riempiti la bocca con promesse di innovazione, soprattutto sulla digitalizzazione dell’Amministrazione Pubblica. Un esempio per tutti: perché non si accreditano automaticamente i ticket sanitari sugli stipendi, visto che la tecnologia lo permette? Perché si obbliga ogni anno milioni di cittadini a fare la denuncia dei redditi per poterli recuperare? La risposta la lascio ai cittadini. Il 4 marzo gli Italiani avranno l’opportunità di far sentire il loro peso, la loro voce, dando fiducia al Movimento 5 Stelle per provare a cambiare direzione, dobbiamo tutti insieme avere la forza di spingere verso il cambiamento per realizzare quell benessere che ci manca ormai da troppo tempo».

Intervista a cura di Domenico Pasqualicchio

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