Santena, una settimana contro le mafie per l’amministrazione cittadina

SANTENA – 28 marzo 2018 – Una settimana contro le mafie per l’amministrazione santenese, presente a Saluzzo e a Nichelino alle iniziative organizzate  in occasione della XXIII Giornata della Memoria delle Vittime Innocenti delle mafie.

Saluzzo – Giovanni Le Donne con la fascia, accanto a Pino Masciari e ad alcuni componenti il presidio di Libera di Santena e Villastellone

La presenza a Saluzzo e Nichelino arriva anche a seguito  della sottoscrizione da parte della giunta cittadina guidata dal sindaco Ugo Baldi, del protocollo d’intesa “Otto comuni per la cultura della legalità e la lotta alle mafie”. Obiettivo del protocollo, è sollecitare l’impegno contro le mafie incentivando una partecipazione consapevole e attiva della cittadinanza.

Il primo appuntamento, è stato il 21 marzo, data ufficiale della commemorazione. Quest’anno la città scelta per le celebrazioni piemontesi è stata Saluzzo: «Naturalmente abbiamo presenziato come amministrazione, accompagnati da alcuni concittadini sensibili all’argomento – informa Giovanni Le Donne, consigliere di maggioranza della lista Essere Santena, con incarico alla legalità e trasparenza -. Abbiamo sentito forte il richiamo della legalità, testimoniandolo con la nostra presenza in mezzo a migliaia di persone, provenienti da tutto il Piemonte. A Saluzzo abbiamo avuto modo di incontrare Pino Masciari, testimone di giustizia, cui, nel 2012, insieme alla sua famiglia, abbiamo riconosciuto la cittadinanza onoraria. Particolarmente significativo è stato l’intervento di Diego Sarno, assessore alla legalità di Nichelino».

E proprio a Nichelino domenica 25 marzo c’è stata la seconda tappa del “tour santenese per la legalità”: «Al corteo di domenica erano presenti anche gli amministratori dei comuni di Moncalieri, Candiolo, Beinasco, La Loggia, None e Vinovo che insieme a noi hanno sottoscritto il protocollo – riporta Serena Aiassa, consigliera di maggioranza della lista Essere Santena -. Sono stati letti oltre 900 i nomi durante il corteo. Testimonianza importante quella di un imprenditore del torinese che ha avuto la forza di denunciare, non per essere considerato un eroe, ma perché convinto che la legalità sia l’unico modo per contrastare le pressioni della malavita».

Un esempio da imitare ma che in pochi riescono a seguire: «Purtroppo questo genere di criminalità non appartiene solo più alle regioni del Sud del nostro Paese – sottolinea Serena Aiassa –. Sono sempre di più le mafie del nord e non sempre si ha la forza o la possibilità di denunciare. Ma grazie al grande supporto delle amministrazioni, delle forze dell’ordine e alla voce di associazioni impegnate in questa lotta, bisogna diventare coraggiosi, mettere da parte le paure e denunciare».

Nichelino

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Fonte per testo e immagini: Ufficio stampa Comune Santena

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