Santena, il Prefetto ha incontrato gli amministratori che hanno sul territorio beni confiscati alle mafie

SANTENA – 21 giugno 2018 –  A Cascina Caccia, a San Sebastiano Po, martedì scorso  il Prefetto di Torino ha organizzato un incontro sulla valorizzazione dei beni confiscati. Tra gli amministratori presenti il sindaco di Santena Ugo Baldi. In città, in via Gamenario 5, c’è un bene confiscato, sequestrato a Vincenzo D’Alcalà.

Il sindaco Ugo Baldi, informa: «Obiettivo dell’incontro a Cascina Caccia era promuovere e condividere le iniziative volte alla valorizzazione del patrimonio pubblico immobiliare rappresentato dai beni confiscati.  L’incontro ha visto la presenza dei rappresentanti delle istituzioni tra i quali i sindaci dei comuni interessati e ha costituito l’occasione per approfondire le modalità perseguibili per un utilizzo ottimale dei beni confiscati alla criminalità organizzata».

«Per la prima volta gli amministratori che sul loro territorio hanno beni confiscati si sono ritrovati insieme a discutere – aggiunge Ugo Baldi –. Abbiamo esaminato le problematiche legate al venire in possesso dei beni sottratti alla criminalità e al successivo utilizzo pubblico di questi immobili. Si è ragionato attorno alla preparazione di progetti per restituire alla collettività questi beni».

Sul sito di Libera Piemonte c’è “Il Geoblog dei beni confiscati in Piemonte”: uno strumento realizzato con l’intento di valorizzare il riutilizzo sociale dei beni confiscati nella Regione Piemonte e di fornire uno strumento di analisi e di monitoraggio sull’applicazione della Legge 109/96, per l’uso sociale dei beni confiscati alle mafie. Nato nel 2008 il Geoblog è uno strumento interattivo che permette di scoprire i luoghi nei quali la criminalità organizzata ha cercato di insediarsi, investendo capitali illeciti nell’acquisto di immobili e aziende.

Dal  Geoblog dei beni confiscati in Piemonte si apprende che a Santena c’è un bene confiscato ed è sito in via Gamenario 5. I beni sono stati sequestrati a Vincenzo D’Alcalà, con procedimento del Tribunale di Torino, che risale all’anno 2009. Si tratta di tre unità immobiliari per uso di abitazione e assimilabile: un’abitazione indipendente e due box-garage. In tutto l’abitazione conta 8,5 vani; i due garage sono di 13 metri quadri ciascuno. Il Tribunale di Torino ha emesso la confisca definitiva dei beni in data 19 luglio 2012. I beni sono attualmente amministrati dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

Il sindaco Ugo Baldi aggiunge e chiude: «Per l’immobile di via Gamenario 5 c’è già una confisca, definitiva. C’è anche un’ordinanza di sgombero, contro cui è stato presentato ricorso. In genere questi ricorsi vengono respinti: intanto però il tempo trascorre… La città è ora in attesa di poter venire in possesso di questo immobile. Abbiamo anche cominciato a ragionare sul possibile utilizzo sociale di questo immobile».

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