A Villastellone numerosi casi di intossicazione da funghi  

SANTENA – 24 novembre 2018 –  Nel periodo settembre-novembre 2018 il personale micologo della Struttura Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’Asl TO5 ha svolto 9 consulenze sui 3 ospedali dell’Asl TO5 per un totale di 15 persone intossicate tutte prevalentemente provenienti dall’area del Villastellonese.

Amanita phalloides

Un comunicato dell’Asl To5 informa: «Cinque persone sono state intossicate da Amanita phalloides; tre le persone intossicate da Armillaria mellea; tre le persone intossicate da Boletus edulis; due persone intossicate da Russula gr. emetica; una persona intossicata da Leccinum Boletus Edulis; una persona intossicata da Leccinum sp.  Si tratta di persone che dopo avere mangiato i funghi presso la propria abitazione hanno dovuto far ricorso alle cure mediche ospedaliere. Purtroppo in due casi, che hanno coinvolto 5 persone, il fungo responsabile è stato l’Amanita phalloides (fungo mortale) la cui tossicità è legata alla presenza di amatossine ed è sufficiente anche un solo cappello, pari a circa 20 grammi, a determinare una grave intossicazione».

La nota dell’Ufficio stampa dell’Asl to5 prosegue così: «La stagione fungina dell’anno 2018 verrà ricordata dagli appassionati e dai raccoglitori di funghi nonché dai micologi come eccezionale per l’abbondante crescita di funghi. In natura sono presenti numerose specie fungine e solo una minima parte è tossica; ogni anno, tuttavia, si verificano in Italia numerosi casi di intossicazione, talvolta anche mortali. Questo accade quando il cercatore di funghi dilettante raccoglie e consuma funghi che ad un esame privo della sufficiente esperienza gli sembrano commestibili, non rendendosi conto del reale pericolo a cui va incontro. Fra le tante funzioni del Micologo Asl, stabilite dal decreto Ministeriale 16 ottobre 1998, una delle più importanti è la consulenza prestata agli ospedali in occasione di presunta intossicazione da funghi. In questi casi, una fase fondamentale è il recupero di tutto il materiale utile alla diagnosi micologica».

Il comunicato aggiunge: «Le manifestazioni cliniche legate all’ingestione di funghi velenosi o non commestibili sono estremamente varie e sono in rapporto alla specie fungina implicata. E’ da segnalare la presenza di patologie legate all’ingestione di funghi eduli legate ad una difficoltà di digestione o di intolleranza individuale o a errata cottura. In questi giorni vi è una notevole crescita di Armillaria mellea fungo detto volgarmente “famigliola o chiodino” che nasce e si sviluppa in modo cespitoso sia sui tronchi di alberi vivi, sia su ceppaie di piante morte, tanto di conifere, quanto di latifoglie. Detto fungo per poterlo consumare va fatto sbollentare per almeno 20 minuti e gettando l’acqua di cottura; anche i funghi mangerecci se mal conservati, possono provocare intossicazione dovuta ai prodotti di degradazione».

Il comunicato stampa dell’Asl To5 informa: «Nell’anno 1999 l’Asl TO5, ha istituito l’Ispettorato micologico che è un servizio offerto dalla Struttura Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, presso il quale tutti i cittadini possono rivolgersi per sottoporre al controllo i funghi trovati, in modo da poterli consumare in tutta tranquillità. All’esame di commestibilità deve essere sottoposto, nel più breve tempo possibile l’intero quantitativo raccolto, il “campione” non serve. I funghi giudicati non mangerecci saranno immediatamente confiscati per la distruzione. Presso tali centri operano Micologi che forniscono anche informazioni e consigli sulle precauzioni da usare nel consumo dei funghi.  In caso di malessere, dopo l’ingestione di funghi è opportuno pensare sempre ad una possibile intossicazione e ricorrere alle cure mediche, le quali, se praticate tempestivamente, possono anche salvare la vita».

Il comunicato si chiude così: «Le prestazioni dell’Ispettorato Micologico dell’Asl TO5, limitatamente ai privati o diretti consumatori, sono gratuite e si svolgono nelle 3 sedi dell’ASL TO5: a Chieri (via San Domenico n°21) il lunedì dalle ore 14.30 alle 15.30; a Carmagnola (via Avv. Ferrero n°24) il giovedì dalle ore 9.00 alle 10.00; a Nichelino (via San Francesco D’Assisi n°35) il lunedì dalle ore 11.00 alle 12.00 e mercoledì dalle ore 14.00 alle 15.00.

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FONTE: Ufficio stampa Asl To5

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