Santena, Cavour con le Madamine in Piazza Castello Puntata 146

SANTENA – 17 novembre 2018 – Santena sugli altari, grazie a Camillo Cavour. I Volontari, Amici di Camillo Cavour, progettano nuovi impegni per aumentare il turismo a Santena. In Piazza, il 10 novembre, si manifestava contro il declino del Piemonte e contro chi non vuole bucare quel pezzo di TAV che serve per l’ingresso e l’uscita nella Pianura Padana della linea europea tra Lisbona e Kiev.

1) Per anni e anni gli Amici di Cavour di Santena sono stati sopportati come noiosi partigiani di un personaggio lontano, polveroso e ritenuto praticamente inutile perfino per la memoria patria. Al più, ogni tanto, i cosiddetti scafati concedevano una battuta bonaria. Nell’aria si coglieva la mancanza d’orgoglio che viene da una solida consapevolezza di essere discendenti di coloro, donne e uomini, che insieme a Cavour e dopo di lui, hanno gettato le basi di un processo che bene o male, per chi più e per chi meno, per chi prima e per chi dopo, ha fatto sì che da metà Ottocento in poi le condizioni di vita di tutti gli Italiani migliorassero decisamente.

 2) Evidentemente, molti cittadini si ritengono superiori ai loro antenati ottocenteschi solo perché hanno studiato tanti anni in più. Del resto tanti politici, anche dell’ultima ora, si sentono ben più importanti e capaci dei rappresentanti degli elettori del passato prossimo e remoto. Da qui, a sottovalutare l’opera passata, il salto è breve.

 

Castello Cavour, agosto 2017

3) Nell’aprile 1993 un gruppo di Santenesi si vergognò davanti alla delegazione venuta da Plombières per omaggiare la Tomba di Camillo Cavour. Il Castello, la Tomba, il Parco erano chiusi al pubblico da tempo. Praticamente dal 1987. Chiesero di aprire la Tomba e poi decisero di fare qualcosa. A luglio restituivano la visita ai Francesi. Nel 1996 nacque l’Associazione Amici della Fondazione Cavour di Santena. Chi voleva esserne parte doveva iscriversi e fare il volontario. Passarono poche settimane e già il Castello era aperto la domenica. Le guide volontarie accompagnavano gratuitamente i primi visitatori.

 4) Nel 2001 i Torinesi e gli Italiani davano la sensazione di aver perso l’orgoglio di ciò che avevano fatto i loro antenati. Sembrava quasi che aver contribuito a fare l’Unità d’Italia fosse una colpa. Da espiare venendo tagliati fuori dalle direttrici della mobilità mondiale. Questo dicevano, in tante cadenze regionali e lingue straniere, quelli che sfilavano in Val Susa e in tante Università italiane con in bocca gli slogans inneggianti al NO-TAV. Uno strano miscuglio di genti arrabbiate, alcune portatrici di interessi legittimi, altre di non si sa ben cosa, visto che nulla dicevano contro i Tir che ammorbano l’aria e il sonno, facendo sorridere le casse dei “tanto odiati” padroni delle autostrade. Molti di loro erano in buona fede, altri forse lo erano di meno. Perché nulla hanno detto e fatto, in questi anni, contro i tunnel del Lotschberg e del Gottardo già in funzione e del Brennero in costruzione o contro il raddoppio del tunnel autostradale del Frejus.

 5) Nel 2001 gli Amici di Camillo Cavour di Santena decisero che era ora di tirare fuori il coraggio per porre all’attenzione di tutti la memoria di Cavour e dei suoi fantastici contemporanei. Rifiutando la retorica dell’Unità d’Italia realizzata da una ristretta élite nobil-militare aprirono le porte a una lettura incentrata non solo sulle guerre e il combattentismo, bensì sulle innovazioni tecniche, scientifiche, infrastrutturali, commerciali, finanziarie, agricole e sulla immissione nella scena sociale di nuove categorie, le vere protagoniste del Risorgimento.

Santena, firma gemellaggio con Plombieres Les Bains, 12 maggio 2018

6) Per fortuna gli Amici trovarono ascolto in alcune persone impegnate nelle istituzioni. L’idea di fare una scuola della memoria patria prese forma. A Santena fu avviato il percorso di avvicinamento al 2011, l’anniversario del 150° dell’Unità d’Italia. Gli Amici di Camillo Cavour decisero di Istituire il Premio Nazionale Camillo Cavour, che si affiancava alla Cerimonia nazionale del 6 giugno, anniversario della prematura scomparsa di Camillo Cavour. Fu avviato anche il contatto con Plombières les Bains, che sfociò nel 2008 nella mostra itinerante in lingua francese, intitolata “Camillo Cavour e il suo tempo”. Mostra poi realizzata in versione italiana e nel 2010 inaugurata Roma dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

 

Mostra Cavour a Palazzo Cisterna, 6 gennaio 2011

7) Quella è la mostra che ha aperto ufficialmente le cerimonie del 150°. Tutta farina del sacco dei quei noiosi, ostinati, sfruttati, bistrattati, pazzi, visionari Amici di Camillo Cavour che, in onore del loro antenati e del principale artefice dell’Unità d’Italia, hanno fatto sì che a Santena, a Torino, in Piemonte, in Italia, in Europa si riscoprisse l’orgoglio per ciò che hanno saputo fare le generazioni che ci hanno preceduti. Vedere Cavour sugli scudi della manifestazione SI-TAV del 10 novembre è la prova di quanto avessero ragione. Ma un avvertimento va dato. Cavour non può essere piegato da una parte o dall’altra. Sarebbe bene che tutti avessero a mente gli effetti delle azioni che seppe compiere insieme ai suoi contemporanei, tenendo conto della differenza dei tempi e dei contesti. Capire la complessità in cui si realizzò il processo di unificazione è un esercizio utile per capire le difficoltà e le differenze dell’oggi.     

 Gino Anchisi
da Santena, la Città di Camillo Cavour, 17 novembre 2018.

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